Questo blog tratta sopratutto argomenti inerenti al mondo dello sport e in particolare del calcio, italiano e non, avvalendosi dei pezzi da me pubblicati sulle varie testate giornalistiche sportive per le quali collaboro quotidianamente.
giovedì 31 maggio 2012
Eric Abidal potrebbe tornare a giocare a calcio
Fonte: Calcio.fanpage.it
La vittoria della Coppa del Re non è bastata al Barcellona per “salvare” la stagione. La squadra blaugrana, nonostante le immense potenzialità, non è riuscita ad arrivare fino in fondo in Champions ed è stata battuta dai rivali storici del Real Madrid in campionato. L’addio di Guardiola e la promozione a primo allenatore di Villanova segna l’inizio di un nuovo corso. Un nuovo corso che tutto il popolo catalano e non solo vorrebbe sancisse anche il ritorno in campo di Eric Abidal.
Abidal potrebbe tornare a giocare – Il terzino francese ha attualmente affrontato la sfida più dura della sua terribile lotta contro la malattia. Abidal è stato recentemente dimesso dall’ospedale dopo essersi sottoposto al trapianto del fegato. Un’operazione delicatissima che fortunatamente è andata nel migliore dei modi. Il terzino potrebbe addirittura tornare a calcare nuovamente i campi di calcio. A dichiararlo è stato proprio il chirurgo che lo ha operato, Juan Carlos Garcia Valdecasas. Abidal, colpito da tumore al fegato nel 2011 è stato gia' capace di tornare in campo e vincere la Champions League, prima di essere costretto a fermarsi di nuovo per sottoporsi al trapianto: “Dipende da lui se sta bene e il fisico risponde - ha detto il medico sulle possibilita' che Abidal torni a giocare -, ed io certo non lo fermerei”.
I tifosi del Barcellona ci credono – Il popolo blaugrana spera di tornare a vedere presto in campo Abidal. Un suo eventuale ritorno rappresenterebbe un’iniezione di fiducia importante per il futuro. Un futuro che si presenta come un’incognita per una squadra che spera, anche dopo l’addio di Guardiola, di confermarsi ad altissimi livelli.
Marco Beltrami
Gigi Buffon nel ciclone: avrebbe scommesso per 1,5 milioni di euro
Fonte: Calcio.fanpage.it
Gigi Buffon, protagonista ieri di una conferenza stampa infuocata incentrata sullo scandalo scommesse, rischia di finire nell’occhio del ciclone. Il portiere della Juventus e della Nazionale italiana sarebbe al centro di alcuni accertamenti provocati da un rapporto emesso dalla Guardia di Finanza e inviato alla Procura di Torino. Le Fiamme Gialle avrebbero segnalato notevoli movimenti di denaro effettuati dall’estremo difensore che, potrebbero ipotizzarsi destinati a scommesse, attività proibita ai tesserati. Il campione del mondo attualmente non risulta indagato.
Assegni sospetti – Dopo la sollecitazione della Guardia di Finanza, inviata alla Procura torinese, quest’ultima avrebbe chiesto ai colleghi di Cremona l’invio di alcuni atti dell’inchiesta. Secondo quanto riportato dall'Ansa, la Finanza avrebbe verificato l’emissione da parte di Buffon di una serie di assegni, per importi tra 50mila e i 200mila euro. Somme destinate al titolare di una tabaccheria di Parma, abilitata anche alle scommesse calcistiche. Un totale di 580mila euro che i legali di Buffon, sempre secondo il rapporto della Finanza, avrebbe giustificato come “trasferimenti di denaro volti a tutelare il patrimonio personale dello stesso estremo difensore".
Le parole di Santoni – In un’intercettazione ambientale, Nicola Santoni ex calciatore e indagato a Cremona nell’Inchiesta Last Bet, raccontava ad un amico di come Buffon, Cannavaro e Gattuso fossero dediti a scommettere su eventi sportivi. Sarebbe stato questo lo spunto che avrebbe spinto anche i pm torinesi a rivolgersi ai colleghi di Cremona. Lo stesso Santoni in occasione del suo interrogatorio spiegò davanti al procuratore come quelle parole fossero assolutamente non veritiere.
Marco Beltrami
Bonucci, Conte e Criscito indagati dal 3 maggio
Fonte: Calcio.fanpage.it
Nuovo curioso colpo di scena nello scandalo del calcioscommesse. I nomi di Leonardo Bonucci, Antonio Conte e Mimmo Criscito sono nella lista degli indagati addirittura dal 3 maggio scorso. L’accusa per loro è quella di associazione a delinquere e frode sportiva, per “reati commessi in Cremona e in altre località straniere fino alla fine del 2011”. Mentre il difensore dello Zenit è stato tagliato fuori dalla lista definitiva degli azzurri di Prandelli, Bonucci è ancora saldamente al suo posto e dovrebbe partecipare agli ormai prossimi Europei di Polonia e Ucraina.
Criscito via, Bonucci no – Ha destato molta curiosità la disparità delle situazioni per i due azzurri dopo la notizia del loro contemporaneo inserimento nella lista degli indagati riportata dall'Ansa. Il reato contestato ai due difensori è lo stesso. A tal proposito l’ex difensore del Genoa Mimmo Criscito, oggetto di una perquisizione nel raduno azzurro di Coverciano, è stato escluso dalla lista dei 23 di Prandelli dopo aver ricevuto la notifica dell’avviso di Garanzia. Situazione diversa per il difensore della Juventus che invece è rimasto e dovrebbe rimanere nel gruppo azzurro. Il motivo della sua permanenza è legato dunque al fatto che la notifica dell’avviso di garanzia non è avvenuta. A questo punto però c’è grande curiosità per capire quale sarà il destino del difensore bianconero: resterà nel gruppo che proverà l’assalto al titolo europeo oppure no?
Marco Beltrami
mercoledì 30 maggio 2012
Buffon parla in conferenza stampa: "Nel calcio non si può essere sinceri"
Fonte: Calcio.fanpage.it
Non ha perso tempo Gigi Buffon. Il capitano della Nazionale e della Juventus è intervenuto in conferenza stampa direttamente dal ritiro della Nazionale italiana a Coverciano. Il tutto per chiarire le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi sul calcioscommesse. Parole che hanno sollevato un gran polverone al punto da spingere il procuratore Di Martino ad ipotizzare un eventuale “incontro” con Buffon dopo gli Europei in qualità di persona informata dei fatti.
Buffon "spiega" sulle sue parole - Avevano fatto molto discutere le parole di Buffon che, per difendere il suo tecnico Conte, aveva dichiarato: "Le squadre le partite se la giocano e sarà sempre così, ma ogni tanto qualche conto bisogna anche farlo. Meglio due feriti che un morto". Il portiere dopo aver appreso che potrebbe essere ascoltato dal procuratore Di Martino come persona informata dei fatti, è tornato a parlare in conferenza stampa. Ecco le sue parole:
Ho avuto la conferma che non si può essere sinceri e dire le cose che si pensano. La prima cosa da preservare è la democrazia e la libertà di pensiero di tutti. Accetto le critiche, però nella vita c'è da prendersi le responsabilità e me le sono sempre prese. Quello che mi dispiace è che gente che vive il calcio anche da più tempo di me mi fa la paternale come se non avesse realmente capito le mie parole. Verrò interrogato? Sono indagato? Ditemelo voi perché in Italia ormai le cose vanno così...certe cose si apprendono dai giornali
Il portierone della Juventus ha voluto dire la sua anche sull'intervento del Presidente del Consiglio Monti che vorrebbe fermare il calcio italiano per 2-3 anni:
La proposta di Monti di fermare il calcio? Non mi permetto di dire nulla su questo, il premier sa che cosa deve fareCosa implicherebbe se la proposta di Monti diventasse realtà? Implicherebbe che l'80/85% dei calciatori, che sono onesti, la pagherebbero pur non avendo fatto niente
Buffon a ruota libera - L'estremo difensore della Nazionale, visibilmente piccato ha voluto spiegare i motivi del suo intervento. A suo giudizio in questo particolare momento è ben non travisare le parole di nessuno, visto che anche le sue parole sono state fraintese. Una stoccata, anche alla stampa, presente a Coverciano prima dell'arrivo degli inquirenti:
Voi mi dite che non era il caso di toccare l'argomento. Ma io vi dico che in questo momento di grande caos, è giusto fare delle distinzioni da chi fa parte di un'organizzazione a delinquere rispetto a qualche altro calciatore che non si batte alla morte in una partita in cui non ha tante motivazioni. Poi sinceramente non ho capito come sia stato possibile la presenza delle telecamere e dei fotografi all'arrivo della Polizia. Quando uno sbaglia è giusto che paghi, soprattutto quando ci sono di mezzo lealtà e sportività. Le pene devono essere esemplari ,ma bisogna fare delle distinzioni. Non è giusto mettere nello stesso calderone chiunque sbagli. La colpa può essere relativa, come il motivo di certi comportamenti.
