venerdì 30 novembre 2012

Mourinho esonerato se perde il derby il Madrid



Fonte:Calcio.fanpage.it

Incredibile, ma vero. Il futuro di Josè Mourinho sulla panchina del Real Madrid potrebbe essere in bilico. Secondo quanto riportato dai media spagnoli e in particolare dal quotidiano Sport, in caso di sconfitta contro l’Atletico Madrid, le strade di Mou e delle merengues potrebbero separarsi. Il pesante distacco dal Barcellona in campionato, ovvero 11 punti, potrebbe aumentare ulteriormente in caso di ko nel derby, compromettendo definitivamente il cammino nella Liga del Real. Sicuramente le attenzioni di Mourinho e dei suoi giocatori potrebbero concentrarsi esclusivamente su Champions League e Coppa del Re, ma un rendimento disastroso in campionato potrebbe comunque influire negativamente. Il futuro di Mourinho appare comunque sembra segnato: sicuramente a fine stagione il portoghese potrebbe approdare in Francia sulla panchina del Psg, oppure tornare in Premier, magari per raccogliere l’eredità di Mancini al Manchester City. L’addio di Mou alla Spagna però potrebbe in caso di risultati negativi anticipare i tempi, con una soluzione che comunque avrebbe del clamoroso.

Pirlo: "Sulla maglia della Juve la terza stella e non 30 sul campo"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Andrea Pirlo è pronto ad affrontare il primo derby di Torino della sua vita. Il centrocampista bianconero non vede l’ora di scendere in campo nella stracittadina. Nella sfida contro i granata di Ventura i campioni d’Italia non potranno commettere passi falsi e dovranno necessariamente tornare al successo dopo il ko contro il Milan. Il centrocampista è convinto delle potenzialità della sua squadra che a suo giudizio non è assolutamente in crisi:

“Smanio per giocare il derby, il Toro ci farà soffrire – ha dichiarato a Tuttosport - Non siamo in crisi, contro Inter e Milan abbiamo perso perché non abbiamo avuto la medesima fame dell'anno scorso”.

Il regista è intervenuto anche a proposito delle polemiche arbitrali, commentando così quello che ha giudicato un accanimento contro la Juve:

Sono pesanti da sopportare, lo confesso. Tornare a vincere significa tornare a dar fastidio. Dopo Calciopoli tutti immaginano che ci sia sempre qualcosa dietro i nostri successi. In realtà noi sappiamo che sono frutto di sacrificio e applicazione. Però fa male sentire certi discorsi.

Pirlo tra l’altro ha detto la sua anche sulla questione calciopoli, e sul numero degli scudetti effettivi dei bianconeri:

Sulla maglia preferirei la terza stella alla scritta trenta sul campo.

In conclusione anche un pensiero sull’esclusione dai 3 finalisti del Pallone d’Oro:

Ci sta che lo diano a quelli più bravi di me come Messi Cristiano Ronaldo e Iniesta. Segnano ottanta gol a stagione, io mi accontento di piazzarmi.

Marco Beltrami

Lewandovski obiettivo reale del mercato della Juventus



Fonte: Calcio.fanpage.it

Il mancato arrivo del top player nel reparto offensivo della Juventus ha influito e non poco sul rendimento dell’attacco bianconero. Mentre Bendtner si sta rivelando un’incognita, gli altri attaccanti della Vecchia Signora non si stanno mettendo in evidenza per continuità di prestazioni. Ecco allora che è ripartito il tormentone sul nome del prossimo bomber bianconero. Oltre a Llorente che difficilmente vestirà la maglia juventina a gennaio, è spuntato con forza anche quello di Robert Lewandowski. Il centravanti polacco del Borussia Dortmund piace e non poco ad Antonio Conte che lo reputa ideale per i suoi schemi. Secondo quanto dichiarato alla stampa tedesca, dal direttore sportivo dei gialloneri Michael Zorc, il giocatore è stato cercato dagli uomini mercato della Juve. Le cifre dell’affare dovrebbero aggirarsi sui 25 milioni, che rappresentano un ostacolo non insormontabile per la Juve. Per assicurarsi le prestazioni di Lewandowski bisognerà però superare la concorrenza del Manchester United, interessatissimo al giocatore. La caccia è partita e la Juventus vuole giocarsi le sue chanche fino alla fine per arrivare al nazionale polacco.

giovedì 29 novembre 2012

Buffon: "Sono stato vicino all'Inter e al Milan, ma ho preferito la Juventus"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Quando parla difficilmente dice cose banali e scontate. Gigi Buffon è noto per la sua proverbiale schiettezza che rende le sue dichiarazioni ricche di spunti interessanti. In una lunga intervista concessa a Quotidiano.net, il portierone della Juventus ha trovato anche l’occasione di raccontare dei retroscena legati al suo passato. L’estremo difensore campione del mondo è stato ad un passo dal vestire la maglia degli acerrimi rivali di Inter e Milan:

“Non sono stato solo vicino al Milan, pure all’Inter. Sono capitate alcune situazioni, ho preferito restare alla Juve, vincere lo scudetto dopo la serie B mi ha ripagato di tutto. Io con un’altra maglia in Italia? Non ci penso. Magari a fine carriera potrei valutare un’esperienza all’estero. In Italia l’unica soluzione che prenderei in considerazione è Parma, è la piazza che mi ha lanciato nel grande calcio”.

Il portiere è pronto a prolungare il suo contratto con la società di corso Galileo Ferraris:

“Se mi sento juventino? Assolutamente sì, perché dopo 12 anni, vivendo ogni tipo di esperienza, ti senti parte integrante di questa società. Un mese fa ci siamo incontrati con il presidente Agnelli, abbiamo buttato giù una bozza di accordo. Da qui a poco formalizzeremo tutto”.

Buffon tra l’altro ha detto la sua anche sulle parole di Cassano e sulla questione arbitri:

“Non credo che Cassano ci abbia mancato di rispetto. Conosco il soggetto. Antonio spesso vuole ironizzare. Fa cabaret. E’ un anticonformista. Non era un’offesa. L’atteggiamento nei confronti dei torti arbitrali? E’ un problema di messaggi che si vuole lanciare alla gente. Poi ci sono molti giornalisti tifosi che difficilmente riescono a scindere il loro status ed essere obiettivi. Mi aspetto più coerenza tra quello che si dice e quello che si fa, perché alla fine a luglio tutti fanno proclami buonisti, esaltano gli arbitri, dicono che non giudicheranno il loro operato. Alla prima occasione poi una squadra non si presenta alla premiazione. Qualcuno pensa che alzando polveroni possa ottenere vantaggi. Il populismo può fare piacere ai tifosi, ma non è la soluzione ai problemi

Klose: "Per lo scudetto, la Lazio se la gioca con tutti"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Dopo il pareggio in trasferta in casa della Juventus e la bella vittoria interna contro l’Udinese, c’è grande entusiasmo in casa Lazio. Tra i protagonisti di questo buon momento della formazione capitolina c’è sicuramente Miroslav Klose. Il bomber ha messo a segno 8 reti in 13 match di Serie A e grazie alla sua esperienza si sta rivelando l’arma in più degli uomini di Petkovic. L’ex Bayern Monaco in una lunga intervista concessa a topmercato.com ha manifestato tutta la sua fiducia nelle potenzialità della Lazio:

“Il tricolore? È ancora troppo presto per dirlo ma sappiamo che abbiamo una squadra di talento e proprio per questo possiamo battere tutti. Il nostro inizio di stagione è stato molto interessante, ma non possiamo accontentarci. Il campionato è ancora molto lungo e spero di riuscire a terminare la stagione il più in alto possibile. L'obiettivo minimo è qualificarci per la prossima Champions League”.

Questo campionato dopo il ko della Juventus con il Milan si sta rivelando imprevedibile, ed ecco perché anche la Lazio protagonista di un ottimo avvio di stagione può puntare in alto.

Marco Beltrami

La Roma non molla la presa su Rolando, obiettivo di mercato



Fonte: Calcio.fanpage.it

In casa Roma torna attuale il nome di Rolando. Il difensore capoverdiano naturalizzato portoghese, già nella scorsa estate era stato uno degli obiettivi della dirigenza capitolina. Quest’ultima non ha mollato la presa e sembra ancora intenzionata ad assicurarsi le prestazioni del centrale della Nazionale lusitana. Nonostante le buone prestazioni di Castan e Marquinhos, Rolando sembra avere le caratteristiche cercate da Zeman. Abile nel gioco aereo e negli inserimenti, il centrale portoghese potrebbe rivelarsi ottimo anche per le situazioni offensive da palla ferma. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Rolando ha già manifestato i suoi dubbi con i vertici dei “Dragoni” per la mancata riuscita dell’operazione con la Roma già nella scorsa sessione di mercato: “Non capisco perché il mio club abbia rifiutato gli 8 milioni di euro che erano stati proprosti da Trigoria”. Una cifra che probabilmente oggi sarebbe subito accettata dalla dirigenza portoghese permettendo così a Rolando di realizzare il suo sogno approdando in Italia.

