domenica 29 dicembre 2013

Guardiola elogia Conte: "Ha costruito una grande Juve"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Non potranno non far piacere ad Antonio Conte i complimenti ricevuti da uno degli allenatori più vincenti degli ultimi anni, ovvero Pep Guardiola. Il tecnico della Juventus e quello del Bayern Monaco si sono ritrovati a Dubai in occasione della consegna dei Globe Soccer Award. Il mister salentino è stato insignito del premio di “Miglior allenatore dell’anno”, mentre quello catalano ha ricevuto un riconoscimento alla carriera. L’ex condottiero del Barcellona dei record ne ha approfittato per elogiare il lavoro svolto dal suo collega che ha riportato i bianconeri sul tetto d’Italia: “Antonio merita un bravo per l’enorme lavoro che ha svolto in due anni e mezzo alla guida della Juventus. Non dimentichiamo che ha preso una squadra che era giunta al settimo posto in campionato e che di conseguenza era addirittura rimasta esclusa dal palcoscenico europeo". Parole di stima dunque da parte di Guardiola che non ha nascosto la sua volontà in futuro di allenare anche in Italia. E a proposito del calcio italiano, l’ex centrocampista ha riservato un pensiero speciale anche al suo ex allenatore ai tempi del Brescia Carletto Mazzone: “Massimo rispetto, per carità. Un solo appunto perché non c’è il mio grande mentore Carlo Mazzone. I migliori tecnici spagnoli? No, per carità, lasciamo perdere: troppa rivalità tra castigliani e catalani".

sabato 28 dicembre 2013

Antonio Conte allenatore dell'anno: battuti Benitez e Klopp


Fonte: Calcio.fanpage.it

Chiusura di 2013 da incorniciare per Antonio Conte. Il tecnico della Juventus capolista con 5 punti di vantaggio sulla Roma, prossima avversaria nel primo big match del 2014, e 10 sul Napoli, riceverà il premio di miglior allenatore dell’anno. Il mister salentino, che ha già smaltito la delusione per la rocambolesca eliminazione in Champions League, riceverà domenica sera a Dubai il Globe Soccer Awards. La vittoria del secondo scudetto consecutivo e della Supercoppa e i record infranti come quello legato al 64.1% di vittorie sotto la sua gestione, hanno convinto i 15 esperti della giuria, composta anche da Galliani, Capello e Figo, a premiare Conte. Quest’ultimo ha preceduto Rafa Benitez, e Jurgen Klopp diventando così il successore di Josè Mourinho. In occasione della cerimonia, secondo le indiscrezioni pubblicate da Tuttosport, verrà premiato anche il Bayern Monaco eletto praticamente all’unanimità il miglior club del 2013.
Il tecnico direttamente da Dubai ha fatto un mini-bilancio sul 2013, tracciando anche i prossimi obiettivi suoi e della Juve: “Resta l'amarezza per essere uscito dalla Champions per una gara che non è stata giocata. Ma dopo due anni in cui la Juve è cresciuta tantissimo, adesso deve avere l'obiettivo di vincere anche a livello internazionale. Ora abbiamo tre traguardi: lo scudetto, la coppa Italia e l'Europa League. Dobbiamo provare a vincerli tutti e tre. E io non scelgo. Futuro tra un anno? Non importa nulla, in questo momento ho solo la Juve in testa".
L’allenatore campione d’Italia ha svelato anche i segreti del suo successo, nati dalla sua esperienza da calciatore agli ordini di grandissimi mister: “Ho sempre parlato molto con i miei allenatori per capire bene quello che mi chiedevano e quello che volevo provare a fare. Intorno ai 30 anni, ho iniziato a dare suggerimenti ai compagni già in campo. Poi, da giocatore, ho avuto fortuna di avere tutti i più vincenti tranne Capello. Quando vinci sei bravo e questo mi ha agevolato perché mi sono confrontato con loro. Non essendo dotato, ho basato la mia carriera su corsa e sacrificio. Non sapevo a chi dare la palla a volte. Così, ora da allenatore ho cercato soluzioni per aiutare i meno dotati tecnicamente. Chiedo ai miei calciatori di chiedermi perché facciamo certi schemi, la loro utilità. Quando capiscono lo fanno più volentieri".
I meriti vanno sicuramente divisi con la società con Conte che ha sottolineato l’importanza di avere gli stessi obiettivi, prendendo spunto dal Barcellona di Guardiola: “L'importante è avere società e giocatori di qualità e poi la credibilità che riusciamo ad ottenere presso i calciatori nel portare la nostra idea di calcio. Guardiola è stato un esempio importante per l'idea di calcio col Barcellona e abbiamo studiato quello che ha fatto lui”.
In conclusione una battuta sulle innovazioni che vorrebbe vedere nel calcio, a partire dai time-out: “A me piacerebbe fare più cambi e avere più giocatori in panchina per avere possibilità in più e gestire meglio la stagione. Con le rose ampie sarebbe meglio. Un time out per tempo per permettere ai giocatori di comunicare con la panchina. Il calcio è in evoluzione a me piace studiare".

giovedì 19 dicembre 2013

Spagna squadra dell'anno 2013 per la Fifa




La Spagna si conferma la squadra dell’anno per la Fifa. La Nazionale allenata da Vicente del Bosque per la sesta volta consecutiva conquista la vetta nella speciale classifica del Ranking FIFA/Coca Cola. Le Furie rosse in una graduatoria rimasta invariata nella top ten, precede Germania e Argentina, rispettivamente al 2° e 3° posto del podio. Settima l’Italia alle spalle anche di Colombia, Portogallo e Uruguay, prossima avversaria degli azzurri ai Mondiali. A chiudere l’Olanda 9a e il Brasile 10°. La sorpresa del 2013 è sicuramente l’Ucraina che ha conquistato un gran numero di punti salendo di ben 29 posizioni e conquistando il diciottesimo posto in virtù di un bottino di nove vittorie, due pareggi e una sconfitta. Positivo il rendimento anche di Armenia e Usa, che hanno fatto registrare un balzo in avanti piazzandosi rispettivamente 35° e 14°. Per questa speciale graduatoria la Fifa ha preso in considerazione ben 918 partite, ovvero 415 amichevoli e delle restanti 513, un terzo di qualificazione ai Mondiali brasiliani della prossima estate.

