Fonte: Calcio.fanpage.it
Rimpianti, speranze, addii clamorosi o burrascosi, ritorni imprevedibili e arrivederci romantici: il calcio, per fortuna è anche questo altrimenti non sarebbe lo sport più bello del mondo.
Josè Mourinho, pur avendo il cuore nerazzurro, ha scelto il Real Madrid, salutando tutti, ringraziando e andando via da vincitore assoluto con quel "triplete" che rimarrà per sempre nella storia calcistica. Un addio o un arrivederci? Chissà, niente appare preveibile quando c'è lui di mezzo, il tecnico di Setubal che non vedeva l'ora di abbandonare l'ambiente e la Serie A, per trasferirsi in quella Spagna, suo giudizio culla attuale del calcio, nella speranza (o dal suo punto di vista certezza) di riportare alla vittoria quelle "merengues"negli ultimi anni eclissate dal Super Barça, e che ora strizza l'occhio al suo ex Presidente Moratti. E' furbo Josè, forse ha già capito che come dicono a Roma "Non c'è trippa per gatti per il suo Real", e allora prova a gettare l'esca nel mare nerazzurro? Una cosa è certa lo Special degli ultimi giorni tutti sorrisi e occhi dolci mentre pronuncia parole d'amore alla "sua" Inter , non l'avevamo mai visto.
E Moratti? Il patron dal canto suo dribbla l'ostacolo, ma anche lui in fondo dopo un inizio stagionale non proprio esaltante, lascia la porta aperta per il futuro: ": "Mourinho diceva queste cose anche con il Chelsea... Ci fa piacere che sia rimasto affezionato a noi, ma le sue parole mi sembrano più educate e carine che altro. "Impossibile? No, nella vita tutto può succedere, ma in questo momento credo in Benitez che è qui per fare bene. Ringraziamo Mourinho e gli siamo riconoscenti per quello che ha fatto l'anno scorso, ma bisogna andare avanti senza nostaglia altrimenti la avremmo anche di Herrera". Chi vivrà vedrà.
Marco Beltrami
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