venerdì 16 settembre 2011

Bari calcio, si riparte...a braccetto con la Fiera del Levante

Fonte: Go-Bari.it Prendere atto della propria attuale non brillante condizione, per potersi rilanciare risorgendo dalle proprie ceneri come una fenice: è stato questo l'obiettivo principale dell'incontro "Bari calcio: si riparte", organizzato dal giornalista di Go-Bari.it Massimo Longo, nell'ambito della Fiera del Levante. Quella Fiera del Levante che proprio come la squadra cittadina, rappresentando un tratto distintivo inconfondibile della baresità, tutti vorrebbero recuperasse i fasti di un tempo che fu. Ecco allora che tra letteratura, poesia, calcio e attualità, Longo (coadiuvato da Francesca Mongelli di Go-Bari.it), e i suoi ospiti ovvero l'Amministratore Delegato dell' A.s. Bari Claudio Garzelli, il difensore Martino Borghese e Capitan Massimo Donati, hanno regalato una serata suggestiva che sicuramente può considerarsi di buon auspicio per le due realtà cittadine. E' questa la speranza più grande anche del Presidente della Fiera Prof. Viesti che non ha potuto non prendere atto delle difficoltà del momento pur esternando tutto il suo ottimismo per il futuro dichiarando: "Insieme ce la faremo a riconquistare il posto che meritiamo". Anche il Segretario Generale Leonardo Volpicella ha dimostrato di essere sulla stessa lunghezza d'onda di Viesti, sottolineando anche la necessità per il Bari Calcio di avere in futuro una solida Presidenza e società alle spalle: "Il mio augurio a Garzelli: per avere una grande squadra abbiamo bisogno di una grande società e sono sicuro che lei ci riuscirà". Un in bocca al lupo rinnovato anche dall'Assessore provinciale Sergio Fanelli che, dal canto suo, ha voluto ringraziare personalmente il Presidente Matarrese "per averci fatto vedere la Serie A e la Serie B senza "scendere" ancora. Rimbocchiamoci le maniche ognuno deve fare il suo perchè non ha senso: ho visto tanti saltimbanchi affacciarsi (riferendosi alle presunte cordate che volevano acquistare la squadra, ndr) e poi sparire come veri e propri attori mandati per mandare a scatafascio una situazione già precaria. Se un cambio di società come auspicato dai tifosi ci deve essere, deve essere superiore alla situazione attuale. Ma se non c'è un presidente con la volontà e i soldi da investire per adeguarsi al sistema calcio attuale, allora c'è poco da fare". Dal canto suo Claudio Garzelli, sembra rappresentare una garanzia alla luce della sua esperienza maturata non solo nell'ambito economico gestionale, ma sui campi di calcio: il massimo dirigente dei biancorossi, docente ed esperto di soluzioni economiche di società in difficoltà, livornese doc, ha avuto un passato da portiere di calcio tra Serie B e C con le maglie di Nocerina e Brescia. Ed è proprio questo che, a suo dire, l'aiuta quotidianamente a rapportarsi con i "problemi" legati all'universo pallonaro: "Sono un uomo di calcio che ha dedicato tutta la sua vita allo sport. L'essere sportivo è un modo di vivere. E non l'ho mai dimenticato anche quando ho dovuto affrontare altre situazioni". Lo stesso Garzelli che ha espresso il suo disappunto in maniera sempre pacata, come suo stile, alle critiche mosse alla Presidenza Materrese: "La famiglia Matarrese e il Presidente in particolare nel mondo del calcio hanno sempre goduto del massimo rispetto per la loro correttezza, per la loro serietà, per il mantenere gli impegni, cosa non scontata. In tutti questi anni la sua presidennza ha dato un taglio di correttezza importante". Dalle stanze dei bottoni al calcio giocato: anche Martino Borghese e Massimo Donati, amicissimi fuori dal campo, hanno dimostrato tutto il loro orgoglio per l'indossare la casacca del Bari. Il difensore neoacquisto biancorosso, sì è detto stupito del calore della gente barese, che gli è subito entrata nel cuore: "Per me è un onore vestire questa maglia e giocare per questa città. Spero tutto il bene del mondo per Bari. Tutti meritano il massimo perchè questa città, queste persone che ho conosciuto sono state gentilissime. Vedo la passione, ci mettono l'anima nel tifare, ed è una delle prime città in Italia. La passione che vedo qui e l'amore per il calcio è stupenda". Ovviamente d'accordo il neo-Capitano dei Galletti Donati che ha esternato tutto il suo dispiacere per la maledetta scorsa stagione, che ha un po'offuscato tutto quanto di buono fatto in quella precedente. Un campione vero Donati, che Torrente ha voluto nominare Capitano e condottiero della giovane brigata biancorossa: "Sono contento di essere qui. Sono rimasto molto dispiaciuto per l'anno scorso perchè Bari è una citta che vive di calcio, la gente è disponibile, e io ci tengo molto alla maglia e ai tifosi e sto male quando non si vince: ecco perchè l'ultimo giorno di mercato non sono andato via (Donati era stato tentato dal Cagliari in Serie A, ndr). Il mio obiettivo è riportare la squadra in Serie A, per vedere il San Nicola pieno e giocare contro la Juventus, l'Inter e il Milan. Mister Torrente il primo giorno mi ha detto di puntare su di me come Capitano. C'era una squadra di molti ragazzi che dovevo guidare nell'allenamento, nelle partite e nel comportamento. E'un ruolo di responsabilità che mi piace molto, ho giocato un po' e avere questo ruolo ti dà qualcosa d'importante. Sto cercando di fare il mio meglio per far rigare dritti tutti, visto che ci sono tanti ragazzi (educazione, regolamento). Essere Capitano, è' una cosa che mi piace ma so che c'è un 50% di tifosi che son contenti e un 50% di tifosi che invece reputano che io non lo merito per la stagione scorsa. Io comunque do sempre il massimo". Un finale di serata che ha regalato emozioni, grazie alla memoria storica di Gianni Antonucci che ha raccontato dei gustosi e suggestivi episodi legati al Bari del passato, come quello legato alla prima Fiera organizzata nel dopoguerra. In quegli anni il Bari chiedeva all'allora "Lega calcio" di disputare le prime partite di campionato durante la Fiera stessa: "A metà degli anni '30 e dopo il conflitto modiale il 21 sett 1947 abbiamo giocato contro il grande Torino in occasione della prima Fiera post bellica". Ricordi piacevoli, riportati anche da Salvatore Guastella indimenticata colonna della squadra biancorossa, che prese parte alla splendida vittoria del Bari a Torino contro la Juventus in Coppa Italia il 17 settembre del '78. La speranza ora è che davvero questo incontro possa essere in qualche modo di buon auspicio per la rinascita del Bari Calcio e della Fiera del Levante: un'accoppiata che si spera possa presto tornare ad essere il fiore all'occhiello del capoluogo pugliese. Marco Beltrami

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