Fonte: Calcio.fanpage.it
In una lunga intervista apparsa sulle colonne de "La Gazzetta dello Sport", Gerard Piquè tra passato e presente si racconta, svelando numerosi retroscena legati ai suoi rapporti d'amicizia con campioni assoluti come Messi e Ronaldo, e spiegando la sua analisi dei motivi per i quali Ibrahimovic ha così tanto bistrattato Guardiola al momento del suo addio.
Sull'amico-avversario del Real Madrid, il difensore ha dichiarato: "Con Cristiano riesco a parlare solo nel prepartita. Sono gli ultimi momenti di quiete prima della tempesta, l’attimo in cui due ragazzini che aManchester si sentivano stranieri, e passavano le ore facendosi compagnia, si ritrovano e sorridono dei loro ricordi". Nessun paragone è possibile tra CR9 e Messi come spiega lo stesso Piquè: "Cristiano è uno straordinario campione ma non possono esserci dubbi. Leo è differente, è proprio un’altra cosa, nulla di ciò che fa ricorda anche vagamente una giocata normale".
Nel finale poi, alla vigilia di Shakhtar Donetsk-Barcellona, il fortissimo centrale spagnolo, non ha esitato nel riservare una bella stoccata all'ex compagno di squadra Ibrahimovic: "Io non trovo che abbia fatto male. Ha segnato molti gol, ha firmato un clasico, insieme abbiamo vinto la Liga. Parlare di fallimento di Zlatan è insensato. Guardiola ha semplicemente fatto una scelta: l’anno prima aveva giudicato il gioco di Ibra più funzionale per la squadra di quello di Eto’o, la scorsa estate ha pensato che quello di Villa fosse ancora migliore. Io credo che in questo periodo storico tutti i giocatori delmondo vorrebbero giocare nel Barcellona. È questo che brucia a Ibra".
Marco Beltrami
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