Le dinamiche del calcio - Per rendere l'idea sul vero senso del suo intervento pro-Conte, il portierone ha utilizzato un esempio concreto, facendo riferimento all'ultima finale di Champions League che ha visto il trionfo del Chelsea di Di Matteo. Difficile per Buffon avere sempre la percezione reale del con chi si ha a che fare fuori dal campo, distinguendo tra semplici tifosi e altro:
Non è normale che dopo 5 minuti che ho fatto l'interrogatorio, già trovo le cose che ho detto, scritte sul giornale. Questo non è normale. Vi faccio un esempio Real-Bayern a 5 minuti dalla fine fine sono in pareggio, è normale che si fermano e non giocano più aspettando la fiune della partita. Che facciamo? Mandiamo la magistratura? A volte capita di parlare con qualche 'tifoso' e non si sa che cosa faccia questo 'tifoso' nella vita. Non si può mica sapere tutto. Spesso te li trovi dentro al campo d'allenamento e questo significa che qualcuno li ha fatti entrare. Due squadre a cui serve un pareggio per salvarsi è ovvio che non giochino per vincere a tutti i costi. E' probabile che si accontentino e sai perchè? Perché poi se si giocano la partita, perdono e con quella sconfitta retrocedono, chi ci parla con queo 200/300 tifosi"
Le soluzioni di Buffon - Il numero uno azzurro non teme per la Juventus e per Antonio Conte, alla luce della serenità manifestata dal presidente Andrea Agnelli. Bisognerà aspettare e nel frattempo Buffon ha espresso il suo parere su quelli che potrebbero essere eventuali rimedi al calcioscommesse:
Non ho paura per qualche sanzione ai danni della Juve. Ho sentito le parole del presidente che mi sembra tranquillo e non vedo perché dovrei essere preoccupato. Si potrebbe mettere nei contratti delle pene spropositate e delle somme da pagare in caso di colpevolezza. Oppure togli la possibilità di scommettere sulle ultime 4/5 partite"
Marco Beltrami
Avvisi di garanzia per Gianello e Giusti, Napoli a rischio deferimento
Fonte: Calcio.fanpage.it
Il cerchio dello scandalo del calcioscommesse continua ad allargarsi. Dopo gli arresti di Mauri, Milanetto nell’ambito dei nuovi sviluppi dell’inchiesta Last Bet della procura di Cremona, importanti novità arrivano anche da quella di Napoli. Un avviso di conclusione indagini preliminari è stato notificato agli ex calciatori Matteo Gianello e Silvio Giusti, con i pm partenopei che proseguono l'inchiesta anche su altri indagati per associazione per delinquere e frode sportiva ed hanno intanto trasmesso gli atti alla Figc.
Le accuse per Gianello e Giusti - L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo e dai pm Antonello Ardituro, Stefano Capuano, Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri. L’ex portiere del Napoli Matteo Gianello e Silvio Giusti, ex calciatore e compagno di squadra di Gianello ai tempi del Chievo Verona, sono accusati "di aver compiuto atti diretti ad alterare il risultato dell'incontro di calcio Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010". Dalle indagini - sottolinea la Procura - è emerso che Gianello, su richiesta di Giusti e di altre persone, prese contatto con alcuni compagni di squadra, ovvero i difensori Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, promettendo loro una somma di denaro, quantificata in alcune decine di migliaia di euro a persona, qualora avessero contribuito ad agevolare la vittoria della Sampdoria. Sia Cannavaro che Grava, interrogati come persone informate dei fatti, hanno negato di aver ricevuto la proposta illecita.
Ricordiamo cosa disse Gianello agli inquirenti – Gianello, già indagato dalla procura di Napoli, fece luce all’epoca su alcune partite sospette. In particolare suscitarono molto scalpore le rivelazioni di Gianello a proposito della sfida tra Sampdoria e Napoli del maggio 2010, ultimo turno di campionato.
“Ricordo che Giusti - disse Gianello - mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta di rendere maggiormente sicuro il risultato della partita a favore della Sampdoria con somme di denaro”.
In quell’occasione l’estremo difensore confessò anche di essersi rivolto anche a due suoi compagni di squadra:
“Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro, diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa”.
In sede sportiva se dovessero essere verificate eventuali responsabilità di Gianello per Cannavaro e Grava, si potrebbe ipotizzare l'omessa denuncia, e dunque per il Napoli la responsabilità oggettiva visto che Gianello era un tesserato del club partenopeo. In questo caso l'Europa League, conquistata dagli azzurri sul campo, potrebbe essere a serio rischio.
Marco Beltrami
Claudio Ranieri è il nuovo allenatore del Monaco
Fonte: Calcio.fanpage.it
Nel giorno del rinnovo con l’Inter di Andrea Stramaccioni, anche Claudio Ranieri torna ufficialmente in gioco sulla panchina di uno dei club più prestigiosi d’Europa. L’esperto tecnico capitolino, dopo la non brillante parentesi all’Inter è pronto per guidare i francesi del Monaco scivolati in Ligue 2 e desiderosi di tornare nel calcio che conta.
Ranieri al Monaco per 2 anni – Il tecnico italiano dunque è pronto a raccogliere l’eredità di Marco Simone sulla panchina del club del Principato. L’accordo è stato ufficializzato nella tarda serata di martedì 29 maggio e prevede due stagioni di contratto con l’opzione di prolungamento per un altro anno. In attesa della conferenza stampa di presentazione, il presidente del club Dmitry Rybolovlev ha così ufficializzato Ranieri facendo il punto anche sull’attuale situazione del club: “Sono molto contento del miglioramento delle prestazioni della squadra durante la seconda metà della scorsa stagione, e il lavoro di gestione amministrativa e commerciale che è stato fatto. Vorrei anche dare il benvenuto al nuovo allenatore, Claudio Ranieri, e sono sicuro che con lui la squadra si sposterà al livello successivo. Non vedo l’ora che inizi la prossima stagione”.
Ranieri scalpita – L’allenatore ex di Chelsea, Juventus, Roma e Inter non vede l’ora di iniziare la nuova avventura sulla panchina del club monegasco. Ecco le sue primissime parole riportate ancora da “Lastampa.it”: “Un grande onore essere stati scelti per guidare il Monaco. Questo è uno dei più grandi club del calcio europeo, con un passato glorioso e sono sicuro che il futuro sarà altrettanto importante. Non vedo l’ora di affrontare questa sfida con la costruzione di un team capace di trovare il posto che gli appartiene. Nella parte alta del calcio europeo".
Marco Beltrami
Stramaccioni rinnova con l'Inter fino al 2015
Fonte: Calcio.fanpage.it
Alla fine ha convinto e stregato tutti, dai giocatori ai tifosi, dallo staff tecnico al presidente Moratti. Andrea Stramaccioni ha rinnovato il suo contratto con l’Inter fino al 2015. Ad annunciare il nuovo accordo è stato proprio il patron nerazzurro che ha confermato la sua fiducia nelle doti del giovane e ambizioso allenatore subentrato a Ranieri nel finale della stagione appena archiviata.
Stramaccioni all’Inter fino al 2015 – Il numero 1 nerazzurro Massimo Moratti, secondo quanto riportato da SportMediaset, ha annunciato il nuovo accordo all’uscita dagli uffici della Saras. "Non ero presente in sede, c'era lui, è tutto già fatto - ha detto Moratti riguardo al tecnico - Il contratto è stato rinnovato per 3 anni". A fare le veci del presidentissimo nell’incontro con Stramaccioni, erano presenti esponenti della dirigenza e il direttore dell’area tecnica, Marco Branca, che hanno contribuito a formalizzare il tutto.
Moratti sul calciomercato – Confermato Stramaccioni, per l’Inter ora è tempo di concentrarsi sul calciomercato per allestire una squadra che possa tornare ad essere competitiva.Le piste più calde del momento sono quelle che portano a Lavezzi, anche se c’è da battere la concorrenza del Psg, e del brasiliano Lucas. Sul centrocampista verdeoro ecco il Moratti-pensiero: “Lucas? Si dicono sempre tante cose - ha detto il patron interista sul talento 19enne del San Paolo, il cui procuratore si è presentato in Corso Vittorio Emanuele - E' un anno in cui bisogna fare attenzione sotto tutti i punti di vista".
Marco Beltrami
martedì 29 maggio 2012
Gli arresti degli ultimi calciatori coinvolti nel calcioscommesse (VIDEO)
Fonte: Calcio.fanpage.it
La macchia nera del calcioscommesse continua ad allargarsi dopo gli ultimi sviluppi dell’inchiesta della procura di Cremona. I 19 provvedimenti cautelari emessi dalla stessa procura hanno causato inevitabilmente un nuovo terremoto nel mondo del calcio italiano. Una vera e propria bufera che ha portato in manette il capitano della Lazio Stefano Mauri, e il centrocampista del Padova ed ex del Genoa Omar MIlanetto. Oltre al laziale e all’ex grifone però son finiti in carcere anche l’ex calciatore Ivan Tisci, il bomber della Samp ed ex del Novara Cristian Bertani, Paolo Acerbis portiere del Vicenza; il difensore del Modena Marco Turati e Alessandro Pellicori svincolato dopo un’esperienza nel Queens Park Rangers (il tutto è ben visibile del video di pupiavideo). A partire da oggi pomeriggio e con ritmi molto serrati tutti i protagonisti degli arresti nel maxi blitz del operazione, denominata "New Last Bet" saranno ascoltati dalla procura di Cremona.
Marco Beltrami
La Juventus ricorda la tragedia dell'Heysel (VIDEO)
Fonte: Calcio.fanpage.it
Una delle pagine più tristi della storia del calcio e dello sport mondiale. Esattamente 27 anni fa, il 29 maggio 1985, uno spettacolo sportivo, ovvero la finale di Coppa Campioni, tra Juventus e Liverpool si trasformava in una tragedia. Lo stadio Heysel di Bruxelles, cornice scelta per l’ultimo appuntamento della prestigiosa competizione calcistica internazionale, passava alla storia per la strage in cui morirono 39 persone.
La tragedia dell’Heysel - Un’ora prima del fischio d’inizio la parte più “calda” del tifo inglese, i cosiddetti Hooligans, iniziarono a spingersi verso il settore dello stadio vicino alla propria curva. Qui infatti erano assiepati alcuni tifosi della Juventus, organizzatisi autonomamente, al contrario della maggior parte del tifo italiano che occupava la curva opposta. Le cariche intimidatorie degli inglesi, e l’assoluta impreparazione delle forze dell’ordine belga, costrinse i tifosi juventini e non solo ad ammassarsi in cerca di una via di fuga verso il muro opposto alla curva dei sostenitori dei Reds. Nella grande ressa che venne a crearsi, alcuni tifosisi lanciarono nel vuoto per evitare di rimanere schiacciati, altri cercarono di scavalcare gli ostacoli ed entrare nel settore adiacente, altri si ferirono contro le recinzioni. Il muro ad un certo punto crollò per il troppo peso: moltissime persone rimasero schiacciate, calpestate dalla folla e uccise nella corsa verso una via d'uscita. 39 vittime, di cui 32 italiane, e ben 600 ferite per una tragedia davvero incredibile. La partita fu giocata comunque in un'atmosfera a dir poco surreale per evitare che la situazione degenerasse. Ma quella vittoria, la prima Coppa Campioni della Juventus,ottenuta grazie ad un calcio di rigore segnato da Platini non regalò nessuna gioia.
