Questo blog tratta sopratutto argomenti inerenti al mondo dello sport e in particolare del calcio, italiano e non, avvalendosi dei pezzi da me pubblicati sulle varie testate giornalistiche sportive per le quali collaboro quotidianamente.
mercoledì 1 settembre 2010
Juventus, Marotta spiega il suo mercato: ho rispettato le richieste della società
Fonte: Calcio.fanpage.it
I fuochi d'artificio estivi sono terminati, il calciomercato è chiuso e con una giornata di campionato sul groppone, è già tempo di fare il punto su un mercato, quello italiano, che si è rivelato come ricco di inaspettate sorprese.
In casa Juventus, ci si trova di fronte ad una situazione paradossale: 11 colpi effettuati, 30 milioni spesi nell'immediato più tanti riscatti, già stabiliti in seguito ai prestiti contrattati per i prossimi 3 0 4 anni; eppure manca qualcosa, serpeggia tra i tifosi (ma anche a nostro giudizio negli ambienti dirigenziali) un senso di vuoto: a questa squadra manca qualcosa, manca la vera qualità, i veri giocatori capaci di farle fare il salto decisivo, sopratutto a fronte di altre campagne acquisti. Basti vedere il Milan che pur essendosi assopito (al contrario di Marotta e Paratici mossisi per tutta l'Estate), in questi mesi negli ultimi giorni hanno messo a segno 2 colpacci capaci di cambiare decisamente il volto alla squadra, Robinho e Ibra (anche se troppi galli in un pollaio). Allora ecco che Marotta, intervistato dal "Corriere dello Sport" tranquillizza tutti e spiega le linee guida del suo mercato: "Avevo un mandato: abbassare i costi del lavoro, abbassare del 30 per cento gli stipendi e rifare una squadra in grado di cominciare un ciclo importante. Da un punto di vista manageriale ho rispettato il mandato avuto adeguandomi alle linee guida della società. Ora mi aspetto di vedere una Juve che funzioni".
Inevitabile la domanda sul confronto tra gli acquisti bianconeri e quelli più eclatanti rossoneri: "Zlatan è stato preso grazie all’intervento di Berlusconi. Un gran colpo, ma per certe operazioni servono interventi dall’alto. Noi non abbiamo avuto questa opportunità - ha spiegato ancora Marotta -. Kaladze? Non ho mai parlato con il giocatore. C’è stata una discussione con Galliani, ma la trattativa non è mai decollata. Non sarebbe stata neppure logica. Abbiamo preferito puntare su Rinaudo. Accanto a Bonucci, Chiellini e Lograttaglie avevamo bisogno di un quarto giocatore che avesse un profilo di un certo tipo. Ora dobbiamo vincere e dare il massimo, la squadra che abbiamo costruito è buona".
Appare fiducioso il buon Beppe, che infine spiega anche i motivi della rottura della trattativa per portare Borriello in bianconero: "Era un’opportunità e abbiamo cercato di cavalcarla. Il giocatore voleva venire alla Juve, ma voleva anche la garanzia di non tornare mai più al Milan e noi non potevamo dargliela. Allora ha preferito la Roma che ha concluso comunque un’operazione che non potevamo permetterci considerando il prestito, il diritto di riscatto e lo stipendio del giocatore per i prossimi quattro anni".
Marco Beltrami
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