Questo blog tratta sopratutto argomenti inerenti al mondo dello sport e in particolare del calcio, italiano e non, avvalendosi dei pezzi da me pubblicati sulle varie testate giornalistiche sportive per le quali collaboro quotidianamente.
mercoledì 20 luglio 2011
Inter, Materazzi contro tutti: da Leonardo a Benitez, fino a Gasperini
Non poteva essere un addio "normale" quello di Marco Materazzi all'Inter: dopo 10 anni il difensore ha definitivamente chiuso la sua esperienza in nerazzurro, anticipando di un anno la scadenza fisiologica del contratto.
Se in un primo tempo il campione del mondo sembrava separarsi dalla squadra di Moratti in punta di piedi, ecco che all'improvviso Matrix ha reso pubbliche i suoi non facili rapporti con i vari allenatori che si son succeduti nella scorsa stagione. Ci sarebbe proprio questo alla base della sua decisione come spiegato a "La Gazzetta dello Sport": "Alla fine della scorsa stagione mi è stato detto che non rientravo più nei piani del vecchio allenatore, che fosse stato per lui non avrei fatto parte neanche della lista Champions: una specie di 'minaccia', ma il motivo vero non lo conosco".
L'arcigno difensore ha diversi sassolini nella scarpa da togliersi e continua: "Pare che io sia stato definito 'impegnativo'. Non può essere perché sono uno che se non gioca si incazza: non ho mai, neanche una volta, fatto casino per non aver giocato, perché arrivato ad un certo punto avevo accettato il fatto che una o 50 partite non mi avrebbero cambiato la vita: essere affrontato guardandomi negli occhi invece sì, me la cambia".
Materazzi ne ha anche per Leonardo, colpevole a suo giudizio di un atteggiamento incoerente: "Il vecchio allenatore diceva sempre che io davo tutto, in campo e fuori, no? Bene: senza fare casino e senza incazzarmi, ho fatto notare che nonostante questo alla fine non avevo giocato neanche la 'mia' Coppa Italia. E che forse con un po’ di turnover in più l’Inter avrebbe fatto ancora meglio. Mica turnover solo pro Materazzi: pro tutti quelli che, se erano all’Inter, evidentemente erano da Inter".
Non ha avuto modo di conoscere Gasperini che rispetto agli altri tecnici ha ovviamente meno "colpo" nei confronti del difensore: "Forse anche Gasperini ha fatto scelte diverse rispetto a una mia conferma, ma io non ho mai avuto la fortuna di conoscerlo e lui non mi conosce: è meno grave. Una cosa mi interessa che sia chiara: lasciare l’Inter un anno prima non è stata una mia decisione. Mi sono adeguato e a Moratti come ultima cosa ho detto: "Avrei rinunciato a tutti i soldi dell’ultimo anno di contratto per poter vincere i quattro trofei che l’Inter potrà vincere quest’anno"". Il Gasp, secondo lui, può emulare Ferguson, ma a certe condizioni: la nuova Inter "ha un allenatore che hanno chiamato Gasperson anche se non ha mai avuto i giocatori che ha avuto Ferguson. Adesso li ha: una bella bici Pinarello e la deve pedalare, per far vedere che quel soprannome lo merita davvero".
Infine anche una battuta su quel Benitez con il quale c'è stato un evidente rapporto burrascoso sin dal principio: ""Rispondo con le parole che Jamie Carragher ha scritto nella sua autobiografia: "Benitez è uno di quelli che sanno talmente tutto loro che se lo incontri un sabato sera al pub, dopo cinque minuti gli tiri un cazzotto".
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