La Juventus ricorda le vittime dell’Heysel - La società di Corso Galielo Ferraris, fresca di conquista dello scudetto, ha voluto celebrare il ricordo delle persone scomparse in quella tragedia con un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito: "Una notte di follia, che spazza via quella che doveva essere una festa del calcio e che si porta via 39 persone innocenti. Sono passati 27 anni dal 29 maggio 1985, ma quanto accaduto quella sera a Bruxelles, ancora oggi scuote l’anima. Da allora, ogni anno, il 29 maggio è il giorno della commozione, del ricordo, della preghiera. La Juventus ha reso omaggio alle vittime dell’Heysel intitolando ad ognuna di loro una stella nel suo nuovo stadio, dedicando loro una parte del museo, inaugurato da poco, e permettendo ai famigliari di accedervi liberamente. Piccoli gesti, per onorarne la memoria e per fare in modo che nessuno dimentichi. Perché simili tragedie non dovranno mai più accadere".
Bobo Vieri indagato per sospetti su Inter-Lecce del 2011
Fonte: Calcio.fanpage.it
Il calcio italiano vacilla sotto i colpi dei nuovi provvedimenti emessi dalla Procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Dopo l’arresto di Mauri e di Milanetto e gli altri 17 provvedimenti di custodia cautelare, la lista degli indagati si allarga. Oltre ai celebri nomi di Antonio Conte, Leonardo Bonucci, Sergio Pellissier, Mimmo Criscito e Giuseppe Sculli, c’è anche quello dell’ormai ex celebre attaccante Christian Vieri.
Bobo Vieri indagato – Il nome dell’ex centravanti di Lazio, Juventus, Inter e Milan risulta iscritto nel registro degli indagati della procura di Cremona. Secondo quanto riportato da "Ilmessaggero.it", il bomber era stato citato nella prima fase dell’indagine durante una telefonata tra i due ex calciatori Antonio Bellavista e Ivan Tisci, a proposito del match Inter-Lecce del marzo 2011. Tisci avrebbe riferito a Bellavista di essersi recato a Milano apprendendo dai giocatori, ai quali si sarebbe unito Bobo Vieri, che: "la squadra dell’Inter aveva fatto dei danni in quanto tutti avevano scommesso sull’over per la notizia che si era sparsa in giro". Se in un primo momento, secondo quanto riportato da “Ilmessaggero.it” a rifiutare la combine sarebbero stati i giocatori nerazzurri, successivamente le cose avrebbero assunto un'altra piega.
Vieri definito "scommettitore" da Tisci - Secondo quanto dichiarato dal gip di Cremona: "Nella successiva conversazione, riprendendo il discorso, Tisci spiegava a Bellavista quanto aveva appreso circa la partita Inter-Lecce, dalla quale si desumeva che l’Inter non era stata in grado di ottenere il risultato perché dall’altra parte, e cioè dalla parte del Lecce, avevano voluto giocare e solo l’ultimo quarto d’ora si erano messi d’accordo".Come se non bastasse poi lo stesso Tisci avrebbe aggiornato Bellavista comunicandogli di avere appreso, proprio da Vieri classificato "giocatore, inteso come scommettitore", che il match Inter-Lecce era stato giocato per oltre 700 mila euro anche sul circuito inglese Bet Fair. Le puntate più gettonate sarebbero state quelle sul risultato finale e in particolare sull'over 3.5. Ecco l'intercettazione Tisci-Bellavista riportata da: "Il messaggero.it"
Tisci: «No, va beh io sono arrivato a Milano».
Bellavista: «Eh...»
Tisci: «Mi dovevo vedere con delle persone...per un’altra cosa...e...è arrivato...sono arrivati. C’erano tutti i giocatori».
Bellavista: «Eh...».
Tisci: «I soliti, no...È arrivato Bobo».
Bellavista: «Chi?»
Tisci «Vieri».
Bellavista: «Ah...».
Tisci: «Mi fa...Oh digli che qua...gli ho detto...Bobo com’è? Oggi come è andata? Mi fa: No, oggi un c...o. oggi ho fatto qualcosina così. A casa, al computer, ha detto. E io...oh..perché io sono troppo figlio di...perché io poi le cose le capisco...gli faccio Oh, sta c...o di Inter ha fatto i danni. Lui mi fa: Eh sì...tutti facevano over 3.5. Lo sapevano...lo sapeva pure lui perché sul computer stavano a bombardare tutti l’over 3.5. Hanno giocato 700 mila euro. A me non è che m’hanno detto una c...L’hanno detta a tanti, allora. Perché se giocano 700 mila euro...eh, voglio dire, qualcosa di vero c’era, capito?»
Marco Beltrami
lunedì 28 maggio 2012
Calcioscommesse, indagato anche Leonardo Bonucci
Fonte: Go-Bari.it
Roma - Il terremoto del calcioscommesse con una nuova devastante scossa è tornato a far vacillare il mondo del calcio italiano. Il capitano della Lazio Stefano Mauri e l'ex giocatore del Genoa, attualmente in forza al Padova, Omar Milanetto sono stati arrestati stamane dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. Secondo quanto si apprende, ad entrambi sarebbe stato contestato il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Entrambi secondo gli investigatori sarebbero stati disponibili secondo gli inquirenti a combinare incontri delle loro squadre. Non solo Mauri e Milanetto però, infatti il Gip del tribunale di Cremona Salvini ha emesso ben 19 provvedimenti restrittivi, il tutto sempre nell'ambito degli sviluppi dell'inchiesta Last Bet. L'operazione condotta dalle squadre mobili di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna ha portato a 19 provvedimenti: 14 ordinanze di custodia cautelare, 3 domiciliari e 2 provvedimenti di obbligo di presentazione all'autorità giudiziaria.
Ecco tutti i destinatari riportati dal Corriere dell Sport: "STEFANO MAURI (giocatore della Lazio - custodia cautelare in carcere) :
OMAR MILANETTO (ex giocatore Genoa, ora al Padova - custodia cautelare in carcere);
KEWULLAH CONTEH (ex giocatore del Piacenza - obbligo presentazione);
JOSE INACIO JOELSON (giocatore del Pergocrema - arresti domiciliari);
ALESSANDRO PELLICORI (giocatore svincolato del Queen's Park Rangers - custodia cautelare in carcere);
PAOLO DOMENICO ACERBIS (giocatore del Vicenza - custodia cautelare in carcere)
IVAN TISCI (ex calciatore - custodia cautelare in carcere);
FRANCESCO RUOPOLO (calciatore del Padova - obbligo presentazione);
MARCO TURATI (giocatore del Modena; custodia cautelare in carcere);
CRISTIAN BERTANI (ex giocatore del Novara, ora alla Sampdoria - custodia cautelare in carcere);
ZOLTAN KENESEI (cittadino ungherese, già detenuto in Ungheria);
MATYAS LAZAR (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria - custodia cautelare in carcere);
LAZLO SCHULTZ (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria - custodia cautelare in carcere);
LASLO STRASSER (cittadino ungherese - custodia cautelare in carcere);
ISTVAN BORGULYA (cittadino ungherese - custodia cautelare in carcere)
VITTORIO GATTI (custodia cautelare in carcere)
LUCA BURINI (arresti domiciliari);
DANIELE RAGONE (arresti domiciliari).
MATTEO GRITTI (giocatore dell'Albinoleffe).
I cinque cittadini ungheresi presenti secondo la procura facevano parte di una "cellula" criminale che faceva riferimento al boss singaporiano Eng Tan Seet leader dell'organizzazione criminale. La procura stessa aveva chiesto anche l'arresto del genoano iuseppe Sculli, che però non è stata accolta da Salvini e dunque l'attaccante resta solamente indagato.
ANTONIO CONTE TRA GLI INDAGATI - Anche l'allenatore della Juventus campione d'Italia ed ex del Bari Antonio Conte è stato inserito nella lista degli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva e sottoposto a perquisizioni domiciliari. l coinvolgimento dell'allenatore della Juventus Antonio Conte è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena. È stato in particolare il calciatore Filippo Carobbio a chiamarlo in causa per Novara-Siena del 30 aprile 2011. "Lo stesso allenatore Antonio Conte - aveva raccontato Carobbio - ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio".
LA POLIZIA A COVERCIANO - Blitz degli inquirenti anche a Coverciano presso il ritiro della Nazionale italiana. Gli agenti della polizia hanno eseguito perquisizioni nell'ambito sempre dell'inchiesta sul calcioscommesse della procura di Cremona. Oggetto della perquisizione Mimmo Criscito terzino attualmente in forza alla squadra russa dello Zenit allenata da Luciano Spalletti. Proprio il giocatore ex Genoa ha ricevuto un avviso di garanzia e risulta nella lista degli indagati dopo che sono stati effettuati controlli anche nella sua casa di Nervi.
PERQUISIZIONE A CASA PELLISSIER - Su mandato della procura di Cremona la squadra mobile della Questura di Aosta ha perquisito questa mattina, alle 4, l'abitazione di Fenis di Sergio Pellissier, attaccante del Chievo coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse. Analoga ispezione è avvenuta nella casa di Verona del giocatore, che risulta essere indagato. All'interno della villa sulla strada statale 26 sono stati sequestrati computer, ipad e pennette usb che verranno messi a disposizione degli inquirenti.
