Questo blog tratta sopratutto argomenti inerenti al mondo dello sport e in particolare del calcio, italiano e non, avvalendosi dei pezzi da me pubblicati sulle varie testate giornalistiche sportive per le quali collaboro quotidianamente.
mercoledì 18 maggio 2011
Quagliarella attacca il Napoli: mi avevano venduto al Rubin Kazan
Fonte: Calcio.fanpage.it
La "bomba" Quagliarella è esplosa: il centravanti di Castellammare di Stabia dopo mesi e mesi di mezze verità e frasi di circostanza, come un fiume in piena è tornato a parlare dei motivi che lo hanno spinto all'addio al Napoli.
Rivelazioni, quelle rilasciate dall'attaccante della Juventus ai microfoni di Sky, destinate a sollevare un polverone di polemiche in terra partenopea: "Campionato eccezionale, una volta che noi eravamo fuori sono contento sia capitato al Napoli. Mi piacerebbe tornere al mercato di un anno fa: su di me s’è detto di tutto a Napoli, io napoletano, migliaia di falsità e cose non belle su di me. Dopo un anno è giusto parlarne: sapere che durante il mondiale mi aveva venduto al Rubin Kazan, loro mi avevano tradito. Tutti i dirigenti dicevano che loro valutavano una proposta, dopo avermi detto di trovare squadra. Cose mai state dette da me, si diceva che arrivavo tardi agli allenamenti che litigavo coi compagni: chiedete ai miei compagni di questi dieci anni, io sono un tipo allegro a cui si vuole bene. La società ha fatto una cosa brutta: se devo andare via, non andavo certo al Rubin Kazan, ho scelto la Juve".
Parole pesanti che gettano nuove ombre su di una operazione di calciomercato che in realtà non è mai stata chiarissima: sopratutto a proposito dei reali motivi che avrebbero portato la società azzurra e Quagliarella all'improvviso divorzio. Una separazione comunque dolorosa per l'attaccante che in conclusione d'intervista ha anche rincarato la dose, contro il club di De Laurentiis: "La Società mi ha buttato in pasto alla piazza, in pasto ai lupi: la verità è questa, hanno detto cose cattive gratuite. Ho dovuto pensare alla mia carriera: la gente e il club alla Juve ha puntato su di me, anche durante l’infortunio. Ho sentito il loro affetto. L’anno scorso ogni cosa era colpa mia: mi squalificavano e non facevano neanche ricorso. Chiudo qui, coi complimenti per un grande risultato, la Champions".
Marco Beltrami
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