Marco Beltrami

Ozil nel mirino del Manchester United, Ferguson pronto a far follie per lui



Fonte: Calcio.fanpage.it

Prima di approdare al Real Madrid, è stato uno degli obiettivi di mercato di mezza Europa. Mezut Ozil, il nazionale tedesco in forza all’undici allenato da Mourinho, continua ad essere stimato da alcuni dei maggiori club del Vecchio Continente. In cima alla lista delle pretendenti all’ex folletto del Werder Brema c’è il Manchester United. Sir Alex Ferguson in passato ha fatto carte false per assicurarsi le prestazioni di Ozil, finito poi in terra madrilena. Il 24enne di origini turche però sta attraversando un periodo delicato secondo quanto riportato dal “The Sun”. L’arrivo di Modric e qualche panchina di troppo, avrebbero alimentato un certo malessere nel centrocampista offensivo che si sta guardando intorno. L’esperto manager dello United ha chiesto ai suoi collaboratori di tenerlo aggiornato su ogni eventuale sviluppo della situazione. La sua volontà infatti è quella di portare Ozil a Manchester per fargli raccogliere l’eredità di Paul Scholes destinato all’addio definitivo al calcio giocato a fine stagione. La prossima estate potrebbe essere molto calda dunque sull'asse Madrid-Manchester con Ozil che potrebbe approdare in Premier

Marco Beltrami

mercoledì 28 novembre 2012

El Shaarawy: "Il Milan può vincere lo scudetto e io sarei pronto a tagliarmi la cresta"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Entusiasmo alle stelle in casa Milan dopo il successo sulla Juventus. Un risultato arrivato dopo il pareggio di Napoli e la conquista dell’accesso agli ottavi di Champions League. A dimostrazione di quanto sia aumentata la consapevolezza dei propri mezzi, El Shaarawy, in una intervista concessa a SportMediaset, ha manifestato tutta la sua fiducia nei rossoneri. Il Milan ha ancora il tempo e le carte in regola per risalire la china e puntare al titolo:

La vittoria di domenica è stata una sofferenza perché battere la Juventus non è facile, ha perso solo due volte, era difficile e siamo soddisfatti. È una vittoria che ci dà fiducia e morale per la classifica. Chi vincerà il campionato? Spero noi. Abbiamo tutte le possibilità per risalire in classifica e puntare in alto. Dobbiamo continuare così, la partita di Catania sarà fondamentale. Io credo ancora nello scudetto, se lo vinciamo mi taglio la cresta”.

Il nazionale di Prandelli ha anche spiegato i motivi che hanno contribuito alla sua “esplosione” stagionale:

"Le partenze di Ibrahimovic e Cassano hanno sicuramente dato una spinta decisiva alla mia crescita".

Moratti chiude la porta a Balotelli: "Mario non tornerà all'Inter"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Non è un momento particolarmente sereno in casa Inter. Dopo la sconfitta in casa del Parma e il mancato avvicinamento alla Juventus, in casa nerazzurra ci si interroga sugli obiettivi del prossimo mercato invernale. Su questo argomento è intervenuto il presidente Massimo Moratti. A New York, in occasione della presentazione all'Onu del progetto Inter Campus. Il numero 1 interista ha chiuso la porta al possibile arrivo di altri giocatore e in particolare ad un eventuale ritorno di SuperMario Balotelli:

“Non credo proprio che Balotelli tornerà all'Inter. Secondo me la squadra rimarrà più o meno quella che è - ha annunciato il presidente in vista del prossimo mercato di riparazione - E' una buona sfida per i giocatori che abbiamo, che vogliono dimostrare di saper fare bene e ottenere di più di ciò che pensavamo all'inizio del campionato". Sicuramente Moratti spera almeno di recuperare molti dei giocatori infortunati.

Stramaccioni ha dovuto fare i conti con un’infermeria che dall’inizio del campionato di Serie A si è sempre più riempita. Una necessità evidente anche in vista degli impegni dei nerazzurri anche in Europa League.

Marco Beltrami

Douglas Baggio potrebbe far meglio di Muller e Messi e superare il record di gol



Fonte:Calcio.fanpage.it

Tra i due litiganti il terzo gode. Potrebbe essere questo il destino della corsa al titolo per il record di gol segnati in un anno solare. Leo Messi con i suoi 82 gol segnati finora è ad un passo dal detentore Gerd Muller che nel 1972 ha siglato 85 gol. A sorpresa infatti è spuntato un giovane outsider ovvero Douglas Baggio , 17enne gioiello delle giovanili del Flamengo, già noto a molti osservatori di club italiani. Quest’ultimo ha messo a segno in 5 diverse competizioni ufficiali a livello giovanile (campionato Carioca, Coppe Santiago, Rio e del Brasile e il torneo di Minas Gerais), 72 gol in 53 partite giocate nell'anno che sta per concludersi. Nel mirino del giovane verdeoro per ora c’è il suo ben più famoso connazionale Pelè fermatosi a quota 75. Douglas Baggio deve il suo nome ad una promessa fatta da suo padre durante la finale dei rigori tra Italia e Brasile del Mondiale 1994. Joao Amaro infatti aveva promesso che se Baggio avesse sbagliato il suo penalty, lui avrebbe chiamato il figlio con il cognome del “Divin Codino". Ecco le parole del giovane Douglas riportate dall’Ansa:

“'Mi piace questa sfida perchè è contro calciatori che hanno già fatto la storia del nostro sport. Messi è il migliore del mondo, io sto appena cominciando ma qui in Brasile le persone paragonano i numeri dei nostri gol. Dicono che intanto posso superare Pelè, e già questo mi sembra uno scherzo, però ci penso e sarebbe bellissimo. La mia media e' di 1.35 gol a partita, e anche se continuo così sarà dura battere Messi, perchè lui segna sempre''.

Infortunio per Marilungo, brutta ricaduta per l'attaccante dell'Atalanta



Fonte: Calcio.fanpage.it

Dal sogno all’incubo in pochi minuti. Guido Marilungo dovrà fare i conti con un nuovo infortunio. L’attaccante dell’Atalanta, reduce da un lungo periodo di stop, è stato nuovamente costretto ad abbandonare il terreno di gioco durante la gara di Coppa Italia contro il Cesena. Il duttile centravanti in Inter-Atalanta della scorsa stagione, aveva riportato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio. Dopo 5 mesi di stop, Marilungo è tornato oggi a disputare una gara da titolare contro gli emiliani. Dopo un contrasto con un avversario, il giocatore si è accasciato il suolo per poi abbandonare il campo in lacrime in barella. Secondo TuttoAtalanta.com, tutto lascia pensare che si tratti di una ricaduta al ginocchio. Un episodio molto simile a quello che ha messo due volte ko Giuseppe Rossi. Tutto l’ambiente atalantino, sotto shock per quanto accaduto al proprio giocatore, ha già testimoniato la propria voglia di stare vicino a Marilungo nella speranza che torni al più presto a calcare i campi di calcio con la maglia nerazzurra.

Marc Beltrami

Mourinho strizza l'occhio al Psg per il dopo Real Madrid



Fonte: Calcio.fanpage.it

La sconfitta in Coppa di Francia contro il Saint Etienne ha rimesso in discussione il futuro di Carlo Ancelotti sulla panchina del Psg. Sotto la Tour Eiffel inizia ad aleggiare insistentemente il fantasma di Josè Mourinho. Quest’ultimo si sta sempre più allontanando dal Real Madrid: gli 11 punti di distacco in campionato dal Barcellona e il suo desiderio di provare a vincere in un altro campionato di calcio europeo rappresentano molto più di un indizio del futuro addio dello Special alla Spagna. Il tam tam mediatico che vorrebbe Mou alla guida del Psg già nel prossimo campionato è partito, e secondo il quotidiano Sport ci sarebbe anche l’offerta della dirigenza parigina, con cifre assolutamente da capogiro. Una prospettiva resa ancor più intrigante dalla possibilità di inserire nell’operazione anche Cristiano Ronaldo, che potrebbe seguire il suo connazionale in terra parigina. Nel frattempo il tecnico di Setubal continua a ricordare con piacere i successi ottenuti alla guida dell’Inter, un’esperienza che in un lontano futuro potrebbe riproporsi. Per ora però l’ipotesi più probabile è quella di un approdo in Francia: dopo Porto, Chelsea, Inter e Real, Mourinho è già pronto per tentare la scalata alla Ligue One con il Psg.

Marco Beltrami

martedì 27 novembre 2012

Galliani sul mercato del Milan: "Prima dobbiamo ridurre la rosa"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Adriano Galliani si gode il momento positivo del suo Milan. Una settimana da incorniciare per i rossoneri che dopo il pareggio in rimonta di Napoli, hanno conquistato gli ottavi di Champions e battuto la Juventus. L’Amministratore delegato rossonero ai microfoni di Radio Monte Carlo ha esternato tutta la sua soddisfazione, maturata dopo aver incassato le critiche per un inizio stagionale davvero negativo. Ecco le parole dell’esperto dirigente:

La felicità di domenica sera continua ancora. Abbiamo sofferto molto fino a mercoledì sera. Poi è cambiato il vento. Fino a Napoli è stato un inizio di stagione molto difficili con mille problemi e mille critiche. Poi, in quattro giorni, abbiamo passato il turno in Champions e abbiamo battuto la capolista.

Galliani ha fatto il punto anche sulla situazione finanziaria del Milan, sulla voglia di vincere del patron Berlusconi e sul prossimo mercato rossonero:

Intanto io ringrazio il presidente Berlusconi perché per 26 anni ha fatto vivere il Milan a caviale e champagne. Adesso magari lo champagne non è millesimato ma può capitare ma stiamo bene. Non lascerei mai il Milan per nessun'altra squadra. Spero che il presidente Berlusconi sia indissolubile. Di Allegri ho sempre visto che aveva in pugno la situazione. Ha vinto uno scudetto, una Supercoppa, un secondo posto e ideologicamente sono contrario ai cambi di allenatore in corsa. Sono legato a lui e l'ho difeso con tutte le energie che avevo. Adesso siamo 30-32. Prima vendiamo e poi, quando abbiamo ridotto un po' la rosa, compriamo. Abbiamo qualcuno che vuole andare via, pochissimi, e altri che avevamo ceduto ma che non hanno accettato le destinazioni perché stanno bene al Milan. Allegri può stare tranquillo. Mangerà sia il panettone che la colomba.