martedì 17 dicembre 2013

Calciomercato Inter, Guarin potrebbe dire addio dopo il derby: Chelsea ad un passo


Fonte: Calcio.fanpage.it


Presidente nuovo, modo di operare sul mercato vecchio per l’Inter. I nerazzurri nella prossima sessione invernale saranno costretti a cedere prima di poter acquistare. Tra i sacrificati potrebbe esserci anche il nome di Fredy Guarin ad un passo dal Chelsea di Mourinho. I rumours dei giorni scorsi hanno trovato conferme sull’asse Londra-Milano, con la trattativa avviata che dopo il definitivo sì del neopatron Thohir per andare in porto necessiterà solo dell’ok del centrocampista pronto a tornare a giocare la Champions. I Blues per l’ex Porto sarebbero pronti a sborsare una cifra vicina ai 15 milioni di euro che permetterebbe all’Inter di realizzare una plusvalenza di 4 milioni. Guarin che ha già rimosso le immagini con la maglia nerazzurra dal suo profilo Twitter potrebbe approdare a Londra già dopo il derby contro il Milan.
L’Inter potrà disporre di un buon tesoretto per il mercato che potrebbe permettere di colmare le lacune della formazione milanese a partire dall’esterno destro richiesto da Mazzarri. I tifosi nel frattempo mugugnano visto che l’eventuale cessione di Guarin non è una prospettiva gradita alla curva. Il giocatore per impegno e prestazioni è uno degli idoli del popolo interista che non vorrebbe privarsi di una delle colonne della squadra.

martedì 3 dicembre 2013

Cristiano Ronaldo eletto MVP della Liga: Messi battuto


Fonte: Calcio.fanpage.it


Per uno scherzo del destino attualmente sono entrambi lontani dai campi di gioco per infortunio. Nonostante questo, Cristiano Ronaldo e Leo Messi continuano a sfidarsi a suon di titoli, in attesa dello sprint finale per la corsa al Pallone d’Oro 2013. Questa volta a sorridere è CR7 che è stato eletto MVP della Liga (Most Valuable Player - giocatore più importante e decisivo del campionato spagnolo). Un riconoscimento prestigioso per il fenomeno lusitano protagonista anche con la maglia della Nazionale che ha letteralmente trascinato a suon di gol alla conquista della qualificazione ai prossimi Mondiali brasiliani. Leo Messi si è dovuto “accontentare” dei titoli di "Miglior giocatore" e "Miglior attaccante" della passata stagione. Un risultato che potrebbe rilevarsi un’anticipazione di quello che accadrà tra pochi giorni in occasione della consegna del Pallone d’Oro. Sarebbe curioso se a spuntarla tra i due “titani” della Liga, fosse il terzo incomodo Ribery, ma le chanche del francese sono in calo soprattutto alla luce del rendimento di Ronaldo. Nel frattempo festeggia anche il mister dell’Atletico Madrid, Diego Simeone che è stato premiato come miglior tecnico, a conferma dell’ottimo lavoro fatto sulla panchina dei Colchoneros.

lunedì 25 novembre 2013

Morto Bill Foulkes, leggenda del Manchester United



Fonte: Calcio.fanpage.it


Dopo Amedeo Amedei, il mondo del calcio piange la scomparsa di un altro leggendario protagonista. Si è spento all’età di 81 anni, Bill Foulkes storico difensore del Manchester United che nella sua vita ha ricoperto anche il ruolo di allenatore. Sarà ricordato anche per essere uno dei sopravvissuti al disastro aereo di Monaco di Baviera, in cui morirono 23 dei 44 passeggeri tra cui molti compagni di squadra di Folukes.  Il classe 32’ fece parte dei famosi Busby Babes, ovvero un gruppo di calciatori del Manchester United, scoperti e allenati da Jimmy Murphy, che li fece passare dalla sezione giovanile del club alla prima squadra, sotto la guida dell'allenatore Matt Busby. Approdato nelle giovanili dei Red Devils nel 50, Foulkes ha vestito la maglia della prima squadra dal 52  al 70. Con lo United ha disputato 688 gare, secondo solo a Bobby Charlton e Ryan Giggs, conquistando 4 campionati inglesi una FA Cup e una Coppa dei Campioni.
Le esperienze in panchina. Una carriera da allenatore giramondo per Foulkes che dopo una breve parentesi al Witney Town. L’ex difensore si è trasferito negli Stati Uniti per guidare prima per due stagioni i Chicago Sting, poi i Tulsa Roughnecks e infine i S.J. Earthquakes. Nell’81 l’approdo in Norvegia con le esperienze al Byrne, allo Steinkjer, al Lillestrom e ai Viking prima di chiudere dall’88 al ’91 con i giapponesi del Mazda.
Il cordoglio dello United. Il vice presidente del Manchester United Ed Woodward ha espresso il suo cordoglio dichiarando: “Bill era un personaggio gigante nella storia del dopoguerra del Manchester United. Era un uomo molto gentile , che ho avuto il privilegio di incontrare in diverse occasioni., comprese le più memorabili con i suoi compagni di squadra alla finale di Champions League a Mosca , 50 anni dopo il suo eroismo nel disastro aereo di Monaco di Baviera .Il contributo di Bill su quasi 700 matche quasi 20 anni non sarà mai dimenticato i pensieri di tutti al club sono con la famiglia di Bill".