INDAGATO ANCHE BONUCCI - Tra le fila degli indagati, dopo il nome di Criscito spunta anche quello di un altro giocatore della Nazionale, ovvero Leonardo Bonucci. Il difensore della Juventus è stato iscritto negli indagati, secondo quanto si apprende, dalla procura di Cremona che girerà gli atti a quella di Bari. Infatti è la procura del capoluogo pugliese la titolare del fascicolo d'indagine che riguarda la squadra pugliese, in cui militava Bonucci all'epoca dei fatti per cui è indagato. Il difensore venne tirato in ballo dal suo ex compagno di squadra Andrea Masiello durante un interrogatorio a proposito di Udinese-Bari 3-3 del campionato 2009/2010. Masiello raccontò che in seguito alla proposta del ristoratore Nicola De Tullio (soldi per terminare la partita con tanti gol, ndr), "parlai negli spogliatoi con quattro miei compagni di squadra: Nicola Belmonte, Salvatore Masiello, Leonardo Bonucci e Alessandro Parisi, i quali si erano mostrati disponibili a portare a termine la partita con tanti gol". Il difensore della Juventus e della Nazionale italiana volle subito smentire categoricamente il tutto ai magistrati barese, durante la sua testimonianza: "Le affermazioni di Masiello sono assolutamente false, perchè la settimana prima della partita ero stato lontano dalla squadra in quanto convocato in Nazionale. Escludo categoricamente - ha messo a verbale - di aver ricevuto queste proposte".
Marco Beltrami
Il calciomercato del Napoli prende forma: idea Jovetic per il dopo Lavezzi
Fonte: Calcio.fanpage.it
Dopo aver archiviato la stagione con la vittoria della Coppa Italia, il Napoli è pronto a tuffarsi sul calciomercato. Il tecnico Mazzarri ha chiesto garanzie al presidente De Laurentiis affinchè la società possa continuare a puntare, con rinforzi adeguati, ad obiettivi prestigiosi. Nel frattempo però appare quasi certa la cessione di Lavezzi. Quest’ultimo diviso tra Psg e Inter, con i francesi in vantaggio, già da tempo avrebbe confessato il desiderio di lasciare il Napoli come dichiarato da Christian Maggio.
Il Napoli su Jovetic – Secondo quanto riportato da Sportmediaset, il presidente del club partenopeo sarebbe interessatissimo a Jovetic della Fiorentina. Il talentuoso montenegrino è considerato tatticamente il giocatore ideale per raccogliere l’eredità di Lavezzi. Sul talento della squadra dei Della Valle però c’è già il forte interesse della Juventus che non ha mai nascosto l’apprezzamento per il duttile attaccante della formazione toscana. Il Napoli potrebbe investire nell’acquisto di Jovetic i soldi provenienti dalla cessione del Pocho.
Duello Napoli-Juventus per Jovetic – La società partenopea potrebbe incassare dalla cessione di Lavezzi al Psg una cifra vicina ai 26 milioni di euro. Un tesoretto che potrebbe essere utilizzato, almeno in parte, per arrivare a Jovetic e battere la concorrenza della Juve che a sua volta dovrà trovare un altro erede per Del Piero. Da non escludere per il Napoli la possibilità di inserire anche nell’operazione l’eventuale carta-Insigne.
Marco Beltrami
As Bari, storia di un anno difficile
Fonte: Go-Bari.it
Bari - Il rotondo successo casalingo sul già retrocesso Gubbio, ha permesso al Bari di raggiungere quello che, dopo 8 turni senza vittorie, era diventato il vero obiettivo dei "Galletti", ovvero la salvezza. Missione compiuta per gli uomini di Torrente che hanno evitato lo spauracchio dei play-out, vera e propria lotteria che, soprattutto a margine di una stagione come questa letteralmente imprevedibile, si sarebbe potuta rivelare pericolosa. Una stagione conclusa con 50 punti in classifica (con 6 di penalizzazione), 14 gare vinte, di cui 9 in trasferta, 14 pareggiate e 14 perse, e con 47 reti segnate e 48 incassate. Numeri molto significativi che non possono che inquadrare nel migliore dei modi una stagione altalenante, e spesso travagliata, con l'obiettivo play-off che partita dopo partita è andato sfumando, con la brigata biancorossa che ha dovuto fare i conti con una classifica sempre più deficitaria.
Una cosa è certa questa annata difficilmente sarà dimenticata da tutto l'ambiente biancorosso a seguito dell'incredibile serie di vicissitudini che si sono abbattute sulla Bari calcistica. Un percorso accompagnato costantemente prima dallo spettro del fallimento, con i debiti della società biancorossa nei confronti del Comune, per passare poi alla fallita trattativa con la Meleam, l'azienda bitontina scesa in campo per acquistare il club e conclusasi in malo modo. Per non parlare poi delle situazioni che hanno inciso direttamente sulla squadra di Torrente, a partire dalle varie penalizzazioni, per un totale di 6 punti, per il ritardo nei pagamenti delle trimestralità arretrate degli stipendi e delle ritenute Irpef. Una vera e propria mazzata per l'undici biancorosso, che ha contribuito a spegnere le già flebili speranze di "alta" classifica. Le situazioni negative non sono mancate anche dal punto di vista più strettamente legato al terreno di gioco. Basti pensare a Sasà Masiello, giocatore esperto che avrebbe fatto molto comodo alla causa biancorossa, finito fuori rosa ad inizio stagione, dopo aver causato, durante una cena, 40 punti di sutura a Crescenzi con il lancio di un piatto; oppure alla squalifica di Ciccio Caputo che, a febbraio, ha privato il Bari del suo capitano per 45 giorni in seguito a irregolarità contrattuali relative al periodo della sua militanza nella Salernitana. Un'assenza importante visto che il bomber di Altamura aveva iniziato a segnare con continuità e il reparto offensivo barese era già ridotto all'osso, complice anche il gravissimo infortunio a De Paula, tornato al Chievo. Come se non bastasse poi è scoppiato il caos del calcioscommesse che ha inevitabilmente focalizzato l'attenzione mediatica nazionale sul capoluogo pugliese: gli arresti di Masiello e dei suoi boys prima, e quelli dei 3 capi ultras poi, con il racconto, da parte dello stesso ex terzino biancorosso e di altri ex giocatori del Bari di quello che accadeva nella scorsa stagione, hanno gettato nello sconforto l'intero capoluogo pugliese. Accordi tra giocatori, partite combinate e situazioni davvero surreali hanno dipinto un quadro a dir poco grottesco, con l'episodio principe rappresentato dalla combine nel derby contro il Lecce della scorsa stagione, con Masiello protagonista di un autogol tutt'altro che involontario.
Durante questa serie impressionante di vicissitudini gli uomini di Torrente hanno provato a riportare l'attenzione della Bari sportiva e non solo sul terreno di gioco. Una squadra completamente rifondata quella barese che, durante il corso del campionato, ha messo in mostra maggiormente le proprie individualità piuttosto che il classico gioco di squadra: da Crescenzi a Forestieri (entrambi impagabili dal punto di vista anche della volontà e dell'abnegazione), a Stoian, seppur solo a sprazzi, con un Lamanna in grande crescita così come Garofalo, Ceppitelli, Dos Santos e capitan Caputo. Il tanto "acclamato" gioco, soprattutto in un ambiente abituato bene con Conte e Ventura (eccezion fatta per la stagione "maledetta" della retrocessione), si è visto solo a sprazzi e soprattutto in trasferta. Sicuramente non sapremo mai se un altro allenatore al posto di Torrente sarebbe riuscito a fare meglio, anche con scelte tecniche diverse e con magari un maggiore utilizzo dei gioiellini Galano e Bellomo (autori probabilmente di due dei gol più belli della stagione). Dalla sua il tecnico ha numerose attenuanti: l'aver dovuto spesso rinunciare ad un attaccante vero tra infortuni e squalifiche, e anche il flop di un giocatore come Bogliacino (chicca di mercato regalata dal sapiente lavoro del D.s. Angelozzi nella scorsa estate), che avrebbe dovuto prendere le redini del centrocampo e non solo di una squadra comunque sostanzialmente nuova, non possono passare inosservate. La salvezza conquistata nell'ultima giornata per una squadra proveniente dalla Serie A non è sicuramente un risultato esaltante, ma alla luce di quanto detto sinora bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, soprattutto in attesa dei provvedimenti relativi al calcioscommesse, che potrebbero svuotarlo del tutto.
Marco Beltrami
Novara-Siena 2-2, la gara sospetta per cui è stato indagato Conte (VIDEO)
Fonte: Calcio.fanpage.it
Il panorama calcistico italiano vacilla ancora sotto i colpi delle scosse provocate dallo scandalo del calcioscommesse. Gli arresti di Mauri e Milanetto, le perquisizioni della polizia nel ritiro della Nazionale a Coverciano per Mimmo Criscito e l’inserimento tra gli indagati di Antonio Conte, hanno aperto nuovi scenari sugli sviluppi dell’inchiesta Last Bet.
Conte indagato dopo le parole di Carobbio – L’attuale allenatore della Juventus è stato inserito nella lista degli indagati dalla procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta Last Bet. A quanto si apprende il coinvolgimento dell’allenatore campione d’Italia risale al periodo in cui allenava il Siena. Conte, indagato per associazione a delinquere, è stato tirato in ballo dal suo ex giocatore Filippo Carobbio. Il “pentito” avrebbe fatto riferimento al match Novara-Siena del 30 aprile 2011. "Lo stesso allenatore Antonio Conte - aveva raccontato Carobbio, come riportato da Tuttosport - ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio".
Un pareggio pirotecnico tra Novara e Siena – Il match disputato nella scorsa stagione si concluse sul punteggio di 2 a 2. I padroni di casa passarono in vantaggio al 30° del primo tempo con Gonzalez. I bianconeri nel secondo tempo riuscirono a ribaltare il risultato con Calaiò, abile prima a pareggiare i conti e poi a siglare il vantaggio su calcio del rigore. Alla mezz’ora arrivò il definitivo gol del pareggio di Ludi.
Marco Beltrami
domenica 27 maggio 2012
Moggi attacca Del Piero sulla questione dei 30 scudetti della Juventus
Fonte: Calcio.fanpage.it
Un vero e proprio fulmine a ciel sereno ha focalizzato l’attenzione del popolo bianconero. Nemmeno il tempo di archiviare i festeggiamenti per lo scudetto e per cercare di metabolizzare l’addio di Del Piero, e un’inaspettata polemica ha coinvolto seppur in maniera indiretta la Juventus. L’ex Direttore Generale dei bianconeri Luciano Moggi ha attaccato Alessandro Del Piero.