Infine un retroscena anche su Ibrahimovic e Cassano:

Con Ibra, forse, El Shaarawy non avrebbe fatto quello che ha fatto. Cassano e Pato sono due situazioni diverse. Pato non ha mai chiesto di essere ceduto mentre Cassano chiedeva, via sms, in maniera continua di andarsene. Ha voluto andare via con tutte le sue forze e ha martellato sia me che Allegri.

Scambio Pastore-Sneijder, è questo il sogno di mercato dell'Inter



Fonte: Calcio.fanpage.it

All’indomani del pesante ko di Parma si torna a parlare di mercato in casa Inter. Branca e company sono alle prese con la “grana” Sneijder. Il folletto olandese farebbe molto comodo alla causa nerazzurra, ma le condizioni economiche dettate dalla società milanese al nazionale oranje e rifiutate da quest’ultimo sono alla base della sua esclusione dalla lista dei disponibili. Ecco allora che dalla Francia arrivano interessanti prospettive di mercato legate allo stesso Sneijder che potrebbe essere al centro di un clamoroso scambio di mercato. L’asse Milano-Parigi potrebbe diventare caldissimo con Sneijder diretto verso il Psg e Javier Pastore che potrebbe fare il percorso inverso. L’ex fantasista del Palermo non sta convincendo nella formazione di Carlo Ancelotti che non ha mai nascosto la sua stima invece per Senijder. Quest’ultimo difficilmente rimarrà ancora all’Inter e quella parigina potrebbe essere una destinazione più gradita dell’Anzhi pronto comunque a ricoprire d’oro l’ex Ajax. Quest’ultimo in terra transalpina potrebbe ritrovare Ibra e puntare a tornare decisivo anche a livello europeo. Per ora la prospettiva di questo scambio resta fanta-mercato ma nei prossimi mesi il tutto potrebbe diventare molto più concreto.

Marco Beltrami

Caniggia: "Messi è avvantaggiato su Maradona perchè i difensori picchiano meno"



Fonte: Calcio.fanpage.it

A suon di prestazioni, gol, nuovi record e successi Lionel Messi ha già conquistato un posto di diritto nell’Olimpo dei calciatori più forti di tutti i tempi. Inevitabile il paragone a distanza con l’altra grande gloria del calcio argentino Diego Armando Maradona. E’stato più “grande” l’indimenticato numero 10 del Napoli, o la “pulce” del Barcellona che ha ancora tanti anni a disposizione per incrementare il suo impressionante bottino? A questa domanda ha provato a rispondere Claudio Caniggia. L’ex attaccante dell’Atalanta, della Roma e della Nazionale albiceleste in un’intervista a Goal.com si è così espresso sul paragone tra i suoi due connazionali:

“Non mi piace paragonare Maradona a Messi, Lionel poi ce lo dobbiamo ancora gustare a lungo. E' uno dei cinque nomi che si fanno quando si parla del calcio. Sta facendo una carriera grandissima, ma preferisco parlare di era Messi come era diversa da quella di Maradona o di Pelè. Messi è forte, ma prima i difensori picchiavano di più e gli arbitri non proteggevano gli attaccanti, ora i campioni sono molto più protetti".

Caniggia ha colto l’occasione per togliersi anche un sassolino nei confronti dell’ex Commissario tecnico Daniel Passerella reo di non averlo convocato ai Mondiali del 1998:

"Nel 98 abbiamo perso il mondiale per colpa di Passerella, non chiamo nè me nè Redondo e forse non avrebbe convocato nemmeno Batistuta se Gabriel non fosse stato il campione incredibile che è sempre stato. Lui voleva solamente i suoi giocatori".

Marco Beltrami

lunedì 26 novembre 2012

I tifosi del West Ham intonano cori antisemiti contro il Tottenham



Fonte: Calcio.fanpage.it

Le immagini degli striscioni razzisti apparsi nella curva della Lazio contro il Tottenham durante l’ultimo match di Europa League hanno fatto il giro del mondo. Un episodio che potrebbe costare carissimo alla Lazio che ha conquistato le prime pagine dei quotidiani sportivi e non solo di tutto il mondo. Un precedente pericoloso, che purtroppo ha avuto un triste seguito nel match di Premier League tra gli Spurs e il West Ham. I tifosi degli Hammers hanno apostrofato quelli del Tottenham con cori antisemiti. Nel corso del derby di Londra, vinto dalla squadra di Villas Boas, dalla curva degli ospiti si è levato un terribile: ''Adolf Hitler sta venendo a prendervi''. Un riferimento esplicito ai legami tra il Tottenham e la comunità ebraica londinese. Come se non bastasse i tifosi del West Ham hanno anche dedicato dei cori “di ringraziamento” per gli pseudotifosi italiani resisi protagonisti del famoso raid precedente Tottenham-Lazio. Una situazione insostenibile che sicuramente sarà oggetto di durissimi provvedimenti da parte della Football Association. Il massimo organo calcistico della Premier League ha già dimostrato in passato di voler spegnere sul nascere questi episodi a sfondo razzista e anti-semita.

Lippi: "La Juventus è più forte, ma pesa l'assenza di Conte"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Tutti pazzi per Marcello Lippi in Cina. L’allenatore campione del mondo nel 2006 è fresco di vittoria di campionato e coppa nazionale con il Guangzhou Evergrande. Un doppio successo che ha inorgoglito l’Italia calcistica. Il tecnico viareggino continua a seguire con attenzione la Serie A e, all’indomani di Milan-Juventus, ha voluto dire la sua sulle “gerarchie” del calcio di casa nostra. Intervistato da Radio Anch’io Sport Lippi ha dichiarato di vedere ancora la Juventus come candidata numero 1 alla conquista dello scudetto:

“La Juventus è ancora la squadra più forte ma dovrà fare i conti con qualche battuta d'arresto. Magari alla lunga si è sentita la mancanza del suo condottiero anche se Antonio fra poco tornerà in panchina”.

L’ex tecnico bianconero ha detto la sua anche sulle antagoniste della Vecchia Signora, anche su quel Milan che potrebbe trarre benefici dal successo sulla Juve:

“Se l'Inter se stasera dovesse vincere a Parma si avvicinerebbe a un punto. Insomma è un campionato ancora aperto. Anche il Milan ha giocato in Europa magari quando arriveranno la Champions a primavera, allora si che le partite condizioneranno il campionato. Juve e Napoli sono partite come assolute protagoniste, poi il Napoli ha un pochino rallentato poi c'è stata l'inter che è venuta fuori alla grande superando il processo di rinnovamento in corso. Ha vinto meritatamente a Torino contro la Juventus. E anche il Milan dopo queste tre ultime belle partite non dico che sia di nuovo pronto per l'alta classifica ma è sulla strada giusta".

Marco Beltrami

Lo Monaco provoca il Catania: "Abbiam battuto il Barcellona"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Non si placano le polemiche tra Pietro Lo Monaco e il Catania. L’ex Amministratore delegato rossoblu, oggi in forza al Palermo dopo i botta e risposta della vigilia, è tornato a stuzzicare la sua precedente squadra dopo il successo rosanero nel derby. Lo Monaco in maniera ironica ha stuzziato gli etnei, considerati favoriti nella sfida alla luce della migliore posizione in classifica. La formazione di Maran è stata addirittura accostata al Barcellona di Leo Messi:

"Abbiamo lavorato bene in settimana e abbiamo incassato il giusto premio battendo nettamente il Barcellona! Può capitare anche alle grandi squadre un passo falso. Barrientos e Gomez in ombra condizionati dalla mia presenza a Palermo? Fesserie, abbiamo vinto perché dominato in ogni zona del campo. Il Catania non è mai entrato in partita. Noi li conoscevamo bene i nostri avversari e abbiamo fatto tutto quello che avevamo preparato, vincendo i duelli in ogni settore del campo".

Una vera e propria provocazione che non rimarrà certamente inascoltata: chissà se il Catania, risponderà nuovamente a Lo Monaco attraverso un comunicato ufficiale.

Marco Beltrami

Galliani ironico dopo Milan-Juve: "Guardiola avrebbe detto che era rigore"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Il successo sulla Juventus, potrebbe rappresentare la svolta della stagione in casa Milan. 3 punti dal peso specifico notevole che potrebbero rilanciare la formazione rossonera verso i piani alti della classifica. Ne è consapevole Adriano Galliani, molto soddisfatto del successo della formazione meneghina. L’Amministratore delegato del club di via Turati intervistato da Sky ha voluto anche sottolineare come i rapporti con la dirigenza bianconera siano tornati quelli di un tempo, ovvero cordiali e sinceri. A testimoniare il tutto i complimenti incassati per la vittoria in Champions:

“È vero, mi ha telefonato Agnelli per farci i complimenti - ha detto a Sky - Juve e Milan hanno buonissimi rapporti da sempre, a parte qualche episodio.Ci facciamo sempre i complimenti e gli auguri. Agnelli è carino e gentile, io farò altrettanto quando andranno a Donetsk. Voglio ricordare che c'è bisogno che qualcuno vinca nelle competizioni europee, soprattutto in Champions. Se passa un'italiana fa bene al nostro calcio".