venerdì 22 novembre 2013

Probabili formazioni 13a giornata Serie A 2013/2014




Fonte: Calcio.fanpage.it

Archiviata la sosta per gli impegni delle Nazionali, torna lo spettacolo della Serie A, per un turno di campionato "spalmato" in 3 giorni. Ad aprire le danze nella 13a giornata ci penserà il derby scaligero tra Verona e Chievo che andrà in scena sabato alle 18. A seguire in serata il Milan ospiterà il Genoa e il Napoli affronterà il Parma nella speranza di riscattarsi dopo il ko contro la Juventus. I bianconeri scenderanno in campo domenica a Livorno. A completare il programma pomeridiano le sfide Torino-Catania, Udinese-Fiorentina, Sampdoria-Lazio e Sassuolo Atalanta, mentre Bologna-Inter sarà il posticipo domenicale. Ancora un monday night per la capolista Roma che all'Olimpico se la vedrà con il Cagliari di Lopez.
Le probabili formazioni:
Sabato 23 novembre ore 18
Verona-Chievo 
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Maietta, Agostini; Romulo, Donati, Hallfredsson; Iturbe, Toni, Jankovic
A disp.: Mihaylov, Albertazzi, Moras, Bianchetti, Marques, Jorginho, Donadel, Longo, Martinho, Cacia, Cirigliano, Gomez. All.: Mandorlini
Chievo (5-3-2): Puggioni; Sardo, Frey, Dainelli, Cesar, Dramè; Radovanovic, L. Rigoni, Hetemaj; Paloschi, Thereau
A disp.: Silvestri, Squizzi, Bernardini, Papp, Pamic, Estigarribia, Sestu, Improta, Acosty, Lazarevic, Ardemagni. All.: Corini

Milan-Genoa sabato ore 20.45
Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Bonera, Mexes, Emanuelson; Poli, De Jong, Muntari; Birsa, Balotelli, Kakà
A disp.: Gabriel, Coppola, Zapata, Vergara, Cristante, Poli, Constant, Robinho, Matri, Saponara, Niang. All.: Allegri
Genoa (3-4-3): Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Biondini, Matuzalem, Marchese; Fetfatzidis, Gilardino, Antonelli
A disp.: Bizzarri, Donnarumma, Sampirisi, De Maio, Cofie, Sturaro, Lodi, Bertolacci, Centurion, Stoian, Calaiò. All.: Gasperini

Napoli-Parma sabato ore 20.45
Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Reveillere; Inler, Behrami, Hamsik; Callejon, Higuain, Mertens
A disp.: Rafael, Cannavaro, Uvini, Britos, Armero, Bariti, Dzemaili, Radosevic, Pandev, Zapata, Insigne. All.: Benitez
Parma (3-5-2): Mirante; Cassani, Felipe, Lucarelli; Biabiany, Acquah, Marchionni, Parolo, Gobbi; Cassano, Amauri
A disp.: Bajza, Coric, Paletta, Mendes, Mesbah, Obi, Gargano, Benalouane, Munari, Valdes, N.Sansone, Palladino. All. Donadoni

Livorno-Juventus domenica 24 novembre ore 15
Livorno (3-5-1-1): Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Mbaye, Luci, Emerson, Schiattarella, Gemiti; Greco; Emeghara
A disp.: Anania, Aldegani, Lambrughi, Piccini, Duncan, Valentini, Belingheri, Decarli, Siligardi, Benassi, Mosquera, Borja, Biasci. All.: Nicola
Juventus (4-3-3): Buffon; Motta, Caceres, Chiellini, De Ceglie; Pogba, Pirlo, Asamoah; Marchisio, Llorente, Tevez
A disp.: Storari, Rubinho, Peluso, Padoin, Bouy, Quagliarella, Giovinco, Vidal, Vucinic. All.: Conte

Sampdoria-Lazio domenica ore 15
Sampdoria (3-5-1-1): Da Costa; Mustafi, Palombo, Regini; De Silvestri, Obiang, Krsticic, Renan, Gavazzi; Wszolek; Gabbiadini
A disp.: Fiorillo, Tozzo, Berardi, Gentsoglou, Gastaldello, Fornasier, Eramo, Bjarnason, Soriano, Pozzi, Petagna. All.: Mihajlovic
Lazio (4-3-3): Marchetti; Konko, Ciani, Cana, Radu; Onazi, Ledesma, Hernanes; Candreva, Floccari, Keita
A disp.: Berisha, Guerrieri, Novaretti, Lulic, Dias, Pereirinha, Cavanda, Elez, Vinicius, Biglia, Ederson, Felipe Anderson, Perea. All.: Petkovic

Sassuolo-Atalanta domenica ore 15
Sassuolo (3-5-2): Pegolo; Antei, Bianco, Acerbi; Schelotto, Kurtic, Magnanelli, Marrone, Longhi; Berardi, Floro Flores
A disp.: Pomini, Gazzola, Marzorati, Rossini, Laribi, Chibsah, Missiroli, Ziegler, Alexe, Zaza, Masucci, Farias. All.: Di Francesco
Atalanta (4-4-2): Consigli; Scaloni, Canini, Stendardo, Del Grosso; Raimondi, Cigarini, Migliaccio, Moralez; Denis, Livaja
A disp.: Sportiello, Polito, Caldara, Kone, Bellini, Cazzola, Brivio, Carmona, Baselli, Gagliardini, Brienza, Marilungo, De Luca. All.: Colantuono

Torino-Catania domenica ore 15
Torino (4-3-3): Padelli; Darmian, Bovo, Moretti, D'Ambrosio; Basha, Vives, Gazzi; Cerci, Immobile, El Kaddouri
A disp.: Berni, L. Gomis, Glik, S. Masiello, Pasquale, Maksimovic, Bellomo, Brighi, Meggiorini, Barreto. All.: Ventura
Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Gyomber, Biraghi; Izco, Tachtsidis, Guarente; Castro, Maxi Lopez, Keko
A disp.: Frison, Ficara, Peruzzi, Rolin, Spolli, Capuano, Freire, Leto, Petkovic. All.: De Canio

Udinese-Fiorentina domenica ore 15
Udinese (3-5-1-1): Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi, Allan, Lazzari, Gabriel Silva; Muriel, Di Natale
A disp.: Kelava, Benussi, Widmer, Naldo, Badu, Bubnjic, Jadson, Merkel, Zielinski, Bruno Fernandes, Douglas, Maicosuel, Nico Lopez, Pereyra. All.: Guidolin
Fiorentina (4-3-3): Neto; Roncaglia, G. Rodriguez, Savic, Pasqual; Aquilani, Pizarro, B. Valero; Joaquin, Rossi, Cuadrado
A disp.: Munua, Tomovic, Compper, Alonso, Vecino, Vargas, Mati Fernandez, Ambrosini, Iakovenko, Ilicic, Matos, Gomez, Rebic. All.: Montella

