giovedì 9 settembre 2010

Milan, Arrigo Sacchi: Ibrahimovic e Robinho son 2 solisti, l'Inter è ancora favorita


Fonte: Calcio.fanpage.it

Arrigo Sacchi non è mai stato un personaggio convenzionale, motivo per cui intervistato da "La Gazzetta dello Sport", sul Milan che verrà, esprime dei pareri in controtendenza con gli entusiasmi dei tifosi.

Non bastano i 43000 abbonamenti effettuati dalla società rossonera a convincere l'ex C. T. della nostra Nazionale che rimane cauto dopo gli ultimi colpi messi a segno da Berlusconi: "L'improvviso cambio di strategia del Milan ha risvegliato entusiasmi sopiti in un ambiente depresso dalle vittorie interiste e da investimenti ritenuti inadeguati. Il Silvio Berlusconi tifoso ha prevalso sull'amministratore e, sfruttando lo straordinario tempismo e l’abilità sul mercato di Galliani, ha ingaggiato Ibrahimovic e Robinho: due pezzi da novanta". Predica attenzione il buon Arrigo che spiega in maniera pacata: ""Ibra, specialmente nel campionato italiano, basato più sull'individualità che sul gioco collettivo, ha fatto sfracelli. E' un grandissimo solista che suona la sua musica ad altissimi livelli, ma fatica a connettersi con la squadra e a beneficiarne delle sinergie. Robinho invece è il classico brasiliano bravissimo per tecnica, dribbling, rapidità, ma anche lui abituato a muoversi più individualmente che collettivamente. I tifosi rossoneri sognano, io spero che possano avere ragione, ma quanto sono lontani i tempi in cui si ingaggiavano giovani talenti e si utilizzavano giovani calciatori italiani provenienti dal proprio settore giovanile. Tutti i giocatori erano funzionali al progetto tecnico, complementari fra loro, con passione e professionalità accertate...". Parole chiare che spiegano anche il profondo cambiamento del calcio italiano.

In conclusione un pensiero per la squadra che a suo dire rimane la candidata regina alla vittoria: "Moratti ha dato a Benitez un'Inter altamente competitiva e senza compromettere ulteriormente il bilancio . Un'Inter supermotivata rimane in vantaggio in Italia e l'unica nostra possibile favorita in Europa.

Marco Beltrami

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