martedì 14 settembre 2010

Clamoroso Matarrese: nell'83 chiedemmo aiuto agli arbitri


Fonte: Go-Bari.it

BARI - La città biancorossa sta vivendo davvvero un momento magico, grazie alla squadra di Ventura, capace da ormai un anno a questa parte di giocare un calcio, spettacolare, moderno e sopratutto vincente.



Dopo il pareggio per 2 a 2 di Napoli, a rovinare il clima di serenità ed entusiasmo per i biancorossi, candidati già al ruolo di outsiders del campionato ci ha pensato nientemeno che lo stesso Presidente Matarrese con un'intervista shock rilasciata al quotidiano "Tuttosport", nella quale ha fatto "outing" su degli aiuti arbitrali ricevuti dal suo club nel lontano (ma non troppo) 1983. Ecco la clamorosa rivelazione integrale: "Nel 1977, quando prendemmo il Bari, presidente del club era mio fratello An­tonio. Nell’83 era stato appena eletto presidente della Le­ga calcio. Il Bari era in Serie B e navigava in cattive acque. Negli ultimi mesi di campionato gli arbitri, sui quali mio fratello aveva influenza, cercarono di aiutare la squadra per non farla retroceder. A ogni partita ci assegnavano un rigore : solo che noi riuscimmo a sbagliarli tutti. Nell’ulti­mo match col Monza, Radice fece calciare il rigore decisivo non più ai rigoristi ma a un difensore convinto che avrebbe segnato con una cannonata. Invece ne uscì l’ennesimo passaggio al portie­re e non riuscimmo a evitare la retrocessione. A quel pun­to mio fratello lasciò la carica socia­le, perchè come presidente di Lega non poteva essere a ca­po di una squadra di serie C. Così la mia famiglia decise di passare a me il testimone e da allora non l’ho più lasciato”.



Adesso tutti attendono la risposta degli organi competenti, per una vicenda che rischia di assumere dei toni davvero grotteschi, sopratutto per la candida tranquillità con la quale sono state rilasciate queste dichiarazioni.

Marco Beltrami

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