Bologna-Inter domenica ore 20.45
Bologna (3-5-1-1): Curci; Sorensen, Khrin, Antonsson; Garics, Pazienza, Perez, Morleo, Kone; Diamanti; Cristaldo
A disp.: Agliardi, Ferrari, Malagoli, Radakovic, Masina, Della Rocca, Crespo, Moscardelli, Christodoulopoulos, Bianchi, Laxalt, Acquafresca. All.: Pioli
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Rolando, Campagnaro, J. Jesus; Jonathan, Kovacic, Cambiasso, Alvarez, Nagatomo; Guarin; Palacio
A disp.: Carrizo, Castellazzi, Zanetti, Andreolli, Wallace, Donkor, A.Pereira, Mudingayi, Puscas, Taider, Belfodil. All.: Mazzarri

Roma-Cagliari lunedì ore 20.45
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Borriello, Ljajic
A disp.: Lobont, Skorupski, Burdisso, Jedvaj, Dodò, Torosidis, Bradley, Taddei, Ricci, Caprari, Marquinho, Destro, Gervinho. All.: Garcia
Cagliari (4-3-1-2): Avramov; Pisano, Rossettini, Astori, Murru; Dessena, Conti, Eriksson; Cossu; Sau, Ibarbo
A disp.: Carboni, Del Fabro, Avelar, Ibraimi, Pinilla, Nenè. All.: Lopez



giovedì 21 novembre 2013

Calciomercato Juventus: Vidic ad un passo


Fonte: Calcio.fanpage.it

Sono ormai diventati proverbiali i colpi a parametro zero degli uomini mercato della Juventus. La lista già impreziosita dai nomi di Pirlo, Pogba e Llorente potrebbe allungarsi con il nome di Nemanja Vidic. L’esperto difensore del Manchester United, potrebbe essere il prossimo colpo della coppia Marotta-Paratici. Secondo il portale inserbia.info, i bianconeri avrebbero proposto al serbo,  in scadenza di contratto con i Red Devils, un contratto quadriennale a 4.8 milioni di euro a stagione. La Juventus però potrebbe addirittura tentare di strappare Vidic a Moyes già in anticipo nel prossimo gennaio con un’offerta. Approdato in Premier nel 2006, il coriaceo nazionale serbo ha collezionato 180 presenze con 15 gol. Una carriera sfortunata quella dell’ormai ex enfant prodige del calcio serbo che ha visto la sua carriera funestata da una serie di infortuni che ne hanno precluso l’utilizzo per lunghi periodi. Nella sua bacheca, Vidic può vantare, 5 Premier, 5 Community Shield, 1 Champions, 1 Coppa del Mondo per club oltre a 1 Campionato di Serbia e Montenegro, 1 Coppa Nazionale e 1 Coppa di Jugoslavia.

lunedì 11 novembre 2013

Barcellona, Messi ancora ko: due mesi di stop



Fonte: Calcio.fanpage.it

Non c’è pace per Leo Messi. Il fenomeno argentino è stato costretto a lasciare il campo al 21’del primo tempo nella sfida tra Betis e Barcellona. Dopo un contrasto con un avversario, la “pulce” ha accusato un fastidio muscolare alla gamba che gli ha impedito di proseguire il match. Secondo quanto riportato dal sito ufficiale blaugrana Messi ha riportato una lesione muscolare al bicipite femorale della gamba sinistra. Un problema che sarà analizzato oggi visto che Messi si sottoporrà a ulteriori esami clinici. Ennesimo ko per Messi che in questo avvio di stagione continua a fare i conti con infortuni muscolari. Spesso il 4 volte Pallone d’Oro ha stretto i denti, ma ora è necessario uno stop e un completo recupero anche alla luce dei prossimi Mondiali brasiliani con l’Argentina che necessiterà del miglior Messi. Nel frattempo la formazione di Martino anche senza il suo giocatore più decisivo si è sbarazzata in scioltezza dei biancoverdi con un 4 a 0 firmato Neymar, Pedro, e Fabregas autore di una doppietta.
Due mesi di stop per Messi. Gli esami strumentali hanno purtroppo confermato i timori blaugrana. La "Pulce" dovrà fare i conti con uno strappo muscolare al bicipite femorale della gamba sinistra. Un infortunio che costringerà Messi  ad un periodo di due mesi di stop. 8 settimane in cui Messi dovrà cercare di curarsi meticolosamente per evitare ricadute e non rischiare di compromettere il resto della stagione anche perchè questo per il fenomeno è il terzo infortunio muscolare e non bisognerà correre rischi.

giovedì 7 novembre 2013

Francia, Zidane nuovo Ct se Deschamps fallisce i playoff per i Mondiali 2014






La panchina della Francia potrebbe far registrare un curioso cambio della guardia tra due ex colonne della Juventus del passato. Zinedine Zidane, secondo la stampa francese, è in cima alla lista dei papabili candidati a raccogliere l’eredità dell’attuale Ct transalpino Didier Deschamps in caso di mancata qualificazione ai prossimi Mondiali. I blues saranno impegnati nel doppio spareggio contro l’Ucraina il 15 e il 19 novembre. Vietato sbagliare dunque per l’ex allenatore del Marsiglia che potrebbe lasciare il posto a Zizou, attuale secondo di Ancelotti al Real Madrid. La federcalcio francese infatti vorrebbe per il futuro puntare su un allenatore capace di valorizzare i tanti giovani interessanti del proprio panorama calcistico. Da Pogba a Kondogbia, fino a Niang e tanti altri e Zidane potrebbe essere l’uomo giusto per questo progetto. Una staffetta che potrebbe essere solo rimandata, in caso di partecipazione e rendimento deludente della rappresentativa francese a Brasile 2014.