Gli scudetti della discordia – In un’intervista concessa a Radio Manà Manà Sport l’ex dirigente di Corso Galileo Ferraris ha attaccato Alessandro Del Piero. L’ormai ex numero dieci della Juventus si è reso colpevole secondo Moggi di aver fatto riferimento nelle sue dichiarazioni a 28 scudetti e non 30 come avrebbe voluto lo stesso Big Luciano. Ecco le parole di Moggi riportate da Calciomercato.com: “Qualche giorno fa ho letto su un giornale una dichiarazione di Del Piero che non è stata smentita. Nella dichiarazione Del Piero diceva che ‘vanno rispettate le sentenze sportive e che gli scudetti sono 28’. A Del Piero consiglio di ripassarsi bene l’evoluzione del processo perché nessuna sentenza ha detto che gli scudetti sarebbero dovuti andare all’Inter ma è stata un’iniziativa di Guido Rossi, ex commissario della Federazione. Sono rimasto perplesso, visto che Del Piero usufruì di tutti i bonus dei vecchi scudetti. Ripeto, non ho sentito smentite su questo. Capisco l’acredine di una persona che dopo 19 anni lascia la Juve, ma è pur vero che bisognerebbe andarci piano con le dichiarazioni”.
Moggi vs Del Piero – Non pago Luciano Moggi, radiato dalla Federcalcio a seguito dell’inchiesta calciopoli, ha rincarato la dose anche durante la trasmissione televisiva “Ieri, Moggi e domani”, svelando un particolare retroscena legato al passato bianconero di Del Piero: “Quando siamo arrivati noi Del Piero era stato ceduto in comproprietà al Parma e volai negli Stati Uniti per convincere Dino Baggio di prendere il suo posto nella trattativa. E’ da lì che iniziata la storia di Del Piero alla Juve. Dopo l’infortunio la Juventus ha aspettato Del Piero per due anni dopo il suo infortunio a Udine e mentre recuperava, lui prendeva lo stesso stipendio di sempre. Lui non ha regalato nulla alla Juventus e non dovrebbe dire che bisogna rispettare le sentenze sportive. Del Piero dice che ha dato anche di più? Ci sono anche dei momenti in cui non ha dato niente”. Parole forti che sicuramente non rimarrano inascoltate anche se difficilmente Del Piero perderà il suo proverbiale aplomb.
Marco Beltrami
Un ragazzo di 21 anni è morto durante gli scontri tra i tifosi di Lanus e All Boys
Fonte: Calcio.fanpage.it
Lo spettro della violenza torna ad aleggiare sul calcio sudamericano. E’pesantissimo infatti il bilancio della faida tra i tifosi del Lanus e dell’All Boys, entrati in conflitto durante la sfida valida per il campionato argentino di Clausura. Il bilancio degli scontri verificatisi pochi minuti prima del match, all’esterno dello stadio, è terribile: un tifoso è deceduto e 5 sono rimasti feriti.
Scontri violentissimi tra le tifoserie – All’esterno dello Stadio della Fortaleza sono scoppiati dei violentissimi tafferugli tra le due tifoserie che da tempo si promettevano violenza. Alla fine ad avere la peggio, secondo quanto riportato da SportMediaset, è stato un giovane di soli 21 anni identificato come Daniel Sosa e raggiunto da un proiettile al petto. Tantissimi i feriti anche se quelli con problemi più seri sono stati quantificati in 5. La polizia argentina ha messo a segno ben nove arresti per gli scontri verificatisi principalmente di fronte alla porta principale di accesso allo stadio situato nella periferia sud di Buenos Aires.
La partita passa in secondo piano – Gli inquirenti sono ancora a caccia dell’assassino che è riuscito a dileguarsi. Nel frattempo però sono state sequestrate tre pistole, oltre a numerosi bossoli di diverso calibro. Sul campo, in un’atmosfera surreale ad ottenere i 3 punti è stata la squadra di casa che ha ottenuto la vittoria con un gol di Pavone. Un risultato che non ha cancellato tutto quanto accaduto all’esterno dello stadio con scene che difficilmente passeranno nel dimenticatoio.
Marco Beltrami
Lavezzi via da Napoli, Maggio conferma: "Ha preso questa decisione da tempo"
Fonte: Calcio.fanpage.it
Il suo è uno dei nomi più gettonati negli ultimi tempi. Ezequiel Lavezzi è uno dei pezzi più pregiati del calciomercato internazionale. Il Pocho sembra destinato a chiudere la sua avventura con il Napoli culminata nella vittoria della Coppa Italia. In pole position attualmente, per assicurarsi le prestazioni dell’argentino, ci sono Inter e Psg pronte a darsi battaglia pur di arrivare a Lavezzi.
Maggio fa luce sui progetti di Lavezzi – Il cursore della squadra di Mazzarri, impegnato con la Nazionale azzurra in vista dei prossimi Europei del 2012, ha voluto dire la sua sulle voci di mercato che riguardano i gioielli del Napoli: "Diciamo che Lavezzi da un pò di tempo voleva andarsene - riporta Tuttosport - Se va via anche Cavani, poi, la situazione si metterebbe male. Io spero proprio che rimanga. Anzi, ce lo teniamo stretto. Cosa serve al Napoli per continuare a essere vincente dopo aver conquistato la Coppa Italia? Credo una rosa più ampia".
Il cursore spera che Mazzarri resti a Napoli – L’altro grande dubbio del futuro del club del capoluogo campano è quello legato al destino del proprio tecnico. Mazzarri vorrebbe rimanere a Napoli, ma prima dovrà confrontarsi con il patron De Laurentiis per capire i programmi della società. Maggio spera di non dover rinunciare al suo allenatore: "In questi anni a Napoli è stato fondamentale. A noi giocatori serve un allenatore del genere. Spero proprio che Mazzarri rimanga con noi perchè con lui la squadra potrà continuare a crescere"
Marco Beltrami
Olanda-Bulgaria 1-2, Van Persie non basta ai vicecampioni del mondo (VIDEO)
Fonte: Calcio.fanpage.it
Brutto tonfo casalingo per la corazzata olandese in amichevole. La squadra vicecampione del mondo è stata sconfitta davanti al proprio pubblico dalla Bulgaria per 1 a 2. Un risultato tutt’altro che positivo per l’Olanda inserita nel girone B di Euro 2012 con Danimarca, Portogallo e Germania. Nella cornice dell’Amsterdam Arena, i giocatori in maglia arancione sono stati battuti in rimonta. A portare in vantaggio gli olandesi ci ha pensato il giocatore del momento, Robin Van Persie abile a sfruttare alla perfezione un assist perfetto di Sneijder (come si vede nel video di florin092). Nella ripresa però, prima è arrivato il pareggio di Popov su calcio di rigore e poi il sorpasso firmato a tempo ampiamente scaduto da Micanski. Un risultato assolutamente a sorpresa che testimonia come nei prossimi Campionati Europei anche le squadre favorite non dovranno assolutamente abbassare la guardia.
Marco Beltrami
Il Livorno dedica a Morosini la conquista della permanenza in Serie B
Fonte: Calcio.fanpage.it
Tempo di verdetti in Serie B con l’ultima giornata di regular season che ha consegnato gli ultimi verdetti stagionali. Definito il quadro dei play-off e dei play-out con la Nocerina che è retrocessa in Lega Pro e il Livorno che, grazie al successo con il Grosseto, è riuscito a conquistare la permanenza nella serie cadetta al termine di una stagione a dir poco travagliata.
Un risultato da dedicare a Piermario Morosini – Subito dopo il triplice fischio i giocatori si sono recati sotto la curva per festeggiare l’obiettivo raggiunto con i propri tifosi. Una festa “composta” e dedicata alla memoria di Piermario Morosini lo sfortunato calciatore amaranto deceduto il 14 aprile in seguito al malore accusato in Pescara-Livorno. I giocatori della squadra toscana si sono seduti intorno alla gigantografia del “Moro” portata in campo da una sparuta rappresentanza di tifosi. Una scena assolutamente commovente, accompagnata dai cori di tutto lo stadio in onore dello stesso Morosini, il cui ricordo non abbandonerà mai tutto il popolo livornese e non solo.
Emozioni uniche al Picchi – Mentre i tifosi cantavano “Morosini uno di noi “ e “Avevi la nostra maglia”, il tecnico della formazione labronica ha provato a dar voce alle emozioni regalate dalla vittoria con il Grosseto, dedicando il risultato a Morosini. Ecco le dichiarazioni di Attilio Perotti riportate da Seriebnews.com: “I ragazzi sono stati bravi nel seguire le mie scelte. E’ stato davvero toccante ricordare Piermario Morosini, la salvezza è dedicata a lui. Inoltre ringrazio i nostri tifosi che ci hanno sostenuto fino al termine.”
Marco Beltrami
sabato 26 maggio 2012
Buffon sul calcioscommesse: "Combine? A volte è giustificabile fare qualche conto"
Fonte: Calcio.fanpage.it
La schiettezza di Gigi Buffon è destinata a far discutere a lungo. Il portiere della Juventus, archiviati i festeggiamenti per lo scudetto della Juventus e concentrato sull’ormai prossima avventura con la Nazionale ad Euro 2012, è intervenuto su uno dei temi più “caldi del momento”, il calcioscommesse. L’estremo difensore azzurro ha voluto difendere il suo allenatore Conte dalle accuse di Carobbio, lasciandosi andare ad alcune riflessioni sul fenomeno delle combine.
Buffon difende e scagiona Conte – In una lunga intervista concessa a Sky, il portierone bianconero ha espresso tutta la sua tranquillità per il futuro di Conte. Il tecnico salentino, fresco di rinnovo con la Juventus, è stato tirato in ballo dal “pentito” Carobbio nello scandalo del calcioscommesse. Ecco le parole di Buffon riportate da Eurosport.com: "Non ho paura di questo - ovvero del coinvolgimento di Conte, ndr - , prima di tutto perché lo conosco, poi perché conosco il calcio, terzo perché ho già sentito che moltissimi giocatori del Siena hanno dato versioni completamente diverse da quelle accusatorie e quarto perché chi conosce e vive il calcio nella propria testa può avere già un'idea di cosa sia accaduto o di cosa accade in queste situazioni, nulla di negativo che possa far pensare alla malavita o a qualcosa del genere".