Galliani ha voluto dire la sua anche sull’episodio del calcio di rigore che ha deciso il match. L’esperto dirigente del Milan ha commentato in maniera ironica il presunto fallo di Isla:

Il pallone scende molto, l'impressione è che il braccio spinge il pallone in giù. Non si capisce se colpisce prima il braccio o l'ascella. Guardiola avrebbe detto che era rigore..."

Marco Beltrami

domenica 25 novembre 2012

Milan-Juventus 1-0, Robinho dal dischetto regala il successo ai rossoneri



Fonte: Calcio.fanpage.it

Il Milan ha battuto la Juventus con il minimo scarto. A decidere la supersfida di San Siro ci ha pensato il brasiliano Robinho su calcio di rigore. L’episodio decisivo è arrivato nel primo tempo quando al 33° l’arbitro Rizzoli ha fischiato un rigore per presunto fallo di mano di Isla. Dal dischetto il folletto brasiliano, ha battuto Buffon che ha intuito il tiro ma non è riuscito ad evitare la rete. Partita più divertente nella ripresa con la Juventus che nonostante un vero e proprio assalto non è riuscita a trovare il pari, rendendosi pericolosa solo nel finale. Prima Vucinic con un tiro ha trovato sulla sua strada una provvidenziale deviazione di Constant e poi lo stesso montenegrino ha dovuto fare i conti con i guanti di Abbiati. Niente da fare per i bianconeri che a Milano hanno incassato il secondo ko stagionale.

Il tabellino di Milan-Juventus 1-0

Milan (4-3-3): Amelia; De Sciglio, Mexes (27' st Zapata), Yepes, Constant; Montolivo, De Jong, Nocerino; Robinho (20' st Pazzini), Boateng (38' st Flamini), El Shaarawy. A disposizione: Gabriel, Acerbi, Emanuelson, Strasser, Bojan, Niang. All.: Allegri.

Juve (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Isla (1' st Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah (27' st Pogba); Vucinic, Quagliarella (12' st Giovinco). A disposizione: Storari, Rubinho, Lucio, De Ceglie, Marrone, Giaccherini, Lichtsteiner, Pepe, Matri, Bendtner. All.: Alessio.

Arbitro: Rizzoli

Marcatori: 31' rig. Robinho

Ammoniti: Nocerino (M), Isla, Bonucci, Marchisio (J)

Marco Beltrami

Poli: "All'Inter ho vissuto momenti assurdi, pensavo di essere su Scherzi a Parte"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Andrea Poli è l’uomo del momento in casa Sampdoria. Il centrocampista dopo il gol nel derby ha deciso anche la delicata sfida contro il Bologna. Un momento d’oro per il giocatore che ha dimostrato, nonostante la giovane età, di avere tutte le carte in regola per prendere le redini in campo della formazione blucerchiata. Nel frattempo però anche alla luce del suo stato di forma, Poli ha colto l’occasione per prendersi una bella rivincita, a livello verbale, con l’Inter. La formazione nerazzurra infatti non lo ha riscattato nonostante la buona stagione della scorsa annata vissuta con la maglia nerazzurra. Ecco le sue parole a SkySport:

“Quando ti arriva la convocazione per il ritiro con l'Inter ci credi e pensi di andarci , poi è successo qualcosa che non conosco e che dovete chiedere a loro. Non c'è delusione, ma certe persone dovrebbero imparare il rispetto per gli altri visto che dopo la convocazione per 10 giorni non si son fatti sentire. Ci sono stati momenti incredibili, mi pareva di essere su Scherzi a Parte. Mi avevano detto che mi avrebbero riscattato al 100% e invece hanno cambiato idea e hanno gestito la vicenda in maniera assurda".

Un giocatore delle sue qualità sicuramente avrebbe fatto molto comodo alla nuova Inter di Andrea Stramaccioni. La formazione nerazzurra però ora rappresenta il passato per Poli che ha solo voglia di trascinare alla salvezza la Samp.

Di Matteo potrebbe diventare il nuovo allenatore del Southampton



Fonte:Calcio.fanpage.it

Roberto Di Matteo potrebbe a sorpresa tornare subito sulla panchina di un club della Premier League. Dopo l’esonero incassato al Chelsea, il manager italiano protagonista della vittoria in Champions nella scorsa stagione, potrebbe diventare il nuovo tecnico del Southampton. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, i Saints sono seriamente intenzionati a trovare un sostituto per Nigel Adkins che ha finito i “jolly” a sua disposizione. In gioco potrebbe entrare il patron della squadra Cortese, amico dello stesso Di Matteo e ovviamente affascinato dalla prospettiva di vedere un tecnico vincente nella propria squadra. Tutto dipenderà dunque dai prossimi risultati del Southampton che in caso di nuove sconfitte quasi certamente cambierà guida tecnica. Nel frattempo allo Stamford Bridge i tifosi del Chelsea, in occasione del mig match contro il Manchester City, hanno riservato una standing ovation a Di Matteo che è rimasto nei cuori del popolo blues. I successi dell’ex centrocampista laziale alla guida della formazione londinese, hanno conquistato i tifosi che hanno contestato Roman Abramovich per la scelta di licenziarlo. Un bel gesto per il manager che presto potrebbe ritrovarsi ad essere avversario del club che ha portato sul tetto d'Europa.

I risultati della 14a giornata di Serie A 2012/2013



Fonte: Calcio.fanpage.it

Dopo la vittoria del Palermo sul Catania e in attesa della super sfida tra Milan e Juventus, sono andate in scena le partite del 14° turno del Campionato di Serie A. Prezioso successo di misura della Roma in casa del nuovo Pescara di Bergodi. Gol ed emozioni a Torino tra i granata e la Fiorentina che, nonostante una partita giocata in costante proiezione offensiva, hanno conquistato solo un punto. Sorridono le genovesi: la Sampdoria ha battuto per 1 a 0 il Bologna, e il Genoa con lo stesso risultato ha superato in trasferta l’Atalanta. Solo 0 a 0 tra Chievo e Siena.

Pescara-Roma 0-1 - Successo in trasferta per gli uomini di Zeman che hanno espugnato il campo del Pescara del nuovo tecnico Bergodi. Insolito risultato per la Roma che ci ha abituato a partite ricche di gol. Agli ospiti è bastato un guizzo di Mattia Destro al 4°minuto. Il giovane attaccante ha approfittato della corta respinta di Perin dopo un bolide dalla distanza di Totti. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, non riuscendo però a trovare nuovamente la via della rete

Torino-Fiorentina 2-2 – Partita pirotecnica all’Olimpico di Torino. I granata due volte in vantaggio, sono stati raggiunti in entrambe le occasioni dai viola. La formazione di Montella ha collezionato palle gol in quantità industriale non riuscendo però ad andare oltre il pareggio. Padroni di casa in vantaggio a sorpresa al 39° con il grande ex Cerci che ha punito Viviano in contropiede. Nella ripresa ci ha pensato Rodriguez dal dischetto a piazzare il pari (rigore concesso per fallo di D’Ambrosio su Cuadrado). Il Toro però ha subito ritrovato il vantaggio con un velenoso tiro-cross di Birsa che ha beffato l’estremo difensore viola. Nel finale all’84° il neoentrato El Hamdaoui, con un bel diagonale ha fissato il definitivo 2 a 2

Sampdoria-Bologna 1-0 – Partita subito in salita per gli uomini di Pioli, rimasti in 10 già al 4° minuto per l’espulsione di Morleo. Quest’ultimo è stato mandato negli spogliatoi dall’arbitro per un fallo giudicato da ultimo uomo, su Icardi. In superiorità numerica i padroni di casa hanno trovato il pareggio al 60° con Poli che, dopo uno scambio con Eder, ha battuto Agliardi. Nonostante la generosità degli emiliani, Diamanti e Gilardino non sono riusciti a trovare la parità al Galileo Ferraris.

Atalanta-Genoa 0-1 – Dopo la sconfitta nel derby torna a sorridere il Genoa di Delneri. I rossoblu hanno espugnato il campo dell’Atalanta con il minimo sforzo. Dopo una rete annullata a Moralez per un fuorigioco millimetrico, gli ospiti hanno trovato il gol del vantaggio grazie a Bertolacci. Al 38° il centrocampista scuola Roma, ha approfittato di un colpo di testa sbagliato di Manfredini per battere al volo Consigli con un gran sinistro. Nella ripresa i “grifoni” hanno resistito all’assalto degli avversari, con Raimondi che ha sciupato una colossale palla-gol e Frey che si è opposto alla grande a Denis e non solo. Nonostante l’espulsione nel finale di Moretti il Genoa è riuscito a portare a casa i 3 punti.

Chievo-Siena 0-0 – Pareggio a reti bianche tra la formazione di Corini e quella di Cosmi. Un punto che fa comodo ad entrambe le squadre, che navigano nelle posizioni basse della classifica. Le uniche emozioni del match sono arrivate nella ripresa grazie ad una traversa a testa. Prima quella colpita da Calaiò per gli ospiti, e poi quella di Neto che ha rischiato un clamoroso autogol in favore del Chievo. Nel finale i padroni di casa son rimasti in 10 per l’espulsione di Samassa.

Marco Beltrami

sabato 24 novembre 2012

Mancini risponde a Mourinho: "Non è il mio capo, dice cose non interessanti"



Fonte: Calcio.fanpage.it

E’ scoppiata la polemica sull’asse Manchester-Madrid dopo la super sfida di Champions League tra City e Real. Non sono rimaste inascoltate le dichiarazioni di Josè Mourinho che nel post-partita, oltre all’arbitro Rocchi, ha rivolto parole tutt’altro che di elogio nei confronti del collega Roberto Mancini, suo predecessore ai tempi dell’Inter. “E' incredibile che una squadra con i campioni del City non si qualifichi per gli ottavi. Ammiro la pazienza di un club che supporta un allenatore sino alla fine del suo contratto...". Una provocazione che non è caduta nel vuoto. Roberto Mancini infatti, alla vigilia della supersfida di Premier League contro il nuovo Chelsea di Roberto Mancini, ha risposto per le rime all’allenatore campione di Spagna, in maniera perentoria:

“Mourinho non è il mio presidente, né il proprietario del City e quello che dice non è interessante. Mourinho vuole parlare di tutto e per me quello che afferma non conta”.