Balotelli, voglia di Chelsea. La conferma arriva da Facebook




C’eravamo tanto amati. L’idillio tra Massimiliano Allegri e Mario Balotelli potrebbe essere arrivato al capolinea. Sembrano lontanissimi i tempi in cui il centravanti difendeva a spada tratta il mister, di fronte alle possibilità di un esonero soprattutto dopo che SuperMario è stato spedito in panchina nella sfida di Champions di Barcellona. “Mario deve migliorare, all’Inter e al Manchester City era un riserva, qui al Milan è un titolare fisso e deve abituarsi ogni 3 giorni”. Con queste parole il tecnico toscano ha commentato la scelta di escludere Balo dalla lista dai titolari contro la corazzata blaugrana anche alla luce delle ultime prestazioni tutt’altro che esaltanti. Una situazione che rischia di rovinare ulteriormente un’atmosfera già resa incandescente dalle voci sui possibili stravolgimenti societari con la guerra “fredda” in atto tra Barbara Berlusconi e Galliani.
Il mal di pancia di Mario. Le prestazioni opache contro il Parma, quando è stato sostituito da Matri, con la Lazio e con la Fiorentina hanno incrinato il rapporto tra l’attaccante e i tifosi. Nonostante le promesse e il cambio di look con la voglia di lasciarsi alle spalle le bizze del passato, la musica non è cambiata. Svogliato, lezioso e nervoso, Balotelli si è messo in mostra più per i suoi tentativi di procurarsi rigori inesistenti piuttosto che giocate utili alla squadra. Un atteggiamento costatogli l’ennesimo giallo con tanto di squalifica in vista della delicata trasferta di Verona con Allegri che, in caso di sconfitta, potrebbe seriamente rischiare la panchina. In questo momento dunque i rossoneri hanno bisogno di giocatori che in campo diano tutto, per provare a superare il momento difficile.
Il Chelsea dietro l'angolo. A destabilizzare Balotelli, potrebbero esserci le voci di mercato relative ad un suo ritorno in Inghilterra. Le dichiarazioni di Mino Raiola relative ad un ritorno di fiamma tra il giocatore e Josè Mourinho che potrebbe riabbracciarlo al Chelsea, hanno sollevato un polverone. Stima reciproca e voglia di ripercorrere le orme del passato con i successi ottenuti all’Inter, ma soprattutto la possibilità di tornare allo stile di vita inglese con più libertà e meno occhi puntati addosso. Galliani ha spento sul nascere le voci relative ad un ritorno di Balo in Inghilterra, ma quest’ultimo se la situazione non dovesse cambiare potrebbe optare per un clamoroso dietrofront con tanto di ritorno in Premier League.
Facebook galeotto. A tal proposito SuperMario, come svelato dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, sul suo profilo Facebook avrebbe strizzato l’occhio allo Special One. Il centravanti avrebbe postato sul suo profilo, nonostante le smentite relative alla veridicità dello stesso, un nostro articolo relativo alla possibilità di un ritorno al Chelsea con un “a volte ritornano” di accompagnamento che rappresenta un’apertura ad un sorprendente addio al Milan. Il mercato però per ora può attendere e il Milan e soprattutto i tifosi sperano che quello che è stato il colpo della scorsa stagione possa tornare ai suoi standard collaborando alla rimonta del Milan in campionato.
L'ennesima smentita. Mario Balotelli ha precisato (ancora una volta) di non essere titolare di alcun profilo sui social network oltre a quello ufficiale su Twitter, FinallyMario. L'ennesima smentita, questa volta affidata all'agenzia Ansa.

venerdì 1 novembre 2013

Juventus, tutti pazzi per Tevez e il Mondiale 2014 non è più un miraggio


Fonte: Calcio.fanpage.it

Le sue esultanze sono diventate proverbiali, le sue prestazioni ancor di più. A Carlitos Tevez è bastata una manciata di partite per stregare il popolo bianconero dimostrando di saper reggere il peso dell’eredità di quel numero 10 appartenuto a gente come Platini e Del Piero. 6 gol in 10 giornate, un assist, grinta, corsa, umiltà e una dote da trascinatore silenzioso che già ne hanno fatto l’idolo della tifoseria. Nessuno durante la gestione Conte aveva mai segnato con tanta continuità, motivo per cui il tecnico bianconero si gode, il grande colpo di mercato di Marotta e company che gli hanno assicurato il tanto richiesto top player.
Un rendimento super. Solo nel Manchester City nel campionato 2010/2011 l’Apache ha fatto meglio con 7 reti e 2 assist ma considerando che quella attuale è la sua prima annata italiana si può essere più che soddisfatti. Conte per l’argentino ha fatto un’eccezione facendolo partire dalla panchina solo in un’occasione, a dimostrazione di un inserimento perfetto negli schemi dei campioni d’Italia.
Conte esalta l'Apache. Il tecnico salentino alla vigilia della delicata sfida di Parma ha elogiato ancora il suo Carlitos, sottolineando lanciando un messaggio al Ct della Nazionale argentina Sabella: “Non scopro certo io il valore del giocatore, quello che può dare e che potrà dare alla Nazionale. Mi auguro che possa essere convocato per i Mondiali, perché è un calciatore sicuramente molto forte, che merita di partecipare a un palcoscenico talmente importante. L’aspetto positivo è che Carlos può allenarsi nelle due settimane, ricaricare, cosa che vorrei fare anche con gli altri Nazionali e spesso questo non accade. Invece quelle due settimane diventano molto importanti”. In Argentina i tifosi sperano di rivedere presto Tevez, uno dei giocatori più amati in patria, nuovamente con la maglia dell’Albiceleste. Il suo piglio e la sua grinta, oltre alle capacità realizzative, farebbero comodo alla selezione sudamericana.
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lunedì 28 ottobre 2013

Real Madrid, Bale bidone da 100 milioni?