Le parole di Buffon destinate a far discutere – Il monumentale numero 1 di Juventus e Nazionale ha voluto esternare il suo punto di vista su quanto accade spesso in campo: "Le squadre le partite se la giocano e sarà sempre così, ma ogni tanto qualche conto bisogna anche farlo". Situazioni quasi fisiologiche secondo Buffon che hanno accompagnato, accompagnano e accompagneranno il calcio per sempre. Ancora una volta dunque la schiettezza del campione del mondo è destinata a far discutere.
Marco Beltrami
Il Napoli su Destro, obiettivo di calciomercato del presidente De Laurentiis
Fonte: Calcio.fanpage.it
Tutti pazzi per Mattia Destro. Il giovane attaccante, fresco di inserimento nella lista dei 32 pre-convocati di Prandelli per Euro 2012, è uno degli obiettivi più gettonati del prossimo calciomercato. Inter, Juventus e Roma sembrano essere disposte a giocarsi tutte le carte a propria disposizione. Il tutto pur di arrivare all’attaccante di proprietà del Genoa, girato al Siena con la formula del prestito con diritto di riscatto obbligatorio della metà del cartellino.
Su Destro piomba il Napoli – Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il presidentissimo del Napoli Aurelio De Laurentiis, avrebbe chiesto informazioni al patron del Siena Mezzaroma per il centravanti. Il club azzurro vuole inserirsi nell’asta per il giocatore che sembra avere tutte le carte in regola per diventare un calciatore di livello. La stagione più che positiva disputata da Destro, ha inevitabilmente catalizzato l’attenzione dei top club italiani: 12 gol in 30 partite con la maglia della squadra toscana, e la dimostrazione di avere nel proprio repertorio potenzialità notevoli. La situazione è tutt’altro che semplice visto che Siena e Genoa dovranno, prima di tutto, trovare un punto di incontro sulla valutazione dello stesso attaccante.
Il giovane attaccante che fa impazzire le big – Preziosi ha dichiarato nei giorni scorsi, dopo la cessione di Palacio all’Inter, che uno tra Destro e Immobile rimarrà certamente in Liguria. Allo stato attuale del mercato, difficilmente nella prossima stagione Mattia Destro vestirà la casacca rossoblu. I tanti club interessati al centravanti non possono che farne lievitare il prezzo d’acquisto, per quello che si preannuncia come un vero e proprio tormentone tutto italiano del mercato estivo.
Marco Beltrami
La Juventus riscatta Caceres, l'uruguaiano sarà bianconero fino al 2016
Fonte: Calcio.fanpage.it
A poco a poco inizia a prendere forma la Juventus del futuro, quella che punterà a ripetersi in Serie A e a preparare l’assalto alla Champions. Dopo la vittoria dello scudetto, la dirigenza bianconera è pronta a puntellare la squadra per renderla ulteriormente competitiva. Nel frattempo Marotta e company hanno iniziato a sistemare le questioni “interne”.
La Juventus riscatta Caceres – Attraverso una nota ufficiale apparsa sul proprio sito, la società di Corso Galileo Ferraris ha comunicato di aver riscattato Martin Caceres. La Juventus ha esercitato l’opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del duttile laterale uruguaiano. “El pelado” ha firmato un contratto quadriennale e rimarrà in bianconero fino al 30 giugno 2016. Il sudamericano era arrivato a Torino nello scorso mercato di riparazione,con la formula del prestito con diritto di riscatto dal Siviglia. Un ritorno quello di Caceres, approdato alla Juventus già nel 2009 in prestito dal Barça e rispedito al mittente nonostante le “proteste” dei tifosi”.
Una pedina importante – Il nazionale uruguaiano si è subito reintegrato alla grande nella Juventus. Dopo aver segnato una doppietta decisiva all’esordio in Coppa Italia contro il Milan, ha anche realizzato la rete del vantaggio nella delicata sfida di campionato contro l’Inter. Un buon colpo per la Juventus che per il suo riscatto ha speso circa 6 milioni e mezzo di euro. Dopo il rinnovo di Barzagli e quello di Conte, la Juventus dunque ha messo un altro tassello per costruire una squadra che si spera possa aprire un ciclo vincente.
Marco Beltrami
venerdì 25 maggio 2012
Il Real Madrid e il Manchester United tentano il Milan per Boateng
Fonte: Calcio.fanpage.it
L’asse Italia-Spagna è diventato incandescente per quanto riguarda il calciomercato. Il Milan è a squadra stretta d’assedio dalle corazzate spagnole pronte a fare tutto il possibile per assicurarsi i gioielli rossoneri. Se il Barcellona continua a tentare Galliani e company per Thiago Silva, ora anche il Real Madrid è in pressing sul club milanese per un altro dei suoi top player.
Il Real Madrid punta Boateng – Secondo quanto riportato dal “Corriere dello Sport”, il Real Madrid è pronto a tentare i rossoneri per il forte centrocampista ghanese Kevin Prince Boateng. Josè Mourinho avrebbe messo nel mirino il giocatore africano per aumentare l’aggressività del suo reparto mediano. Piace e non poco la dinamicità di Boateng abile, sia nella fase d’interdizione, che in quella d’impostazione con ottime capacità d’inserimento. Nonostante sia reduce da una stagione sfortunata, a causa dei tanti infortuni, quando è sceso in campo Boateng ha sempre deliziato il pubblico di fede milanista e non solo, come dimostrato dall’interesse scatenato nel club madrileno.
Non solo Real su Boateng – A sorpresa però le merengues non sono l’unico top team interessato al giocatore. Su Boateng ci sarebbero anche gli occhi di Sir Alex Ferguson, che vorrebbe riportare il ghanese nel suo habitat naturale ovvero la Premier League con la maglia del Manchester United. Lo stesso “Boa” non ha mai nascosto il suo apprezzamento per il campionato inglese, che meglio si addice alle sue qualità tecniche. L’Amministratore delegato del Milan Adriano Galliani dunque dovrà tenere duro per resistere alla doppia offensiva che potrebbe costare al Milan uno dei suoi pezzi da 90.
Marco Beltrami
Alessandro Del Piero dice addio alla Juventus in conferenza stampa
Fonte: Calcio.fanpage.it
Ancora una volta è riuscito a catalizzare l’attenzione del popolo bianconero, questa volta però non a suon di gol e giocate ma con le sue parole. Alessandro Del Piero è intervenuto stamane in conferenza stampa in quel di Torino presso l’Hotel Principi di Piemonte, per presentare l’iniziativa ADP10, curata insieme al brand di Lapo Elkann "Italia Indipendent". Il capitano che ha terminato la sua esperienza in bianconero, ha anche inevitabilmente parlato del suo futuro, mentre all’esterno dell’albergo una notevole rappresentanza di tifosi ha dimostrato a suon di cori tutta la sua voglia di non lasciar partire il monumentale numero 10 juventino.
Del Piero parla del suo futuro – L’inossidabile stella bianconera ha colto l’occasione per parlare del suo futuro. Un futuro che, per la disperazione dei tifosi della Vecchia Signora, sarà lontano dalla Juventus. Ecco le parole di “Pinturicchio” riportate da Tuttojuve.com:
Ancora non ho precluso nessuna strada. Di sicuro, sarà una scelta ottimale sotto tutti gli aspetti, dove poter esprimere tutto quello che è me stesso. Quindi non si tratta di giocare o no la Champions League, o di giocare campionati di seconda fascia; qui si tratta di scegliere una situazione il più possibile ideale o vedere quelle che sono le opportunità più stimolanti, conoscendo e andando a conoscere le persone possibilmente direttamente, in maniera tale che si possa essere uno scambio di energia che penso sia la cosa fondamentale. Poi il campionato non è il mio primo obiettivo, necessariamente giocare un campionato o un altro".
Un addio doloroso - Negli ultimi giorni Alessandro Del Piero ha vissuto emozioni difficili da raccontare. Dopo il saluto ai suoi tifosi in Juventus-Atalanta, il numero dieci ha ripercorso con la memoria tutta la sua esperienza in bianconero. Un'esperienza che a suo dire il futuro non intaccherà minimamente:
Questa settimana in cui ho svuotato gli armadietti che sensazioni mi lascia? Sono felice di vivere tra le nuvole in questo periodo. E' un modo colorito per descrivere un po' la mia sensazione, dove non c'è ancora la totale presa di coscienza di tutto quello che sta accadendo, nel senso che non mi metto a riflettere al 100% su quello che è stato. Ho vissuto però al 100% tutto quello che è successo, che abbiamo costruito insieme. Quindi vincere uno Scudetto è stato la massima espressione per me, perchè sapete quanto io ami vincere. Quindi la prima cosa. Di lì a poco, poi, è arrivato un saluto a Torino che mi ha messo i brividi. Io non smetterò mai di ringraziare chi ha voluto dedicarmelo, ricorderò sempre i tifosi della Juve. Detto ciò, da qui a tutti i riti che sono avvenuti, armadietti, non armadietti, poco importa. Ho sentito piacevolmente alcuni miei compagni, li sentirò. Soprattutto quelli impegnati con la Nazionale, facendogli l'in bocca al lupo. E con gli altri - alcuni li ho anche incrociati in questi giorni - ci siamo salutati di nuovo. Quello che si è creato quest'anno, in questi anni, non verrà certamente scalfito minimamente dal nostro futuro, dalle nostre strade che si dividono. Quindi vorrei ricordare tutto ciò con grande gioia, anche perchè è stato un anno, sebbene faticoso, difficile, ma tremendamente bello".
Marco Beltrami
giovedì 24 maggio 2012
Conte rinnova con la Juventus fino al 2015
Fonte: Calcio.fanpage.it
Un matrimonio iniziato con uno scudetto non può che essere destinato a durare a lungo. Antonio Conte ha messo nero su bianco rinnovando il suo contratto. Il tecnico salentino sarà sulla panchina della Juventus fino al 30 giugno 2015. Nel tardo pomeriggio di oggi Conte ha firmato il rinnovo alla presenza del presidente bianconero Andrea Agnelli, regalando un’altra emozione al popolo bianconero che ha ormai eletto l’ex centrocampista a proprio beniamino.