Il botta e risposta è servito ed è destinato a continuare ancora a lungo, tra due personaggi che non disdegnano assolutamente i duelli mediatici e non solo

Marco Beltrami

Larrivey rescinde con il Cagliari, l'Atlante Cancun nel suo futuro



Fonte: Calcio.fanpage.it

Questa volta è davvero finita. Joaquin Larrivey lascia il Cagliari ed è pronto ad iniziare una nuova avventura in Messico con la maglia dell’Atlante di Cancun. L’attaccante argentino ha rescisso il contratto con il club di Cellino ed è pronto per lasciare la nostra Serie A. Il giocatore classe ’84, soprannominato “El Bati” per una somiglianza fisica con Batistuta, lascia la Sardegna con un bottino di 95 presenze e 12 gol. Arrivato in Italia nel 2007 e stimatissimo dal patron Cellino, Larrivey nonostante tanta volontà non è riuscito mai a confermare le aspettative in terra sarda, finendo anche spesso nel mirino dei tifosi. Dopo due cessioni in prestito a Velez e Colon, questa volta l’avventura italiana dell’argentino sembra destinata a chiudesi definitivamente. Curioso come “El Bati” abbia spesso dimostrato il meglio di sé nelle amichevole infrasettimanali, non riuscendo ad esprimersi sugli stessi livelli nei match ufficiali. Nel frattempo non finiscono le rescissioni in terra sarda: anche Daniele Ragatzu lascerà la squadra di Cellino. Dopo l’avvento del duo Pulga-Lopez, la formazione sarda è pronta a serrare i ranghi nella speranza di continuare la scalata verso le posizioni “tranquille” della classifica.

Marco Beltrami

Guardiola potrebbe essere il nuovo allenatore del Brasile



Fonte: Calcio.fanpage.it

Dopo l’esonero di Menezes, in Brasile vogliono andare sul sicuro. La Federcalcio verdeoro non vuole sbagliare in vista dei prossimi mondiali da disputare in casa. A tal proposito potrebbe puntare su un nome a sorpresa, ovvero quello di Pep Guardiola. L’indiscrezione arriva direttamente dal Brasile e dal quotidiano Lance. Secondo quest’ultimo infatti, una fonte molto vicina all’ex tecnico del Barcellona avrebbe dichiarato:

"L'unica squadra al mondo che Guardiola comincerebbe ad allenare già domani è la Selecao e se Pep allenasse la Selecao sarebbe campione del mondo"

L’ex centrocampista catalano, ritiratosi per un anno sabbatico, sarebbe dunque pronto a rimettersi in sella per trascinare Neymar e compagni sul tetto del mondo. Una prospettiva intrigante, che ha già stregato i tifosi brasiliani. Nel frattempo però in pole per raccogliere l’eredità di Menezes ci sono soprattutto tecnici verdeoro: da Bacchi, meglio conosciuto come “tite”, già allenatore del Corinthians a Ramalho mister del Santos fino a Felipe Scolari già vincitore del Mondiale del 2002 alla guida del Brasile.

venerdì 23 novembre 2012

"Juden Tottenham", stangata in arrivo per i cori razzisti dei tifosi della Lazio



Fonte: Calcio.fanpage.it

Il coro “Juden Tottenham, juden Tottenham” intonato dalle frange più calde del tifo laziale durante la sfida con il Tottenham, potrebbe costar caro alla società biancoceleste. Lo slogan razzista nei confronti dei tifosi avversari, potrebbe essere oggetto di una squalifica, con annessa multa pesantissima, per la società capitolina. Una prospettiva che rischia di rovinare l’atmosfera di festa in casa laziale per l’approdo matematico ai sedicesimi di finale di Europa League. Sulla vicenda si è espresso in maniera perentoria anche il tecnico degli Spurs Villas Boas che ha invitato il massimo organo calcistico europeo ad intervenire:

“Non è la prima volta che succede a Roma, è accaduto anche l'ultima volta. La Uefa deve agire e aprire un'altra inchiesta”.

Anche i tabloid inglesi all’unisono hanno condannato quanto accaduto all’Olimpico, rincarando la dose anche sull’aggressione subita dai tifosi degli Spurs nella serata precedente il match. Durissimo il “Times” che ha parlato di Roma come "città degli accoltellamenti", chiedendo pubblicamente all’Uefa di usare la mano pesante in termini di provvedimenti. La Football Association intanto si è già mossa, secondo quanto dichiarato da un suo portavoce:

“Siamo rattristati e allarmati di apprendere cronache di violenti incidenti prima del match così come di cori anti-semiti. La FA aveva un proprio 'crowd control advisor' presente allo stadio, che che fornirà una relazione urgente, che noi trasmetteremo all'Uefa con priorità assoluta

Marco Beltrami

Sydney FC-Adelaide United 1-2, Alessandro Del Piero ancora sconfitto



Fonte: Calcio.fanpage.it

Ancora un ko per il Sydney FC. La squadra di Alessandro Del Piero ha incassato la quarta sconfitta consecutiva, arrendendosi davanti al proprio pubblico alla capolista Adelaide United. Continua dunque la crisi degli Sky Blues nella A-League con soli 6 punti incassati in 8 giornate. Una partita iniziata male per i padroni di casa, ritrovatisi in svantaggio già al 21° con Ferreira. Nonostante i tentativi di Pinturicchio che, ha sfiorato il pari nel finale del primo tempo, il Sydney è riuscito a trovare il pareggio solo nella ripresa con Yau. Un gol vanificato nel finale da Vidosic che all’88° ha piazzato la rete del definitivo 1-2, mettendo ko la formazione di Del Piero. La speranza, in vista del prosieguo della stagione è che l’ex stella bianconera riesca con il suo carisma ed esperienza a risollevare le sorti degli Sky Blues. Nel frattempo l’inossidabile numero 10, dopo i complimenti ai bianconeri per la vittoria sul Chelsea, si prepara ad assistere da spettatore alla super sfida tra Milan e Juventus. Dopo innumerevoli stagioni vissute da protagonista, Del Piero non potrà prendere parte al match che nella scorsa stagione ha messo in palio punti preziosissimi per la conquista del campionato di Serie A.

Marco Beltrami

Mourinho: "La Champions con l'Inter del 2010 è stata il top della mia carriera"



Fonte: Calcio.fanpage.it

In casa Inter è ancora fresco il ricordo dello storico triplete del 2010. Un’annata da incorniciare impossibile da dimenticare anche per Josè Mourinho, vero protagonista e trascinatore di quella impresa. L’attuale allenatore del Real Madrid porta ancora nel cuore la squadra nerazzurra e non perde occasione per tornare a parlare dei titoli conquistati alla guida della formazione milanese. In una lunga intervista concessa all’emittente inglese Sky Sports, lo Special One è tornato a parlare della Champions League conquistata con l’Inter, momento più “alto” della sua carriera:

"La Champions League vinta col Porto è come se fosse oggi, ma quella vinta con l'Inter al Bernabeu nel 2010 è stato il momento migliore della mia carriera”.

Mourinho ha spiegato anche i motivi che hanno reso speciale il trionfo sul Bayern Monaco che ha portato l’Inter sul tetto d’Europa:

“Moratti aveva questo sogno sin da quando era bambino, ha avuto allenatori e giocatori fantastici ma non c'era mai riuscito. E' stato un momento speciale per lui e per un gruppo di giocatori per i quali, vista l'età, era l'ultima occasione buona per riuscirci. Sono stato felicissimo, soprattutto per loro".

La speranza dell’allenatore di Setubal è quella di regalare la Champions anche ai tifosi del Real Madrid, un successo che gli permetterebbe di entrare nella storia anche a lui:

"Vogliamo vincere la Champions, voglio dare questa gioia ai tifosi e al club, il Real insegue la decima coppa, sarebbe un risultato impressionante e io cerco di vincere la terza con la terza squadra diversa, sarebbe speciale anche per me. E con tranquillità e ambizione, arriverà".