Fonte: Calcio.fanpage.it


Al momento del suo approdo al Real, Gareth Bale ha dichiarato: “Ho pregato per arrivare qui”. Chissà se ora il fenomeno gallese, giocatore più pagato della storia del calcio, non stia pregando invece per lasciare il Bernabeu. Mister 100 milioni in questi primi mesi alle merengues è riuscito nella non semplice impresa di mettere tutti d’accordo: l’investimento dei blancos per strapparlo al Tottenham è stato eccessivo. Condizione fisica precaria, con una presunta ernia che ne condiziona l’utilizzo, prestazioni deludenti e la sensazione di non essere in grado di sostenere la pressione di pubblico e media che sono tutt’altro che generosi con lui.
Neymar e Ozil offuscano Bale. A rendere ancor più dura la vita di Bale c’è il confronto costante con Neymar, il colpo di mercato blaugrana, e le prestazioni in terra inglese di Ozil. Il brasiliano, pagato molto meno dai catalani, sta conquistando tutti con numeri, gol e un talento cristallino sfoderato anche nella vittoria del Barça sul Real in un confronto a distanza con il gallese letteralmente stravinto. Oltremanica invece c’è il tedesco Ozil, ceduto dal Real, e capace di cambiare volto alla formazione di Arsene Wenger aumentando i rimpianti dei tifosi merengues.
Bale nel mirino di stampa e tifosi. La pazienza di questi ultimi, sempre esigenti, sembra essere già arrivata al limite soprattutto dopo il ko del Camp Nou quando Ancelotti ha sostituito l’ex Spurs nella ripresa, con la squadra che ha cambiato ritmo. Tanta volontà ma capacità di incidere inesistente, esaltata da una serie di tentativi da distanza siderale che hanno sottolineato ancora una volta il suo essere una “ voce fuori dal coro”. Il tecnico emiliano e tutto l’ambiente chiedono pazienza proprio alla luce della condizione atletica non ottimale per Bale che deve adattarsi al calcio spagnolo, meno fisico di quello inglese.
Ritorno in anticipo in Inghilterra? Nel frattempo proprio in Inghilterra iniziano a circolare dei clamorosi rumours di mercato sul gallese e sulle possibilità di un clamoroso approdo anticipato al Manchester United. I Red Devils, non hanno mai nascosto il loro apprezzamento per l’esterno che dal canto suo potrebbe trovare terapeutico un ritorno in quella Premier in cui ha dimostrato di essere un giocatore decisivo

venerdì 25 ottobre 2013

Juventus, Agnelli attacca: "La Lega Calcio non tutela i nostri marchi"


Fonte: Calcio.fanpage.it

E’ un Andrea Agnelli molto critico nei confronti dei vertici del calcio italiano, quello che si è presentato davanti all’assemblea degli azionisti della Juventus. Il patron ha aperto l’incontro facendo il punto sulla situazione economica del club di corso Galileo Ferraris che può vantare dei ricavi record. Numeri che portano la Juve nell’Olimpo del calcio mondiale anche dal punto di vista gestionale: “Il bilancio sottoposto oggi all’approvazione di questa Assemblea segna ricavi record e ricongiunge questa Juventus alla sua storia. Il campo aveva già precorso i tempi, ma il bilancio che avete tra le mani ha un significato particolare poiché segna un sensibile avvicinamento al pareggio operativo, confermando comunque il risultato sportivo. Le vittorie e i record sono destinati ai registri e agli albi d’oro. Il nostro compito è costruire il futuro. Il fatturato di oggi colloca la Juventus nella top ten mondiale. Il record precedente la poneva tra le prime tre società al mondo. E’ un dato di fatto. In 10 anni si è perso molto terreno".

Il calcio italiano rimane immobile. A fare da controaltare a questi risultati però secondo il patron bianconero, c’è la situazione del calcio italiano definito “immobile” dallo stesso Agnelli. Un sistema tutt’altro che competitivo che impedisce ai club di spiccare il volo. A tal proposito il numero 1 della Vecchia Signora ha chiarito anche il suo punto di vista sul capitolo "diritti televisivi": “A distanza di un anno dal nostro ultimo incontro, la situazione del calcio italiano rimane immobile. La perdita di competitività di sistema è talmente palese che solamente un irresponsabile può negarla. La Juventus potrà continuare ad essere competitiva in campo internazionale ed equilibrata finanziariamente solo se sul fronte dei ricavi il sistema la metterà in grado di esprimere completamente il proprio potenziale. Non è un alibi. È un accorato appello a reagire e a non considerare il declino come ineluttabile. Può suonare retorico, ma il destino è davvero nelle nostre mani".


La Lega Calcio ritrovi coraggio e serenità. La Lega Calcio, secondo Agnelli, ha la responsabilità di riprendere in mano la situazione con coraggio e serenità. Ecco l’appello del presidente bianconero: “La Lega di serie A deve avere il coraggio di prendere in mano i propri destini, deve trovare nuova capacità di dialogo con le istituzioni sportive e con i policy makers. Deve affrontare i problemi con maggiore serenità e volontà di creare in sè e intorno a sè un consenso, senza il quale continueremo ad avere stadi decrepiti mezzi vuoti, componenti delle medesima federazione che perseguono obiettivi particolari e non sistemici, tutele inadeguate dei nostri marchi di fronte agli abusi e alla contraffazione, leggi cervellotiche che si propongono di limitare la violenza ma ottengono solamente di limitare l'accesso ai tifosi e agli appassionati. Dobbiamo tutti invertire in maniera drastica una tendenza che segna un progressivo e definitivo allontanamento del pubblico da quella che rimane la principale passione collettiva nazionale".

Accordo faraonico Juventus-Adidas. Agnelli ha esternato soddisfazione anche per l'accordo appena sancito con l'Adidas, nuovo sponsor tecnico dei bianconeri dal 2015: "L’accordo con il nuovo sponsor tecnico, annunciato nella serata di ieri, che entrerà in vigore dal primo luglio 2015, dimostra che esiste un margine di crescita ancora rilevante e segna il ritorno della Juventus su valori di livello europeo anche in questo settore".


mercoledì 23 ottobre 2013

Juventus-Real Madrid 3-1, "la partita". Emozioni che non si dimenticano (VIDEO)




Erano i tempi dell’Università. Sarebbe dovuta essere una giornata perfetta con un esame assolutamente alla portata da sostenere in mattinata, un pomeriggio di relax e una serata da brividi con un imperdibile Juventus-Real Madrid da vedere chissà dove. Ovviamente, tutto andò esattamente come non sarebbe dovuto andare: niente esame a causa della mancata iscrizione allo stesso (si era smarrito il classico statino), litigata con il prof e con il mondo, pomeriggio a sbollire il nervoso in palestra fino alla sera. A quel punto la scelta: meglio vedere la partita da solo, completamente solo, in casa con il proverbiale stile fantozziano da “frittatona di cipolla e familiare di Peroni gelata”. Una scelta perfetta: emozioni allo stato puro, per una sfida che è rimasta nella mia memoria come “la partita”. I bianconeri che aspettano il momento giusto per pungere, poi il gol di Trezeguet, la perla di Del Piero, Buffon che para il rigore a Figo, e Nedved che chiude i giochi. L’Avv. Agnelli sosteneva che le emozioni più belle vanno vissute dentro, e quella sera fu proprio così anche se i “vicini” di casa sicuramente la pensarono diversamente.