Le prime parole di Conte – L’allenatore campione d’Italia, apparso raggiante, non ha potuto non esternare tutto il suo entusiasmo. Conte ha voluto soprattutto ringraziare i vertici della Juventus che hanno riposto la fiducia, ben ripagata, nel tecnico salentino grande gloria della Vecchia Signora. Ecco le parole di Conte riportate da Tuttosport: “È un giorno molto bello che dà continuità al mio sogno dopo un anno di lavoro. Oggi c'è stato un riconoscimento per quello che è stato fatto. Rigranzio ovviamente il presidente, la società e la famiglia Agnelli perché hanno creduto in me e certamente è un grande attestato di stima che mi riempe di orgoglio, soddisfazione e che mi spinge a fare sempre meglio”.
Conte ottimista per il futuro – Inevitabile per l’allenatore una riflessione su quello che sarà l’immediato futuro della Juventus. La dirigenza di Corso Galileo Ferraris è già attivissima sul calciomercato alla ricerca dei top players che possano rendere la Juve competitiva anche in Europa. Il mister ex di Bari ed Atalanta è fiducioso: “L'intenzione adesso è quella di fare sempre meglio. Anche la società vuole progettare un qualcosa che ci possa riportare ai vertici. Già quest'anno siamo tornati campioni d'Italia ma ora dobbiamo consolidare il nostro livello anche in Europa. Inoltre dovremo ripeterci anche in Italia ma vincere ancora lo scudetto con i riflettori addosso sarà diverso rispetto all'anno scorso visto che nessuno ci dava come favoriti. Insomma abbiamo lavorato bene, abbiamo costruito delle basi importanti sulle quali lavorare. Le basi solide sono quelle di una squadra che nella maggior parte degli elementi verrà confermata. Abbiamo una squadra giovane e quindi dobbiamo stare tranquilli. Poi spetterà a Marotta rendere questo gruppo ancora più forte".
Marco Beltrami
mercoledì 23 maggio 2012
Il Milan non riscatterà sul calciomercato Maxi Lopez e Aquilani
Fonte: Calcio.fanpage.it
Work in progress” in casa Milan. I rossoneri dopo aver concluso la stagione con i proverbiali “zero tituli” di mourinhana memoria sono pronti a tuffarsi sul calciomercato. L’obiettivo primario di Galliani e company è quello di rinforzare ulteriormente la squadra, puntando a fare il possibile per tornare a vincere, senza rimpiangere i tanti senatori che hanno abbandonato Milanello.
Adriano Galliani fa il punto della situazione – L’Amministratore delegato del Milan ha tenuto una conferenza stampa in occasione della presentazione del primo sponsor del club nella prossima stagione. L’incontro secondo quanto riportato da Goal.com ha rappresentato l’occasione per parlare delle linee guida del prossimo mercato milanista. La notizia certa per il futuro riguarda Aquilani e Maxi Lopez che sicuramente lasceranno il Milan: “Maxi non verrà riscattato, nonostante sia contento di quello che ha fatto. – ha annunciato ancora l’ad – Anche Aquilani non sarà riscattato, ma dopo il 1° giugno vediamo se riusciamo a trovare un nuovo accordo con il Liverpool”. E’ destinata già a concludersi l’avventura in rossonero dell’attaccante argentino di ritorno al Catania e del mediano del Liverpool.
Ibrahimovic e Thiago Silva dovrebbero restare – Adriano Galliani ha approfittato dell’incontro con la stampa, per chiarire anche la “posizione” di Thiago Silva, tentato dal City e di Ibrahimovic, accostato al Real Madrid: "Thiago Silva resterà a Milanello, resisteremo a tutte le tentazioni che ci sono e che sono molto forti. Tutta l'Europa lo vuole, ma noi resistiamo. Ci sono club che hanno una grande disponibilità economica, noi faremo di tutto per tenerlo. Lo stesso discorso vale per Ibra, anche lui resterà al Milan. La frase apparsa su Twitter non è vera".
Marco Beltrami
martedì 22 maggio 2012
Palacio è dell'Inter, primo colpo del calciomercato nerazzurro
Fonte: Calcio.fanpage.it
Alla fine l’ha spuntata l’Inter. Rodrigo Palacio sarà un giocatore nerazzurro. Per il centravanti argentino la società milanese è riuscita a battere la concorrenza di Napoli e Roma, assicurandosi le prestazione dell’ormai ex talento del Genoa. A dare ormai per fatto l’affare ci hanno pensato il presidente Preziosi e il direttore sportivo rossoblu Capozucca.
Preziosi annuncia l’ “affare” Palacio – E’ stato lo stesso pirotecnico patron della squadra ligure ad annunciare ai microfoni di Sky la buona riuscita dell’operazione con la società milanese. “Quest'anno abbiamo vissuto una situazione difficile, molti hanno chiesto di essere ceduti. Palacio ha vissuto una brutta situazione con dei tifosi a Novara, il giorno dopo che ci siamo salvati ha chiesto di essere ceduto. E' stato già ceduto all'Inter, l'accordo c'è, l'Inter lo aveva già adocchiato da due anni, è stata un'occasione per entrambe le società e lui ha raddoppiato l'ingaggio". Il presidente genoano ha anche colto l’occasione per ribadire che uno tra i due bomber del futuro, Destro (che piace anche all'Inter) e Immobile, rimarrà in Liguria.
Tempo di visite mediche all’Inter per Palacio – A confermare il tutto ci ha pensato il d.s. del Genoa Stefano Capozucca che ha spiegato come l’attaccante verrà ufficializzato nei prossimi giorni, dopo le visite mediche. "Le trattative sono chiuse, Palacio è stato ceduto all’Inter. Il giocatore sta svolgendo le visite mediche di rito con i nerazzurri e l’ufficialità della sua cessione verrà data a giorni" . Secondo quanto dichiarato a Gazzettagiallorossa.it, Capozucca ha così giustificato la bravura dell’Inter nell’anticipare la Roma nella corsa a Palacio, che dovrebbe costare alla società nerazzurra 11 milioni: “Niente, non c’è un motivo. Il discorso ormai è chiuso, è stata solo una questione di opportunità. Se la trattative è andata così, non è stata nè per un demerito della Roma, nè per meriti particolari dell'Inter".
Marco Beltrami
Verratti vuole la Juventus: "I bianconeri sono la mia prima scelta"
Fonte: Calcio.fanpage.it
Marco Verratti sta vivendo un sogno. Il regista del Pescara è stato ed è ancora protagonista di una stagione strepitosa, ricca di soddisfazioni personali: la splendida cavalcata in Serie A con il Pescara, l’inserimento nella lista dei 32 pre-convocati di Prandelli per gli Europei, fino all’interesse più volte palesatosi della Juventus nei suoi confronti. Difficile aspettarsi di meglio per un calciatore che ha tutte le carte in regola per lasciare un segno importante nel calcio italiano.
Verratti strizza l’occhio alla Juventus – Non è un mistero ormai il come la Vecchia Signora sia pronta a fare tutto il possibile per assicurarsi le prestazioni di Verratti. Nonostante l’inserimento nella trattativa del Milan, i bianconeri sembrano essere avvantaggiati, anche perché lo stesso talentuoso centrocampista continua a dimostrare tutto il suo entusiasmo per un eventuale approdo alla Juventus. Ecco infatti le parole di Verratti ai microfoni di Sky: "Farei volentieri un altro anno a Pescara in A, nella squadra della mia città. Un campionato tranquillo senza le pressioni che ci sono a Torino, ma per un giovane come me giocare in un top club come la Juve sarebbe bellissimo". Sono tanti i club che corteggiano il giocatore del Pescara che però ha le idee chiarissime sul suo futuro: "La mia prima scelta è la Juventus, poi è ovvio che ci sono tantissime cose da vedere, ma la prima scelta resta la Juve"
Verratti parla già da juventino – A dimostrazione della sua voglia di approdare alla Juventus Verratti è stato stuzzicato anche sulla questione del numero effettivo degli scudetti dei bianconeri: “Quanti scudetti ha la Juve? Trenta”. Parole che non lasciano spazi ad ulteriori dubbi sulle sue volontà, così come quelle pronunciate in conclusione sull’eventuale sogno di indossare l’eventuale casacca numero 10 bianconera: “E' il sogno di tutti, sarebbe un onore poterla indossare”.
Marco Beltrami
lunedì 21 maggio 2012
Il Barcellona vuole Thiago Silva, e offre Thiago Alcantara al Milan
Fonte: Calcio.fanpage.it
Dopo l’addio a molti dei suoi senatori, il calciomercato del Milan è entrato ufficialmente nel vivo. Tante le possibili operazioni sul taccuino della dirigenza di Via Turati che spera di allestire una squadra che possa tornare a vincere in Italia e anche in Europa. Nel frattempo però Galliani e company devono anche far fronte a resistere agli assalti dei top club europei per i propri campioni Ibrahimovic e Thiago Silva.
Il Barcellona continua ad insistere per Thiago Silva – Secondo quanto riportato da “Sport.es”, il secondo quotidiano sportivo di Barcellona, il club azulgrana sarebbe pronto a tutto pur di ottenere il difensore brasiliano del Milan. L’ultima offerta dei catalani sarebbe quella di uno scambio: Thiago Alcantara più un conguaglio di circa dieci milioni di euro per il talentuoso centrale rossonero. Le due dirigenze si sarebbero incontrate in occasione della finale di Champions League. Galliani avrebbe esternato al presidente del Barcellona Rosell, la volontà di essere disposto a “trattare” il proprio giocatore soltanto a partire da un’offerta di 40 milioni di euro.