Marco Beltrami

Il Milan pensa a Balotelli o Matri per sostituire Pato



Fonte: Calcio.fanpage.it

Il caso Pato ha rovinato l’atmosfera post qualificazione agli ottavi di Champions in casa Milan. Il brasiliano, tornato al gol contro l’Anderlecht, ha sbottato nel post-partita richiedendo più spazio da titolare e minacciando l’addio. Una richiesta non troppo gradita alla dirigenza rossonera che ha con pazienza aspettato il “papero” nonostante i suoi tanti infortuni. Infortuni che continuano, visto che l’attaccante salterà Milan-Juventus. La dirigenza di via Turati dunque preso atto dei “mal di pancia” di Pato, a gennaio potrebbe tornare sul mercato per puntellare il reparto offensivo. Il sogno proibito resta Mario Balotelli. L’attaccante italiano, ormai ai ferri corti con il Manchester City, sembra destinato all’addio alla Premier League. Come confermato da Raiola però, le cifre del potenziale affare sarebbero troppo alte anche per il Milan che non ha mai nascosto l’apprezzamento per SuperMario. Maggiormente alla portata rossonera Alessandro Matri. Il centravanti della Juve, già in passato accostato alla formazione di Allegri, non riesce più a trovar spazio da titolare in bianconero. Secondo il Corriere dello Sport a gennaio, l’ex Cagliari potrebbe avere via libera e magari ritrovare il suo ex tecnico Allegri che non vedrebbe l’ora di poter puntare su Matri per il suo reparto offensivo. Forse già in occasione di Milan-Juve le due società avranno modo di parlare di questa possibile operazione di mercato.

giovedì 22 novembre 2012

Lazio-Tottenham 0-0, i biancocelesti conquistano i sedicesimi di Europa League



Fonte: Calcio.fanpage.it

Finisce senza reti la sfida tra Lazio e Tottenham. La gara funestata dagli incidenti tra tifosi della vigilia permette ad entrambe le squadre di accedere alla fase ad eliminazione diretta di Europa League. Protagonista assoluto della sfida il portiere francese degli Spurs Lloris che ha negato il gol in due occasioni a Kozak e nel finale a Ciani. Gli ospiti di Villas Boas possono recriminare per un gol annullato a Garet Bale in avvio di partita. Il gallese al 4° minuto aveva beffato Cavanda e Marchetti ma la sua posizione di partenza non ha convinto il guardalinee che ha sbandierato il fuorigioco. Un risultato che fa comodo ad entrambe le formazioni che hanno avuto come spettatore speciale l’ex gloria di entrambe le squadre Paul Gascoigne.



Il tabellino di Lazio-Tottenham:

Lazio (4-5-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Ciani, Radu; Mauri, Gonzalez, Ledesma, Hernanes (Hernanes dal 68'), Lulic (Candreva 78'); Kozak (Floccari 78'). A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Onazi, Rozzi. Allenatore: Vladimir Petkovic.



Tottenham (4-4-2): Lloris, Vertonghen, Walker, Caulker, Naughton, Bale, Carroll (Dembele 76'), Sigurdsson (Lennon 63'), Sandro, Dempsey (Defoe 63'), Adebayor. A disposizione: Cudicini, Dawson, Huddlestone, Livermore,. Allenatore: André Villas-Boas.

Arbitro: Fernando Teixeira (ESP) Assistenti: Jesús Calvo Guadamuro (ESP), Raúl Cabanero Martínez (ESP) Assistenti aggiunti: Antonio Mateu Lahoz (ESP), Carlos Delgado Ferreiro (ESP) Quarto uomo: José Miranda (ESP)

Ammoniti: Vertonghen (T)

Anzhi-Udinese 2-0, Samba ed Eto'o spingono i bianconeri fuori dall'Europa League



Fonte: Calcio.fanpage.it

Dopo la Champions League, l’Udinese saluta anche l’Europa League. I bianconeri sono stati sconfitti per 2 a 0 a Mosca dall’Anzhi di Hiddink. Il match è stato deciso nella ripresa dopo un primo tempo, avaro di emozioni, con protagonista Brkic autore di parate importanti. Al 72° Samba sugli sviluppi di un corner ha siglato il vantaggio della formazione russa con un colpo di testa. 3 minuti più tardi ci ha pensato il solito Eto’o a chiudere i giochi firmando il definitivo 2 a 0. Finale da dimenticare per i friulani che hanno perso Basta per infortunio, e son stati costretti a chiudere in 10 per l’espulsione per doppia ammonizione di Willians

Il tabellino di ANZHI-UDINESE 2-0

Anzhi (4-2-3-1): Gabulov; Logashov, Samba, Joao Carlos, Tagirbekov; Shatov, Jucilei; Carcela (23' st Traorè), Boussufa, Zhirkov; Eto'o. A disposizione: Pomazan, Gadzhibekov, Agalarov, Lahiyalov, Muhammad, Burmistrov. All.: Hiddink.

Udinese (3-5-2): Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Faraoni (12' st Basta, 31' st Ranegie), Pereyra, Willians, Badu, Armero; Fabbrini, Di Natale. A disposizione: Padelli, Coda, Pasquale, Reinthaler, Marsura. All.: Guidolin.

Arbitro: Gumienny (BEL)

Marcatori: 27' st Samba, 30' st Eto'o

Ammoniti: Di Natale, Domizzi (U)

Espulsi: 34' st Willians (U) per doppia ammonizione

Rubin Kazan-Inter 3-0, Karadeniz e Rondon mettono ko i nerazzurri



Fonte: Calcio.fanpage.it

Il Rubin Kazan con un perentorio 3 a 0 ha battuto l’Inter di Stramaccioni nella quinta gara del girone h di Europa League. Sconfitta pesante ma indolore per i nerazzurri, già qualificati alla fase ad eliminazione diretta della competizione europea. In virtù di questo successo la formazione russa ha la certezza di chiudere la fase a gironi in vetta al proprio raggruppamento. Rubin già in vantaggio al 2° minuto con Karadeniz che ha sfruttato un pallone rimbalzato sul palo dopo un quasi autogol di Juan Jesus. Nella ripresa nonostante l’innesto di giocatori più esperti, l’Inter non è riuscita a trovare il pareggio. Dopo un palo colpito da Palacio con un bel tiro incrociato, ci ha pensato Rondon ha chiudere i conti prima all’86° con un tiro a fil di palo e poi al 90° in contropiede.

Il tabellino di Rubin Kazan-Inter

Rubin (4-2-3-1): Ryzhikov; Kuzmin, Sharonov, Bocchetti, Ansaldi; Orbaiz, Natcho; Karadeniz, R.Eremenko (8' Carlos Eduardo), Kasaev (16' st Tore); Dyadyun (14' st Rondon). A disposizione: Arlauskis, Marcano, Davydov. All.: Berdyev.

Inter (3-5-1-1): Belec; Silvestre, Ranocchia (28' st Donkor), Juan Jesus; Jonathan, Romanò (1' st Zanetti), Gargano, Benassi, Pereira; Coutinho; Livaja (1' st Palacio). A disposizione: Castellazzi, Bandini, Pasa, Garritano. All.: Stramaccioni.

Arbitro: Skjerven (NOR)

Ammoniti: Livaja, Gargano, Silvestre (I)

Marcatori: 2' Karadeniz, 85° Rondon

Juventus e Milan si fanno i complimenti dopo i successi in Champions League



Fonte: Calcio.fanpage.it

Archiviati con successo gli impegni europei, per Juventus e Milan è partito il conto alla rovescia verso il big match della prossima giornata. A San Siro la squadra di Allegri ospiterà i campioni d’Italia nella speranza di provare a ridurre la distanza in classifica. Nel frattempo i rapporti tra le due società sono tornati quelli di un tempo, dopo la bufera legata al famoso gol di Muntari nel Milan-Juve della scorsa stagione. Il presidente della squadra piemontese, Andrea Agnelli infatti, secondo quanto riportato da Sportmediaset si sarebbe congratulato con la società rossonera per l’approdo agli ottavi di Champions League. Il tutto all’indomani del successo della formazione di Allegri in casa dei belgi dell’Anderlecht. Un messaggio apprezzatissimo dal club di via Turati che dal canto suo ha augurato ai bianconeri di raggiungere presto lo stesso obiettivo nella prossima sfida contro lo Shakhtar, dopo la splendida vittoria interna contro il Chelsea. Una stretta di mano virtuale, nella speranza che la prossima supersfida regali solo spettacolo e nessuna polemica per le due squadre che comunque rappresentano il calcio italiano nella massima competizione calcistica europea


Marco Beltrami

mercoledì 21 novembre 2012

Anderlecht-Milan 1-3, El Shaarawy, una perla di Mexes e Pato portano agli ottavi i rossoneri



Fonte: Calcio.fanpage.it

Il Milan vola agli ottavi della Champions League con un turno d’anticipo. I rossoneri grazie al successo per 3 a 1 in casa dell’Anderlecht, accede alla fase ad eliminazione diretta della massima competizione calcistica europea. Le emozioni sono arrivate tutte nella ripresa soprattutto per merito dei rossoneri che hanno sbloccato il match con il solito El Shaarawy al 47°. Il “faraone” con un bel piatto a giro all’interno dell’area avversaria ha battuto Proto. Al 71° ci h pensato Mexes a raddoppiare con un gol letteralmente incredibile. Il difensore francese al limite dell’area ha stoppato il pallone e si è inventato una rovesciata pazzesca che ha battuto l’incolpevole portiere avversario. Al 78° nonostante l’espulsione per fallo da ultimo uomo di Nuytinck, i padroni di casa hanno accorciato le distanze con De Sutter. Nel finale però ci ha pensato Pato a chiudere i giochi firmando il tris in contropiede su assist di Pato.

Il tabellino di Anderlecht-Milan:

ANDERLECHT (4-2-3-1): Proto; Gillet, Kouyatè, Nuytinck, Deschacht; Kljestan, Biglia; Bruno (66° Yakovenko), Praet (75° De Sutter), Jovanovic (77° Canesin) ; Mbokani. A disposizione: Kaminski, Safari, Wasilewski, Canesin, Kanu. Allenatore: Van den Brom

MILAN (4-3-3): Abbiati; De Sciglio, Mexes (79° Zapata) , Yepes, Constant (73° Emanuelson) ; Montolivo, De Jong, Nocerino; Boateng, Bojan (67° Pato), El Shaarawy. A disposizione: Amelia, Flamini, Robinho, Pazzini. Allenatore: Allegri

Marcatori: 46° El Shaarawy (M), 70° Mexes (M), 78° De Sutter (A), 90° Pato (M)

Ammoniti: 40° Nocerino (M), 49° Biglia (A)

Espulsi: 70° Nuytinck.

