Questo blog tratta sopratutto argomenti inerenti al mondo dello sport e in particolare del calcio, italiano e non, avvalendosi dei pezzi da me pubblicati sulle varie testate giornalistiche sportive per le quali collaboro quotidianamente.
venerdì 4 gennaio 2013
Seedorf contro Boateng: "Aver lasciato il campo contro la Pro Patria non cambia le cose"
Fonte: Calcio.fanpage.it
Anche l’ex colonna milanista Clarence Seedorf ha voluto dire la sua sulla sospensione di Pro Patria-Milan a causa dei cori razzisti nei confronti di Boateng e company. A sorpresa il giocatore olandese attualmente in forza al Botafogo ha dimostrato di non essere sulla stessa lunghezza d’onda del “Boa”, che ha spronato i suoi ad abbandonare il campo. Seedorf ha criticato la scelta di far concludere in anticipo la partita. Ecco le sue parole riportate da SportMediaset:
“Si dà un segnale, certo. Ma è già successo più di una volta e non credo che cambi davvero le cose. Avrebbero dovuto identificare queste persone e sbatterle fuori. Poi il 90% del pubblico avrebbe potuto godersi lo spettacolo. Stiamo dando importanza ad un piccolo gruppo che con il suo comportamento ha provocato tutto questo. Se Boateng fosse stato in grado di identificare come responsabile l'intera curva, allora bisognava sbattere fuori tutta la curva. La questione dovrebbe essere gestita in questo modo”.
Al contrario di Seedorf, a lodare l’atteggiamento dei rossoneri ci ha pensato Marcello Nicchi presidente dell’Aia. Quest’ultimo ai microfoni dell’Ansa ha spiegato l’importanza del gesto di Boateng e compagni:
“L'arbitro non poteva sospendere la partita. Gli arbitri non hanno questo potere, per casi del genere l'unico che puo' fermare le partite è l'incaricato del Ministero dell'Interno. Dal punto di vista arbitrale non c'e' alcuna differenza tra campionato e amichevoli. Il Milan ha dato un bellissimo segnale. Tutti gli arbitri sono solidali con Boateng e altri altri che hanno subito questa vigliaccheria
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