domenica 31 luglio 2011

JE SO PAZZO … ED OGGI VOGLIO PARLARE!



Storia di un Presidente che fuggì su uno scooter

“ Je sò pazzo, je sò pazzo… si se ‘ntosta à ‘nervatura metto tutti ‘nfaccia ò muro …” . Adesso è ufficiale: Pino Daniele questa canzone, nel lontano 1979, la scrisse per lui …
Aurelio De Laurentiis da oggi non è più solo un produttore cinematografico di livello mondiale ed il presidente del Calcio Napoli. Aurelio De Laurentiis è il nuovo Re di Napoli … Ebbene si, a Napoli è tornata la monarchia.
Il patron del Napoli ha acquistato la società partenopea nel 2004 pagando, come egli stesso ama spesso ricordare, “un foglio di carta” alla curatela fallimentare, quasi 40 milioni di euro. Tutti in un unico assegno. Aurelio de Laurentiis ha deciso di stracciar il contratto milionario con Angelina Jolie per far rinascere il Calcio Napoli dal nulla, dal fallimento. Ha preferito metter da parte per un po’ il fascino degli studios cinematografici di Hollywood per recarsi nel ritiro di Paestum ed accompagnare Montervino e Montesanto, i “suoi”primi giocatori, a comprar le magliette da gioco ed un pallone per poter dar via ad una sorta di primo allenamento .
Pierpaolo Marino, l’allora direttore sportivo del Napoli Soccer, ama sempre ricordare un curioso aneddoto. Un aneddoto divertente, ma che è anche un dipinto del De Laurentiis imprenditore. Un imprenditore super orgoglioso ed ambizioso. Era il 2004, fine 2004, ed il primo Napoli di Aurelio De Laurentiis arrancava nei fangosi e insidiosi campi della serie C, l’attuale Lega Pro. Il presidente era in tribuna, al fianco di Marino, ad osservare la sua squadra perdere a Rimini. Oltre il danno, la beffa. De Laurentiis era infatti il bersaglio preferito degli sputi provenienti dai tifosi di casa. Non fece però una piega. Si tenne gli sputi e, rivolgendosi a colui il quale all’epoca rappresentava il suo braccio destro, disse: ” Chissà un giorno, quando batteremo Inter, Milan e Juve, queste persone che adesso mi deridono, dove saranno…”.
La risposta l’ha data il tempo. Ma soprattutto i fatti. Questi raccontano di un presidente che ha portato il Napoli nell’élite del calcio italiano ed alla prima qualificazione in Champions League dopo 21 anni ( l’ultima volta che il Napoli calcò questo palcoscenico fu eliminato dallo Spartak Moska alla lotteria dei rigori e la competizione si chiamava ancora Coppa dei Campioni…). Insomma, quello che sei anni fa era un piccolo, timido e snobbato Napoli, adesso è un club pronto a spiccare il volo anche in Europa.
Aurelio De Laurentiis è un uomo a cui piace camminare nella vita sempre a testa alta. Una persona anche brusca ed arrogante nei modi. Chi si scaglia contro di lui, rischia di uscirne con le ossa rotte. Riferendosi a Mazzoni, procuratore di Lavezzi, disse:”se mi crea problemi gli stritolo le palle”. Al Pocho stesso, amante della vita notturna partenopea, ricordò che:”nella vita bisogna essere professionisti serie e non andare a puttane”. Ernesto Bronzetti, consulente di mercato, è stato insultato a telefono solo per essersi “permesso” di chieder il prezzo del cartellino di Lavezzi a nome del Real Madrid. E Mino Raiola? Consigliò al patron di cedere il cartellino di Marek Hamsik al Milan. La risposta fu semplice ed efficace” Raiola, si faccia i cazzi suoi”.
Sarà arrogante, sbruffone, esagerato, teatrale e presuntuoso, ma Napoli, il Napoli e i napoletani avevano forse proprio bisogno di un personaggio così. Di un uomo capace di togliere, dalla faccia dai tifosi, tutti quegli schiaffi (umiliazioni) presi da venti anni a questa parte. Da Fermo, a Massa Carrara, Sassari, passando per Avellino e finendo a Gela.
Aurelio De Laurentiis è l’immagine della Napoli che vuol risorgere e rialzarsi con orgoglio e cazzimma (termine napoletano impossibile da tradurre). E non sorprendetevi se un giorno decide di apostrofare i poteri del calcio italiano come “teste di cazzo” e poi scappa su un motorino senza casco. Lui è fatto così…
“Je so pazzo…je so pazzo… io lo so che sono un errore …(ma) nella vita voglio vivere almeno un giorno da leone… e lo Stato questa volta non mi deve condannare perche je so pazzo…nu nci scassat ò cazzo”
Si, Pino Daniele la compose davvero per lui… “Masaniello è turnat…”.

Marco Giuseppe Zefelippo,

giornalista, attualmente collaboratore per Agicos e profondo conoscitore del pianeta calcio, da quello giocato, a quello, meno "commerciale" delle stanze dei bottoni. Notevole la sua capacità di sottolineare sempre gli aspetti più suggestivi e non scontati delle vicende calcistiche, con pennellate di colore e richiami al mondo del cinema e della cronaca.

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