lunedì 21 ottobre 2013

Brasile 2014, playoff di qualificazione: Ibrahimovic contro Cristiano Ronaldo




Fonte: Calcio.fanpage.it


L’Europa del calcio è pronta a conoscere le ultime rappresentanti che partiranno alla volta del Brasile per il Mondiale della prossima estate. L’urna di Zurigo ha decretato gli accoppiamenti dei playoff di qualificazione alla rassegna iridata sudamericana. Occhi puntati sulla super sfida tra Portogallo e Svezia con Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic che di fatto si giocheranno la partecipazione al Mondiale che in un caso o nell’altro rischia di perdere un grande protagonista. Regalerà spettacolo anche il match tra l’Ucraina e la Francia di Pogba che non può assolutamente sbagliare al cospetto di Tymoshchuk e compagni. Le altre due gare sono quelle tra Grecia e Romania e Islanda e Croazia. Conto alla rovescia dunque per il 15 e il 19 novembre quando il quadro delle squadre del Vecchio Continente in partenza per il Brasile sarà ben definito

venerdì 18 ottobre 2013

Calciomercato: Barcellona, no a 250 milioni per Messi




Fonte: Calcio.fanpage.it

I quasi 100 milioni spesi dal Real Madrid per Gareth Bale, acquisto più costoso della storia del calcio, sarebbero potuti essere nulla al confronto della clamorosa proposta ricevuta dal Barça. Secondo la stampa spagnola e in particolare il “Mundo Deportivo”, il club blaugrana avrebbe rispedito al mittente tre super offerte per Leo Messi da misteriosi club. I catalani non hanno tentennato, nonostante una di queste raggiungesse la cifra record di 250 milioni di euro. Lo stesso fenomeno argentino, dal canto suo, non avrebbe  avuto il minimo dubbio scegliendo di rimanere a vita alla corte della squadra azulgrana nella speranza di tornare al più presto sul tetto d’Europa. Nei giorni scorsi Messi era finito sulle prime pagine dei giornali per un’altra indiscrezione di mercato: in passato, quando era ancora un calciatore semisconosciuto, sarebbe infatti stato ad un passo dall’Inter che non avrebbe accettato una bozza di contratto già pronta con la stella sudamericana.

giovedì 17 ottobre 2013

Probabili formazioni 8a giornata Serie A 2013/2014






Archiviata la parentesi per gli impegni delle Nazionali, si torna a giocare in Serie A. Ad aprire l’8° giornata del campionato di calcio sarà il big match tra Roma e Napoli in programma venerdì in un Olimpico vestito a festa. Saranno due gli anticipi del sabato, ovvero Cagliari-Catania e in serata la sfida tra il Milan e l’Udinese. Programma domenicale ricco di partite: dopo il lunch match Atalanta-Lazio, occhi puntati sulla super sfida Fiorentina-Juventus. A completare il turno i match Sassuolo-Bologna, Livorno-Sampdoria, Verona-Parma, Genoa-Chievo e in serata il posticipo Torino-Inter.
Le probabili formazioni
Roma-Napoli venerdì ore 20.45
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Gervinho.
A disp.: Skorupski, Lobont, Torosidis, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Marquinho, Taddei, Bradley, Caprari, Ljajic, Borriello. All. Garcia
Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Armero; Inler, Behrami; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain.
A disp.: Rafael, Mesto, Cannavaro, Colombo, Dzemaili, Fernandez, Radosevic, Zapata, Pandev, Insigne. All.: Benitez

Cagliari-Catania sabato ore 18
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Rossettini, Astori; Murru, Cabrera, Conti, Nainggolan; Cossu; Pinilla, Ibarbo.
A disp.: Carboni, Ariaudo, Pisano, Del Fabro, Avelar, Oikonomou, Eriksson, Ibrami, Nenè, Sau. All.: Lopez
Catania (4-3-3): Andujar; Bellusci, Rolin, Legrottaglie, Biraghi; Izco, Plasil, Almiron; Castro, Bergessio, Barrientos.
A disp.: Frison, Alvarez, Capuano, Guarente, Freire, Monzon, Gyomber, Peruzzi,Tachtsidis, Maxi Lopez, Leto, Keko, Boateng. All.: Maran

Milan-Udinese sabato ore 20:45
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Silvestre, Zapata, Constant; Poli, Montolivo, Muntari; Birsa; Balotelli, Robinho.
A disp.: Amelia, Gabriel, Iotti, Cristante, Zaccardo, Nocerino, Saponara, Kakà, Emanuelson,  Niang, Matri. All.: Allegri
Udinese (3-4-2-1): Kelava, Heurtaux, Danilo, Naldo, Basta; Badu, Allan; Gabriel Silva, Pereyra; Muriel, Di Natale.
A disp.: Benussi, Berra, Fernandes, Domizzi, B. Fernandes, ZIelinski, Bubnjic, Pinzi, Lazzari, Ranegie, Maicosuel, Nico Lopez. All.: Guidolin

Atalanta-Lazio domenica ore 12.30
Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Bellini, Stendardo, Brivio, Lucchini; Raimondi, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez; Denis.
A disp.: Sportiello, Scaloni, Canini, Yepes, Brienza, Nica, Kone, De Luca, Gagliardini, Baselli, Marilungo, Livaja. All: Colantuono
Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Cana, Lulic; Ledesma; Candreva, Biglia, Hernanes, Ederson; Klose.
A disp.: Strakosha, Berisha, Ciani, Dias, Novaretti, Vinicius, Onazi, Felipe Anderson, Gonzalez, Keita, Floccari, Perea. All.: Petkovic

