Fonte: Calcio.fanpage.it
E’ un Andrea Agnelli molto critico nei confronti dei vertici del calcio italiano, quello che si è presentato davanti all’assemblea degli azionisti della Juventus. Il patron ha aperto l’incontro facendo il punto sulla situazione economica del club di corso Galileo Ferraris che può vantare dei ricavi record. Numeri che portano la Juve nell’Olimpo del calcio mondiale anche dal punto di vista gestionale: “Il bilancio sottoposto oggi all’approvazione di questa Assemblea segna ricavi record e ricongiunge questa Juventus alla sua storia. Il campo aveva già precorso i tempi, ma il bilancio che avete tra le mani ha un significato particolare poiché segna un sensibile avvicinamento al pareggio operativo, confermando comunque il risultato sportivo. Le vittorie e i record sono destinati ai registri e agli albi d’oro. Il nostro compito è costruire il futuro. Il fatturato di oggi colloca la Juventus nella top ten mondiale. Il record precedente la poneva tra le prime tre società al mondo. E’ un dato di fatto. In 10 anni si è perso molto terreno".
Il calcio italiano rimane immobile. A fare da controaltare a questi risultati però secondo il patron bianconero, c’è la situazione del calcio italiano definito “immobile” dallo stesso Agnelli. Un sistema tutt’altro che competitivo che impedisce ai club di spiccare il volo. A tal proposito il numero 1 della Vecchia Signora ha chiarito anche il suo punto di vista sul capitolo "diritti televisivi": “A distanza di un anno dal nostro ultimo incontro, la situazione del calcio italiano rimane immobile. La perdita di competitività di sistema è talmente palese che solamente un irresponsabile può negarla. La Juventus potrà continuare ad essere competitiva in campo internazionale ed equilibrata finanziariamente solo se sul fronte dei ricavi il sistema la metterà in grado di esprimere completamente il proprio potenziale. Non è un alibi. È un accorato appello a reagire e a non considerare il declino come ineluttabile. Può suonare retorico, ma il destino è davvero nelle nostre mani".
La Lega Calcio ritrovi coraggio e serenità. La Lega Calcio, secondo Agnelli, ha la responsabilità di riprendere in mano la situazione con coraggio e serenità. Ecco l’appello del presidente bianconero: “La Lega di serie A deve avere il coraggio di prendere in mano i propri destini, deve trovare nuova capacità di dialogo con le istituzioni sportive e con i policy makers. Deve affrontare i problemi con maggiore serenità e volontà di creare in sè e intorno a sè un consenso, senza il quale continueremo ad avere stadi decrepiti mezzi vuoti, componenti delle medesima federazione che perseguono obiettivi particolari e non sistemici, tutele inadeguate dei nostri marchi di fronte agli abusi e alla contraffazione, leggi cervellotiche che si propongono di limitare la violenza ma ottengono solamente di limitare l'accesso ai tifosi e agli appassionati. Dobbiamo tutti invertire in maniera drastica una tendenza che segna un progressivo e definitivo allontanamento del pubblico da quella che rimane la principale passione collettiva nazionale".
Accordo faraonico Juventus-Adidas. Agnelli ha esternato soddisfazione anche per l'accordo appena sancito con l'Adidas, nuovo sponsor tecnico dei bianconeri dal 2015: "L’accordo con il nuovo sponsor tecnico, annunciato nella serata di ieri, che entrerà in vigore dal primo luglio 2015, dimostra che esiste un margine di crescita ancora rilevante e segna il ritorno della Juventus su valori di livello europeo anche in questo settore".
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