Trezeguet potrebbe tornare in Italia nel calciomercato di gennaio



Fonte: Calcio.fanpage.it

Non è più un ragazzino, ma il fiuto per il gol è ancora quello dei tempi migliori. David Trezeguet ha ancora numerosi estimatori in Italia nonostante sia un classe ’77. L’ex giocatore della Juventus, attualmente in forza al River Plate, potrebbe presto tornare a calcare i campi della nostra Serie A. Intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, l’agente dell’attaccante transalpino Antonio Caliendo, ha fatto il punto sulla situazione del suo assistito. Il procuratore, non preclude la possibilità di un ritorno in Italia per Trezeguet, visto che due squadre del nostro campionato già hanno esternato il proprio interesse per il giocatore:

“David Trezeguet, ancora oggi, fa parlare di sé. Ha portato il River Plate in serie A con i suoi gol, tra due settimane terminerà il campionato e David ha espresso il desiderio di tornare in Europa. Gli sportivi ed i tifosi argentini hanno fatto una petizione per non farlo partire, è diventato un idolo a Buenos Aires. Ho sentito David l'altro giorno: in settimana incontrerà la dirigenza e mi farà sapere qualcosa perché ho delle richieste per lui anche dall'Italia. Al momento ho due club italiani interessati a David, a gennaio dovrebbe sbloccarsi una situazione e staremo a vedere.

I due club potrebbero essere Palermo e Lazio. I rosanero nel recente passato hanno dimostrato di gradire e non poco Trezeguet. I biancocelesti invece sperano di assicurarsi, dopo Klose, un altro super attaccante. Caliendo però non si è sblianciato:

“Di quali club si tratta? Non posso dirlo. La Lazio? Non rispondo: i quiz non mi sono mai piaciuti".

Marco Beltrami

Conte tiene i piedi per terra: "Juventus, il meglio deve ancora arrivare"



Fonte: Calcio.fanpage.it

In casa Juventus l’entusiasmo è alle stelle all’indomani della bella vittoria contro il Chelsea. La formazione bianconera vede sempre più vicino l’approdo alla fase ad eliminazione diretta in Champions League. Il successo sui Blues ha ovviamente soddisfatto il tecnico bianconero Antonio Conte che però predica attenzione in vista dell’immediato futuro. Il mister campione d’Italia che tra poco potrà tornare in panchina, è intervenuto alla cerimonia di intitolazione del corso nei pressi dello Juventus Stadium a Gaetano Scirea. Un’occasione d’oro per tornare a parlare della vittoria sul Chelsea e del futuro:

La vittoria con il Chelsea è una soddisfazione che deve essere una spinta in più per noi per cercare di migliorare. Sono molto contento per i ragazzi, non dimenticando che non abbiamo ancora fatto niente. E' stato fatto sicuramente un passo molto significativo, quando magari c'era più di qualcuno che dubitava. Sarebbe importante che Juve e Milan passassero il turno per risalire nel ranking che si sta abbassando sempre di più.

Il tecnico spera che le formazioni italiane possano dire la loro nella massima competizione calcistica europea arrivando il più lontano possibile:

E' prematuro parlarne, è importante superare il turno: per una nostra consacrazione a livello europeo, dal punto di vista economico e, appunto, per l'Italia.

Lucescu si scusa per il gol di Luiz Adriano: "E' stato tradito dall'istinto"



Fonte: Calcio.fanpage.it

L’episodio del gol siglato da Luiz Adriano con la squadra avversaria ferma in Nordsjaelland-Shakhtar Donetsk, continua a far discutere. All’indomani del match, il tecnico della squadra ucraina ha voluto chiedere scusa pubblicamente per quanto accaduto, provando a giustificare l’atteggiamento del suo giocatore. Quest’ultimo infatti ha segnato, nonostante tutti fossero in attesa che la squadra ospite restituisse il pallone alla formazione danese.

"Mi piacerebbe chiedere scusa per il gol. Io non ho visto l'inizio dell'azione, ho visto solo il ragazzo ricevere la palla e segnare. Adriano mi ha detto di aver visto la palla sui piedi e di non essere riuscito a fermare il suo istinto di attaccante".

L’ex tecnico dell’Inter ha giustificato anche quanto accaduto dopo il gol, spiegando il perché i suoi giocatori non abbiano fatto pareggiare il Nordsjaelland:

“Dopo il gol di Luiz Adriano volevamo lasciare segnare i nostri avversari ma Stepanenko lo ha impedito".

Quest’ultimo, come riportato da Sportmediaset, ha riportato la sua versione dei fatti:

"Nessuno mi aveva avvisato di lasciarli proseguire e sono andato sul pallone. Probabilmente io e Adriano abbiamo sbagliato, avremmo dovuto agire in modo diverso ma non ci siamo capiti con gli altri". Difficilmente queste parole serviranno a placare le polemiche introno alla squadra dello Shakhtar che si è resa protagonista di una pessima figura a livello internazionale.

Marco Beltrami

In Europa League ampio spazio alla giovane Inter di Stramaccioni



Fonte: Calcio.fanpage.it

Dopo le polemiche post Inter-Cagliari costategli la squalifica, Andrea Stramaccioni è tornato davanti ai microfoni per presentare la sfida con il Rubin Kazan. I nerazzurri, già qualificati al prossimo turno di Europa League, affronteranno in terra di Russia, Bocchetti e company. Il giovane tecnico romano è pronto ad un ampio turn over che permetterà di veder scendere in campo le nuove leve interiste. Un’occasione d’oro per vedere all’opera le giovani speranze della formazione lombarda:

Avevo fiducia di far riposare chi stava giocando troppo. Anche se non abbiamo tutti i giocatori più famosi, i nostri giovani e gli altri impiegati domani sono sicuro che faranno bene. Pur avendo gran rispetto per il Rubin e sapendo che è una grande squadra, noi giochiamo solo per vincere".

Le due squadre già qualificate giocheranno a viso aperto senza preoccupazioni da classifica. Un’ottima possibilità per i ragazzi interisti al cospetto di una squadra allenata da un ottimo mister:

“Essere già qualificati entrambi ci permetterà di fare una bella partitaHo grande rispetto per Berdyw l'allenatore del Rubin, fra i migliori d'Europa. Si parla poco di lui, ma ho visto tante sue partite. Senza Cassano e Milito? Palacio è il più esperto, Coutinho, Garritano, Livaja la prova che stiamo lavorando per futuro. Il loro allenatore ci metterà in difficoltà come ha fatto a Milano, assisteremo a un bello spettacolo. Domani ce la giochiamo, sicuramente dai sedicesimi in avanti sarà più difficile cambiare così tanti giocatori. Se in una prima fase dell'Europa League era una scelta fare i cambi, ora è una necessità".

In conclusione Stramaccioni ha dribblato anche le domande sulle polemiche sull’asse Inter-Juventus chiudendo con un lapidario:

“Noi siamo tranquilli”.

martedì 20 novembre 2012

Quinto turno di Champions League: Bayern a Valencia, Barcellona a Mosca



Fonte: Calcio.fanpage.it

La prima giornata del quinto turno di Champions League promette spettacolo. I match iniziano a mettere in palio punti decisivi per l’accesso alla fase ad eliminazione diretta. Basti pensare alla Juventus che dovrà necessariamente vincere contro il Chelsea per continuare a sperare. Nell’altro match infatti lo Shakhtar parte favoritissima nella sfida in caso dei campioni di Danimarca del Nordsjaelland. Occhi puntati anche sul Barcellona che sarà impegnato a Mosca contro il fanalino di coda del gruppo G Spartak. I blaugrana, dopo la sconfitta contro il Celtic, dovranno conquistare i 3 punti per essere sicuri di qualificazione e primato nel girone. Gli scozzesi dal canto loro giocheranno in casa del Benfica in un match che si preannuncia pirotecnico. I portoghesi sono separati in classifica dalla squadra di Glasgow da soli 3 punti e si giocano le ultime chanche di qualificazione. Il Manchester United, già qualificato, dovrà vedersela con i turchi del Galatasaray. Questi ultimi davanti al proprio pubblico proveranno il tutto per tutto, per conquistare l’intera posta in palio avendo 4 punti in classifica come il Cluj. La formazione rumena dal canto suo affronterà il Braga che, a quota 3, si gioca le ultime possibilità di approdo agli ottavi. L’altro big match della serata, dopo Juve-Chelsea, è rappresentato da Valencia-Bayern Monaco: le due formazioni, in testa a pari punti, nel girone F non possono commettere passi falsi. Infatti il sorprendente Bate Borisov, a quota 6 affronterà il fanalino di coda Lille a 0 punti e potrebbe scalare ancora la classifica.

Juventus-Chelsea 2012, i bianconeri sono pronti a giocarsi il tutto per tutto



Fonte: Calcio.fanpage.it

La Juventus è pronta ad affrontare la gara della verità. I bianconeri contro il Chelsea non potranno sbagliare per sperare di poter puntare ancora all’accesso alla fase ad eliminazione diretta della Champions League. Dopo lo 0 a 0 casalingo contro la Lazio, a finire nell’occhio del ciclone è stato ancora una volta il reparto offensivo della formazione del tandem Conte-Alessio. Contro i campioni d’Europa in carica privi di John Terry nelle retrovie, bisognerà sfruttare tutte le occasioni a disposizione per mettere subito la gara in discesa. Il grande dubbio dello staff tecnico juventino finora riguardava Mirko Vucinic: tutto risolto, per dare l'assalto ai londinesi ci sarà anche lui. Il montenegrino stringe i denti per essere in campo, nonostante l’influenza che lo ha messo ko nello scorso week-end. In caso di forfait dell’ex romanista Conte era già pronto ad affidarsi ancora al tandem Giovinco-Quagliarella. Vucinic c'è, al suo fianco è ballottaggio a tre (Quagliarella, Giovinco, Matri) per una maglia. A centrocampo Pirlo tornerà in cabina di regia, con Marchisio e Vidal al suo fianco. La migliore Juve possibile dunque per la sfida contro i Blues, sperando che anche il pubblico della squadra bianconera possa rivelarsi il dodicesimo uomo in campo.