Fiorentina-Juventus domenica ore 15
Fiorentina (3-5-2): Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic; Cuadrado, Pizarro, Borja Valero, Aquilani, Pasqual; Joaquin, Rossi.
A disp.: Munua, Roncaglia, Compper, Bakic, Alonso, Mati Fernandez, Ambrosini, Vargas, Ilicic, Wolski, Matos, Iakovenko. All.: Montella
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Giovinco.
A disp.: Storari, Rubinho, Ogbonna, Peluso, Lichtsteiner, Padoin, Pogba, De Ceglie, Motta, Llorente. All.: Conte

Genoa-Chievo domenica ore 15
Genoa (3-4-3): Perin; Antonini, Portanova, Marchese; Vrsaljko, Matuzalem, Lodi, Sampirisi; Santana, Gilardino, Kucka.
A disp.: Bizzarri, Gamberini, Donnarumma, Fetfatzidis, Manfredini, Antonelli, Centurion, Cofie, Konaté, Calaiò, Stoian, Bertolacci. All.: Gasperini
Chievo (4-4-2): Puggioni; Frey, Claiton, Cesar, Dramè; Estigarribia, Radovanovic, L. Rigoni, Hetemaj; Thereau, Paloschi.
A disp.: Silvestri, Squizzi, Improta, Pellissier, Papp, Kupisz, Lazarevic, Samassa, Bentivoglio, Ardemagni. All.: Sannino

Livorno-Sampdoria domenica ore 15
Livorno (3-5-2): Bardi; Coda, Emerson, Ceccherini; Schiattarella, Luci, Duncan, Greco, Mbaye; Emeghara, Paulinho.
A disp.: Anania, Rinaudo, Gemiti, Valentini, Piccini, Benassi, Borja, Lambrughi, Belingheri, Siligardi, Mosquera. All.: Nicola
Sampdoria (3-4-2-1): Da Costa; Gastaldello, Palombo, Costa; De Silvestri, Obiang, Krsticic, Barillà; Sansone; Gabbiadini, Eder.
A disp.: Fiorillo, Tozzo, Castellini, Redini, Gavazzi, Gentsoglu, Bjarnason, Rodriguez, Wszolek, Pozzi. All.: Rossi

Sassuolo-Bologna domenica ore 15
Sassuolo (3-5-2): Pegolo; Marzoratti, Bianco, Acerbi; Schelotto, Kurtic, Laribi, Missiroli, Ziegler; Floro Flores, Berardi.
A disp.: Pomini, Rosati, Antei, Pucino, Rossini, Chibsah, Longhi, Marrone, Masucci, Farias, Zaza, Alexe. All.: Di Francesco
Bologna (3-5-1-1): Curci; Sorensen, Natali, Mantovani; Garics, Kone, Perez, Laxalt, Cech; Diamanti; Cristaldo.
A disp.: Antonsson, Agliardi, Radakovic, Crespo, Morleo, Christodoulopoulos, Della Rocca, Moscardelli, Bianchi, Khrin, Acquafresca. All.: Pioli

Verona-Parma domenica ore 15
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Gonzales, Marques, Agostini; Romulo, Donati, Jorginho; Iturbe, Toni, Martinho.
A disp.: Mihaylov, Albertazzi, Bianchetti, Laner, Cirigliano, Hallfredsson, Gomez, Donadel, Longo, Jankovic, Cacia. All.: Mandorlini
Parma (3-5-2): Bajza; Cassani, Felipe, Lucarelli; Rosi, Marchionni, Gargano, Parolo, Gobbi; Cassano, Amauri.
A disp.: Pavarini, Mesbah, Benalouane, Mendes, Valdes, Munari, Acquah, Obi, Palladino, Sansone, Biabiany. All.: Donadoni

Torino-Inter domenica ore 20:45
Torino (3-5-2): Padelli; D'Ambrosio, Darmian, Moretti, Pasquale; Brighi, Vives, Farnerud; Cerci, Immobile, Barreto.
A disp.: Berni, Gomis, S. Masiello, Bellomo, Gazzi, Meggiorini. All.: Ventura
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider, Nagatomo; Alvarez; Palacio.
A disp.: Castellazzi, Carrizo, Rolando, Samuel, Wallace, A Pereira, Kovacic, Kuzmanovic, Mudingayi, Belfodil, Icardi. All.: Mazzarri

mercoledì 16 ottobre 2013

Juventus, Agnelli provoca l'Inter e Thohir: "La capitale dell'Indonesia? Jakartone"





La polemica è servita sull’asse Torino-Milano. Attraverso il suo semisegreto profilo Facebook il patron della Juventus Andrea Agnelli ha riservato una battuta al vetriolo per dare il suo benvenuto a Erick Thohir nel calcio italiano. Nel giorno del passaggio di consegne all’Inter tra Massimo Moratti e il magnate indonesiano ecco cosa ha scritto il patron bianconero sul principe dei social network: “La capitale indonesiana ribattezzata oggi 15 ottobre... non più Jakarta ma Jakartone”. Una stoccata con un evidente riferimento ai fatti di calciopoli e allo scudetto 2006, sottratto ai bianconeri e riassegnato ai nerazzurri e a tal proposito definito di “cartone” dal popolo juventino. Un post che ha inevitabilmente scatenato un tam tam mediatico che ha infiammato soprattutto i social network, con i tifosi nerazzurri che non hanno perso tempo per rispondere a tono al presidente della Juventus.

Nazionale, Prandelli: "L'Italia non sarà testa di serie? Meglio così"




Fonte: Calcio.fanpage.it


L’Italia aveva bisogno di conquistare 3 punti nella doppia sfida contro Danimarca e Armenia per rientrare tra le teste di serie del prossimo Mondiale brasiliano. Alla luce del doppio pareggio, gli azzurri saranno esclusi dalle corazzate dei prossimi sorteggi con il rischio di finire in un girone difficile. Cesare Prandelli, infastidito e non poco della prestazione della sua squadra contro l’Armenia, non fa drammi e ai microfoni dell’Ansa dichiara: “E’ soprattutto questione di prestigio. Non mi spaventa il rischio di trovare subito Brasile o Spagna, guardate come è andata all'Europeo. E' quasi meglio così. Vogliamo sempre sognare in grande, preferisco partire con umiltà e concentrazione”. La Nazionale azzurra ci ha già abituato a grandi imprese e a tirar fuori il meglio nelle condizioni difficili e questa è la più grande speranza di Prandelli e company.