Fonte: Calcio.fanpage.it
Josè Mourinho proprio non ne vuol sapere staccare il cordone ombelicale che lo lega all'Italia e a quella che rimarrà sempre a detta del portoghese la "sua" Inter.
Eppure lo Special One ha molto da lavorare in casa vista la scarsa brilantezza dmostrata dal Real Madrid all'esordio nella Liga contro il Maiorca, un opaco 0 a 0 che ha costretto Mourinho a dichiarare di non essere Harry Potter, e di aver bisogno di tempo per plasmare le merengues a sua immagine e somiglianza. Nonostante ciò l'imprevedibile portoghese spiega il suo attaccamento alla società nerazzurra e lo fa alla sua maniera: "Forza Inter! Con tutto il cuore. Sogno che, Champions esclusa, vinca tutto: scudetto, Coppa Italia e Mondiale per club. Non chiedetemi d’essere distaccato, è presto e sono ancora troppo tifoso: tra qualche anno, forse, ci riuscirò - ha detto lo Special One nel corso di un'intervista alla 'Gazzetta dello Sport' -. Ho parlato tante volte con Moratti, i giocatori e tutta la gente con cui ho lavorato in due anni fantastici. Non puoi dimenticare gli amici ai quali hai dato tutto e che ti hanno dato tutto. Se poi aggiungi i successi, tutto è ancora più bello: li porterò per sempre con me".
Dopo queste parole da romantico assoluto però Mou, torna a parlare di calcio giocato e lo fa, mettendo in guardia l'Inte, ma anche il suo stesso Real Madrid dal Milan, prossimo avversario in Champions proprio dei "Galacticos": ""Papastathopulos e Boateng sono ottimi, Ibra e Robinho sono tra i migliori al mondo. Il Milan è molto più forte dell’anno scorso. Ma di scudetto non parlo, non mi riguarda - ha aggiunto -. In Champions li incontreremo e bisognerà fare attenzione. Per loro , in Europa, è diverso. Anche quando in campionato non giocano bene, come l’anno scorso, nelle coppe vanno a vincere al Bernabeu. Hanno quello status psicologico che l’Inter, fino all’anno scorso, ancora non possedeva e che adesso porterà sempre con sé. Il Milan è davvero forte".
Marco Beltrami
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