Questo blog tratta sopratutto argomenti inerenti al mondo dello sport e in particolare del calcio, italiano e non, avvalendosi dei pezzi da me pubblicati sulle varie testate giornalistiche sportive per le quali collaboro quotidianamente.
domenica 23 ottobre 2011
Addio Marco Simoncelli, ora potrai correre anche senza casco..
Fonte: Go-Bari.it
Sembrava la classica domenica mattina autunno-invernale: ci si sveglia un po' più tardi, preparandosi a vivere la più classica delle giornata di sport, motomondiale prima e calcio poi.
Ed ecco allora che quasi sbadatamente si accende la tv, preparandosi a fare il consueto zapping, allestendo nel frattempo il portatile e ascoltando le voci confuse che arrivano dal tubo catodico. Ad un certo punto però tutto si ferma e nella mente s'imprimono, come se fossero state stampate col fuoco, solo 4 parole ascoltate quasi per caso: "Marco Simoncelli è morto". Tutto si ferma, tutto smette di avere rilevanza, anche i pensieri sulle primissime cose da fare in giornata. Ed ecco che spunta davanti agli occhi quell'immagine di un ragazzo con un cespuglio di capelli, pieno di vita e di entusiasmo e con i modi di fare dell'amico della porta accanto. "Non è possibile, ma chi "SuperSic???Morto??Non ci credo": una certezza che inizia a vacillare di fronte alle immagini, terribili, dell'incidente che lo ha coinvolto e lo ha lasciato lì sul tracciato di Sepang immobile, facendo presagire il peggio.
Un casco che rotola sulla pista, la commozione di Rossi e Capirossi in un'atmosfera quasi surreale, di incredulità, per un ragazzo di 24 anni che è venuto a mancare proprio mentre inseguiva il suo sogno: una serie di immagini difficili da togliere dalla mente oggi, in questa giornata di dolore e silenzio. Si, silenzio,perchè oggi ci vorrebbe solo questo e bisognerebbe evitare di parlare a sproposito facendo riferimento al fatto che, chi pratica questi sport, va inevitabilmente incontro a certi episodi e quindi "purtroppo è così".
Marco Simoncelli è stato molto più di un pilota campione del mondo della 250, molto più di una promessa del motociclismo italiano e mondiale. E' stato un ragazzo che ha semplicemente vissuto il suo sogno riuscendo a regalarci emozioni e alle volte anche sorrisi con quel dialetto emiliano, quei capelli cotonati e con quel fare da guascone. E oggi come non mai chi è capace di regalare emozioni merita rispetto in un mondo grigio e cinico come questo. Ciao Sic, riguardando le immagini di oggi continuo a sperare che tu ti rialzi e corra a riprendere la moto, ora potrai farlo anche senza casco.....
Marco Beltrami
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