Asse Italia-Spagna per il mercato del Milan – I rossoneri dunque continuano a parlare con il Barcellona per Thiago Silva, che però non è l’unica operazione con un club spagnolo in ballo per il Milan. Il “Corriere dello Sport” infatti ha riportato di come il team milanese sia pronto a dar battaglia all’Inter sul calciomercato per Nuri Sahin il talentuoso centrocampista del Real Madrid, prossimo alla partenza. Insomma per il club di Berlusconi si prospetta un’estate caldissima.
Marco Beltrami
Il Pescara festeggia la promozione in Serie A (VIDEO)
Fonte: Calcio.fanpage.it
Dopo 19 lunghissimi anni il Pescara ha guadagnato la promozione in Serie A. La vittoria sul campo della Sampdoria ha regalato alla squadra di Zeman un traguardo assolutamente imprevedibile a inizio stagione. Una squadra giovane e spettacolare, quella abruzzese, che ha regalato ai suoi tifosi una gioia indescrivibile che ha colorato Pescara di biancoazzurro.
La festa allo stadio Adriatico – La squadra prima di ripartire per Pescara ha invitato tutti i propri tifosi a recarsi allo stadio Adriatico per accogliere i propri beniamini al ritorno da vincitori da Genova. Nonostante il ritardo del volo di ritorno, Insigne e compagni sono arrivati in pullman allo stadio pescarese intorno a mezzanotte. Seppur a tarda ora, i giocatori biancocelesti si sono lasciati coinvolgere dall’entusiasmo dei propri supporters (come si vede nel video di R0bert85), con una vera e propria festa culminata nel classico giro di campo per ricevere l’ovazione del pubblico.
Marco Beltrami
domenica 20 maggio 2012
La strada verso la finale di Coppa Italia della Juventus
Fonte: Calcio.fanpage.it
L’ultima fatica dei bianconeri, l’ultima gara per poter ulteriormente impreziosire una stagione resa già trionfale dalla vittoria dello scudetto. La Juventus è pronta a sfidare il Napoli nell’ultimo atto della Coppa Italia 2011/2012, in una gara che comunque passerà alla storia. La sfida dell’Olimpico sarà l’ultima apparizione di Alessandro Del Piero con la casacca della Vecchia Signora. Proprio il capitano bianconero vuole contribuire a regalare alla propria squadra un “double” che consacrerebbe questa stagione come perfetta per la compagine piemontese. Gli uomini di Conte dovranno fare i conti con una formazione che è alla ricerca del primo titolo, dopo due anni disputati ad altissimi livelli in Italia e in Europa. Vietato sbagliare dunque per la Juve che si presenta a questo appuntamento con meno minuti sulle gambe dei partenopei, non avendo disputato le coppe europee. Del Piero e compagni vogliono regalarsi un altro trionfo al termine di una cavalcata iniziata con una vittoria sofferta con il Bologna, passata poi per un convincente successo con la Roma per poi finire con la qualificazione alla finale ottenuta ai danni del Milan. Ripercorriamo dunque il percorso dei bianconeri, rivivendo ogni gradino di questa entusiasmante cavalcata.
Juventus-Bologna 2-1
L’avventura della Juventus in Coppa Italia inizia l’8 dicembre 2011 contro il Bologna. Esordio casalingo per i bianconeri che allo Juventus Stadium ospitano il Bologna di Pioli. Una partita assolutamente emozionante con un finale imprevedibile e ricco di colpi di scena. Dopo un primo tempo non esaltante, e una ripresa tutta all’attacco con il portiere rossoblu Agliardi sugli scudi, il match si infiamma negli ultimi minuti. Al 90° Giaccherini con una splendida azione personale porta in vantaggio la Juventus con un gol che sembra ormai decisivo. Gli ospiti invece non demordono e addirittura al 96° trovano il pareggio con Raggi sugli sviluppi di un corner. Match ai supplementari, con il Bologna in 10: Pulzetti infortunato non riesce a rimanere in campo per gli emiliani che hanno già esaurito i cambi. Al 102° però ci pensa Claudio Marchisio a risolvere la pratica segnando il gol decisivo per il passaggio ai quarti.
Juventus-Roma 3-0
La Juventus ospita la Roma in un quarto di finale pirotecnico. Il 24 gennaio 2011 la squadra di Conte disputa la sua seconda sfida casalinga consecutiva in Coppa Italia contro la Roma di Luis Enrique. Una serata magica per i bianconeri che s’impongono per 3 a 0 sulla formazione giallorossa, in una gara dal risultato mai in discussione. E’ Giaccherini, come contro il Bologna, ad aprire le danze dopo appena 6 minuti con un sinistro all’angolino. Al 30° poi, tocca ad Alessandro Del Piero salire sugli scudi. Il capitano segna il suo primo gol stagionale con uno strepitoso tiro a giro che s’infila all’incrocio dei pali come il più classico dei tiri che portano il suo marchio di fabbrica. Nel finale, dopo l’espulsione di Lamela per un intervento duro su Chiellini, la Juve piazza il tris grazie a Kjaer protagonista di un autogol dopo un'iniziativa di Quagliarella. 3 a 0 e Juventus proiettata in semifinale.
Juventus-Milan 3-2
Nella doppia sfida valevole per la semifinale, la Juventus deve fare i conti con il Milan. L’ultimo gradino verso la finalissima di Roma è anche il più duro per gli uomini di Conte che devono affrontare la squadra che sta contendendo loro lo scudetto. Una doppia sfida a dir poco emozionante, ricca di gol e colpi di scena. La gara d’andata si disputa a Milano l’8 febbraio in una serata che i tifosi bianconeri difficilmente dimenticheranno. Protagonista assoluto della sfida di San Siro Martin Caceres: il difensore uruguaiano arrivato a gennaio realizza una sontuosa doppietta, regalando alla Juve il successo. Il duttile difensore prima segna il gol del vantaggio da opportunista, e poi dopo il momentaneo pareggio di El Shaarawy per il Milan, manda in estasi il popolo bianconero realizzando il gol vittoria con un bellissimo tiro a giro dal limite. La gara di ritorno è un susseguirsi di emozioni con la Juventus che la spunta solamente nei tempi supplementari. Il Milan infatti nonostante lo svantaggio iniziale firmato Del Piero, con una prova tutta grinta e carattere ribalta il risultato nella ripresa con Mexes e Maxi Lopez (che aveva sostituito uno spento Ibra all’intervallo). Nei supplementari però sale in cattedra Vucinic che con uno strepitoso tiro dalla distanza centra il sette e regala il gol qualificazione ai padroni di casa, che approdano dunque all'atto finale di questa edizione 2011/2012 della Tim Cup
sabato 19 maggio 2012
Ferrario conferma la combine in Lecce-Lazio nello scandalo calcioscommesse
Fonte: Calcio.fanpage.it
Lo scandalo del calcioscommesse continua a tenere banco nel panorama calcistico italiano. Ogni giorno nuovi particolari permettono agli inquirenti di delineare meglio la vicenda che potrebbe stravolgere le classifiche dei campionati di Serie A e Serie B.
Ferrario inguaia Lecce e Lazio – Dopo le accuse di Carobbio a Conte, una nuova rivelazione di un “pentito”, rischia di confermare i “sospetti” sulla combine di Lecce-Lazio della scorsa stagione. Il difensore centrale del Parma, all'epoca dei fatti giocatore del club salentino, Stefano Ferrario , come riportato da “La Gazzetta dello Sport”, ha fatto mettere a verbale durante un interrogatorio ammisioni, che confermerebbero il quadro fatto dagli investigatori sulla partita. “In una occasione ho avuto sentore dell'esistenza di un sistema che si attivava per combinare partite. Quando il mio amico Alessandro Zamperini, due giorni prima di Lecce-Lazio, soggiornando al Tiziano (stesso hotel dove noi effettuavamo il ritiro pre-gara) mi chiamò per un aperitivo. Mi disse che c'erano degli amici che volevano mettere dei soldi sulla sfida. A quel punto, avendo compreso le intenzioni, interruppi il discorso dicendogli che non m'interessava la proposta".
Confermate le accuse di Gervasoni – Confermate dunque dalle parole di Ferrario le dichiarazioni dell’altro pentito Gervasoni. Quest’ultimo infatti dichiarò che gli “Zingari”, attraverso l’altra figura chiave della vicenda Zamperini, offrirono del denaro a diversi giocatori giallorossi, con il benestare del laziale Mauri. Un quadro che troverebbe dunque conferme nelle dichiarazioni di Ferrario che secondo quanto riportato da Goal.com però potrebbe essere accusato di omessa denuncia.
Marco Beltrami
Sahin e Paulinho nel mirino del calciomercato dell'Inter
Fonte: Calcio.fanpage.it
Nel “cantiere” Inter si lavora già duramente. L’obiettivo della dirigenza nerazzurra è quello di allestire una squadra che possa tornare rapidamente ad essere competitiva in Italia e in Europa. Branca e company sono alla ricerca di rinforzi di qualità per tutti i reparti della squadra di Stramaccioni. La volontà nerazzurra è soprattutto quella di ringiovanire la rosa, in maniera tale da provare a riapre un ciclo vincente.
Qualità a centrocampo – Secondo quanto riportato da Eurosport, sarebbero due i centrocampisti nel mirino dell’Inter. L’obiettivo principale è il talentuoso “regista” turco Nuri Sahin. Il giocatore attualmente in forza al Real Madrid è reduce da una stagione travagliata a causa dei tanti infortuni che ne hanno condizionato le prestazioni. Tutti hanno ancora negli occhi le sue giocate con la maglia del Borussia Dortmund. Per convincere la dirigenza Real inoltre Branca potrebbe trovare un “complice” perfetto in Josè Mourinho che potrebbe spingere il giocatore turco verso l’Inter.
Nel mirino anche Paulinho – Non solo Sahin per il calciomercato nerazzurro. La dirigenza dell’Inter, sempre secondo Eurosport, avrebbe ormai da tempo avviato i contatti per il centrocampista brasiliano del Corinthians Paulinho, seguito da tempo dagli osservatori nerazzurri. Sono Sahin e Paulinho dunque i primi due nomi sulla lista di Branca, per puntellare il centrocampo di quella che dovrà essere la nuova giovane Inter di Stramaccioni.
Marco Beltrami
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