mercoledì 20 ottobre 2010

DONATI SUONA LA CARICA: "NON SIAMO ROTTI, BASTA CON IL FANGO ADDOSSO"


Fonte: Go-Bari.it

BARI - Massimo Donati non ci sta, e durante l'odierna conferenza stampa, esplode tutta la sua sana rabbia agonistica, contro tutti coloro i quali danno per "bollito" o rotto il Bari-spettacolo di Ventura.



L'ex mediano dei Celtic Glasgow, abituato al calcio duro e "maschio" scozzese è entrato così in tackle sugli ultimi detrattori della squadra biancorossa, lanciando un appello a tutto l'ambiente del capoluogo pugliese: "Vorrei fare un appello. Non pensate che sia tutto finito. Che il Bari sia allo sbando e spaccato. Noi non la pensiamo assolutamente. Se dopo due sconfitte di seguito in sette gare ci fasciamo la testa allora abbiamo finito prima ancora di cominciare. Chiedo tranquillità alla società, ai tifosi, ai giornalisti. Evitate di buttare fango". Sinceramente le due sconfitte consecutive, di Genova e quella interna con la Lazio, in realtà qualche perplessità l'hanno sollevata, proprio in relazione al Bari che siamo abituati (da una stagione e mezzo) a veder giocare, tutto velocità e ripartenze. Infatti sicuramente come già detto, perdere contro queste 2 avversarie ci stava ma ha preoccupato e non poco, l'atteggiamento e anche lo stato di forma di alcuni giocatori, apparsi un po' sulle gambe. Ecco allora che lo stesso Donati, spiega il perchè dei risultati e sopratutto delle prestazioni: "Ricordatevi che il Bari viene da nove anni di campionati in serie B e dimenticatevi la passata stagione. Questo è un altro campionato, più difficile, le squadre conoscono il nostro gioco e dobbiamo trovare le giuste contromisure, a volte secondo me dobbiamo rischiare di più la giocata. E' assurdo parlare di giocattolo rotto.Contro la Lazio, quando sono entrato, pensavo ancora che potevamo aggiustare la gara. Ho detto a D’Alessandro che aveva le caratteristiche per cambiarla e che doveva provarci. Serve ora più di responsabilità da parte nostra e meno paura di sbagliare. Tutto qui. Siamo in grado di farlo e lo faremo. Non si può però pensare che sia tutto finito, oggi prima dell’allenamento ci siamo detti: abbiamo perso solo una partita, ripartiamo con la massima tranquillità e la voglia di continuare a migliorarci.



Parole forti ma che lasciano trapelare quanto sia forte l'attaccamento alla maglia e la compattezza dell'ambiente, vista la schiettezza e la volontà di continuare insieme a sognare. 

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