giovedì 15 novembre 2012

Conte risponde a Cassano: "La sua storia e il suo libro parlano chiaro"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Antonio Conte non ha perso tempo per rispondere alle dichiarazioni al vetriolo di Antonio Cassano. Il giocatore dell’Inter, in una lunga intervista concessa a Sportmediaset, non ha usato mezzi termini per ribattere al tecnico salentino che aveva sottolineato il come alla Juventus non ci fosse bisogno di chiacchieroni. Un chiaro riferimento al mancato interesse di mercato della Vecchia Signora per FantAntonio. Ecco le parole del giocatore di Bari vecchia: “Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che, lo ripeto, è stato squalificato per omessa denuncia".

Attraverso un lungo comunicato ufficiale apparso sul sito della Juventus, Conte ha replicato all’ex giocatore di Roma, Real Madrid e Milan:

Leggo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Cassano, a seguito delle quali mi trovo costretto a fare alcune precisazioni. In primo luogo, non ho mai proferito il termine moralità, della quale, tra l'altro, sono molto dotato, nonostante la squalifica per omessa denuncia sulla quale ho già espresso le mie opinioni in passato. Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus, ho fatto riferimento all'uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire: l'impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli, l'attaccamento al bene comune della squadra. Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di Capello al Real Madrid, o le corna mostrate all'arbitro Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisisti richiesti dal sottoscritto. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia, ad esempio a pag.109. Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale.


Marco Beltrami

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