giovedì 13 dicembre 2012

Ghirelli: "La criminalità punta i settori giovanili per le combine"





Fonte: Calcio.fanpage.it

Il lavoro delle istituzioni per combattere i tentativi di combine nel mondo del calcio stanno portando dei risultati importanti. Nonostante questo però non bisogna abbassare la guardia, anche perché la criminalità sta puntando su settori giovanili. E’ questo l’allarme lanciato dal Direttore Generale Francesco Ghirelli, che dopo aver sottolineato la mancanza di anomalie sulle partite di campionato, Lega Pro e Coppa Italia della stagione in corso, ha fatto il punto sui nuovi obiettivi delle associazioni a delinquere:

“Abbiamo consapevolezza che le bande criminali che condizionano le partite stanno cambiando i loro obiettivi. I ragazzi piu' giovani hanno - ai loro occhi - un doppio appeal: costano meno dei professionisti e un giorno saranno già 'pronti' per un'eventuale combine".

Sicuramente i nuovi sistemi adottati per segnalare eventuali combine hanno permesso di raggiungere già un primo importante obiettivo:

“L'aspetto che giudichiamo positivo è che negli anni 'neri' le combine avvenivano nelle ultime giornate di campionato, poi sempre più presto e, qualche stagione fa, anche all'inizio dei tornei. Quest'anno non è successo ancora nulla e la cosa ci conforta".

A dimostrazione dei passi avanti fatti dall’Italia nella lotta al calcio “malato” Ghirelli ad Agipronews ha sottolineato i positivi giudizi internazionali :

"A Parigi, in una conferenza che si è tenuta alla Sorbona, il giudizio sull'Italia è stato unanimemente positivo: sul fronte della legislazione (penale e sportiva), sul coordinamento tra istituzioni sportive e forze dell'ordine e sulla sperimentazione di un modello molto avanzato di controlli. Il nostro punto di forza sta nella conoscenza immediata della situazione: se c'è un tentativo di combine -spiega Ghirelli- ce ne accorgiamo immediatamente. Poi facciamo prevenzione sul territorio, grazie alla nomina di almeno un referente per ciascuna società che riporta notizie e rumour ai nostri Integrity officer, e lavoriamo sulla formazione e sull'educazione degli atleti, che sono sempre più consapevoli dei rischi che corrono. E presto interverremo anche su arbitri e dirigenti".

In ogni caso, sostiene Ghirelli, la strada è lunga:

"In Italia non si fa abbastanza per contrastare l'attacco all'integrità del calcio da parte delle bande criminali, che è micidiale, violentissimo e soprattutto globale grazie a Internet. LegaPro avvierà tra poche settimane un nuovo piano di prevenzione sul territorio: 69 tappe dell'Integrity Tour in tutta Italia, a cui parteciperanno le prime squadre al mattino e le giovanili al pomeriggio. Spiegheremo a tutti i rischi che si corrono partecipando ad una combine e, soprattutto, cosa fare in caso si venisse avvicinati dai criminali. Tutti i club, devo ammetterlo, sono dalla nostra parte a tutela dell'integrità di atleti e tornei".

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