Fonte: Calcio.fanpage.it
Ryan Giggs, nella sua meravigliosa carriera, vissuta praticamente sempre con la maglia del Manchester United, ha sempre preferito far parlare il “campo”, con un atteggiamento sempre riservato, schivo, da vero professionista.
Il mago gallese ha sempre stupito tutti, con il suo calcio veloce, fantasioso, brillante, proprio di quella generazione di fenomeni come Scholes, Beckham, ecc. che Sir Alex Ferguson ha saputo far esplodere portando sul tetto del Mondo. Dopo la sconfitta del suo Galles, contro il Montenegro, nel Gruppo G di qualificazione agli Europei del 2012, un vero e proprio plebiscito vorrebbe il sempreverde talento dei Red Devils, sulla panchina della Nazionale al posto del deludente Toshack. Giggs, intanto che continua ad essere decisivo con il suo club, sfruttando anche i suoi ingressi a match inoltrato, esprime tutto il suo disappunto nei confronti delle nuove generazioni calcistiche accusate di una certa leggerezza: “Adesso molti giocatori – ha dichiarato – che guadagnano montagne di soldi ancor prima di diventare delle stelle. Alla loro età a me non succedeva. Sia chiaro, di soldi ne avevo eccome. Ma il primo contratto in prima squadra era di 30 sterline alla settimana, il secondo di 200 con i rimborsi. Insomma, il contratto una volta cresceva gradualmente e in base alle prestazioni. Io sono cresciuto così. Adesso, ancor prima di dimostrare quanto vali ti arrivano valanghe di denaro. Alcuni giocatori riescono a gestirsi, altri no“.
Ogni riferimento al suo “nemico” Super Mario Balotelli appare puramente casuale.
Marco Beltrami
Nessun commento:
Posta un commento