Il Milan non può sbagliare con l'Anderlecht: in palio anche i soldi per il mercato



Fonte: Calcio.fanpage.it

Sulla scia della buona prova sfoderata a Napoli, il Milan è pronto per la trasferta belga di Champions League. I rossoneri in casa dell’Anderlecht, sperano di riproporre la stessa grinta e “fame” di risultato mostrate contro gli uomini di Mazzarri, cancellando gli errori difensivi del primo tempo. Vietato sbagliare infatti per la squadra di Allegri che non può fallire l’accesso alla fase ad eliminazione diretta della Champions League. In palio, oltre al prestigio, c’è anche il premio economico offerto dal superamento del turno. Un bottino che potrebbe far comodo al Milan in sede di mercato. A gennaio la dirigenza di via Turati è pronta a rinforzare la rosa in vista della seconda metà della stagione. Nel frattempo Allegri punta a cancellare gli ultimi dubbi di formazione soprattutto in difesa. Acerbi potrebbe essere riproposto titolare in coppia con Mexes al centro del reparto arretrato, con De Sciglio e Costant scelte obbligate in corsia. A centrocampo Montolivo sarà supportato dalla quantità garantita dal tandem De Jong e Nocerino. In attacco spazio al tridente formato da Boateng, Bojan ed El Shaarawy. Quest'ultimo sta vivendo un momento davvero magico e i tifosi rossoneri sperano che possa essere decisivo anche in Champions, come in campionato.

Marco Beltrami

lunedì 19 novembre 2012

Alessio e Conte chiamano a raccolta i tifosi: "Lo Juventus Stadium dev'essere una bolgia"



Fonte: Calcio.fanpage.it

In casa bianconera è tempo di serrare i ranghi alla vigilia della super sfida di Champions League contro il Chelsea. A dare la carica a tutto l’ambiente ci ha pensato Angelo Alessio. L’allenatore sul campo della Juventus, ancora una volta ha fatto le veci di Antonio Conte, presentandosi davanti ai microfoni per la conferenza stampa della vigilia. Lo staff tecnico della Vecchia Signora spera che il pubblico sia il 12° uomo in campo in vista del big match di martedì sera:

"Conte mi ha detto di dire ai tifosi che vuole una bolgia. E' una partita da dentro-fuori e noi vogliamo andare avanti. Sappiamo che abbiamo di fronte il Chelsea campione d'Europa, ma ce la giocheremo alla pari".

Nonostante il fattore campo, non sarà una facile per la Juve fronteggiare la maggiore esperienza europea dei campioni in carica della massima competizione calcistica europea, come spiegato da Marchisio :

“Sicuramente hanno più esperienza di noi. Noi siamo un po' di anni che non viviamo queste vigilie. Ma questo non ci deve assolutamente mettere delle paure, anzi, questa squadra, non soltanto da quest'anno che è tornata in Champions, ma anche il blocco della Nazionale e anche tutti gli altri miei compagni hanno esperienza internazionale con le proprie nazionali, siamo preparati anche a questo. Arriviamo a questa sfida forse nel momento migliore".

La Juventus però è pronta a seguire la scia delle ultime prestazioni:

“Il tempo per preparare una partita ormai è sempre poco ma partite così tutti vogliono giocarle e ti danno energie in più. La cosa importante è che la squadra faccia come ha fatto nelle ultime partite, le stesse prestazioni al di là del nome come con il Pescara e la Lazio"

Pirlo confessa: "Sono stato ad un passo dall'approdo al Chelsea"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Archiviato il pareggio interno contro la Lazio, la Juventus è pronta per la decisiva sfida contro il Chelsea. I bianconeri non possono sbagliare contro i Blues per sperare nell’accesso alla fase ad eliminazione diretta di Champions League. Andrea Pirlo è pronto a riprendere le redini della formazione torinese dopo l’assenza, causa squalifica, contro la Lazio. Il talentuoso centrocampista in una lunga intervista concessa al Daily Mirror, ha rivelato un retroscena legato al suo passato. Pirlo infatti è stato ad un passo dal raggiungere Carlo Ancelotti al Chelsea due stagioni fa:

"Quando ero al Milan potevo andare al Chelsea. C'era stata un trattativa tra me ed i dirigenti dei Blues ma il Milan, alla fine, non mi volle cedere. Sarebbe stata una bella esperienza, avevo 30 anni. Sfortunatamente non è successo. Ero in ottimi rapporti con Ancelotti e lo sono anche adesso che allena il Paris Saint Germain”.

Pirlo non ha chiuso la porta alla possibilità in futuro di giocare in Premier League, magari per chiudere la sua carriera con una nuova esperienza di vita:

“Giocare un giorno in Premier? Chi lo sa. Nella vita non si può mai dire, ho ancora due anni di contratto con la Juve: questo ed il prossimo. Mi piace il calcio inglese, ci sono squadre molto forti che praticano un calcio aggressivo. È sempre bello vedere le vostre partite. Non sarebbe un problema per me adattarmi ad un nuovo tipo di calcio, nella mia carriera ho giocato con colleghi di tutto il mondo".

Marco Beltrami

Zamparini conferma Gasperini: "Niente esonero, resterà con me molti anni"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Gasperini non rischia, almeno per ora. Il pirotecnico presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha confermato il tecnico ex Genoa e Inter all’indomani della sconfitta incassata a Bologna. Il successore di Sannino, da poche giornate sulla panchina rosanero, non corre alcun rischio secondo il patron. Infatti, all’uscita dall’Assemblea di Lega, il numero uno della squadra del capoluogo siciliano è tornato sulla trasferta emiliana, cancellando i dubbi relativi al futuro di Gasp:

"Ieri è stata una giornata storta, l'arbitro c'entra relativamente anche se nel primo tempo ci poteva stare un'espulsione di Perez del Bologna, ma fa parte della sfiga della domenica. Gasperini è già in pericolo? Macchè, Gasperini starà con me per molti anni. Ieri fino alla rete dello svantaggio stavamo giocando molto bene. Il tecnico ha chiesto dei rinforzi, soprattutto sugli esterni, ci penserà Lo Monaco".

Sicuramente, conoscendo l’imprevedibilità di Zamparini, in caso di prossimi risultati negativi del Palermo, tutto potrebbe cambiare. Attualmente però Gasperini può lavorare con serenità nella speranza anche di recuperare al più presto Fabrizio Miccoli, ancora alla prese con un fastidioso infortunio che non gli ha permesso di scendere in campo contro il Bologna.

Marco Beltrami

Galliani punzecchia l'Inter: "Il Milan dopo il derby non si è lamentato degli arbitri"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Le polemiche sull’arbitraggio di Giacomelli in Inter-Cagliari continuano a tenere banco all’indomani della domenica del 13° turno di Serie A. Il presunto calcio di rigore a favore dell’Inter non assegnato, ha scatenato le ire del patron Moratti che ha fatto riferimento ad un’atmosfera simile a quella di calciopoli nelle sue dichiarazioni. Dopo il “no comment” di risposta della Juventus, ha detto la sua sull’argomento anche l’Amministratore delegato del Milan Adriano Galliani. L’esperto dirigente ha punzecchiato i cugini ricordando quanto accaduto nel derby della Madonnina:

“Credo sia fisiologico, ognuno si lamenta quando ha dei danni e non quando ha vantaggi, io per primo. Per quanto ci riguarda nel derby siamo stati certamente sfavoriti noi e non ho sentito lamentele: ci è stato annullato un gol regolare e non ci è stato dato un rigore".

Galliani è tornato a sua volta su quanto accaduto nella scorsa stagione, con il famoso episodio del gol di Muntari, spiegando come gli errori arbitrali siano fisiologici:

“Qual è la soluzione? Nessuna soluzione, gli arbitri sbagliano. Visto che tutti si lamentano, ricordo che contro l'Inter i danneggiati siamo stati noi. Non voglio fare il professore, io sono come gli altri, nè meglio nè peggio. L'anno scorso abbiamo avuto contro il più eclatante errore arbitrale e abbiamo fatto un po' di casino, ma non più di tanto. E ripeto che nel derby la squadra danneggiata è stata il Milan. Comunque non voglio entrare nelle cose di Inter e Juve''.

Marco Beltrami

La Fiorentina torna sul caso Berbatov: "La Juve deve ancora pagare il volo"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Un 13° turno da incorniciare per la Fiorentina. La squadra di Montella ha battuto l’Atalanta, approfittando dei pareggi delle altre squadre di alta classifica per ridurre le distanze dalla Juventus capolista. Le due formazioni, protagoniste di una rivalità storica, sono state protagoniste in estate del caso Berbatov. I viola non hanno dimenticato l’inserimento della Vecchia Signora nella trattativa ben avviata per portare il centravanti bulgaro nel capoluogo toscano. L’Amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci intervenuto a Radio Anch’io Sport, è tornato sulla vicenda, in maniera provocatoria:

“Alla fine meglio cosi anche se devo confessare che il biglietto non ce l'ha ancora rimborsato. E per me che mi occupo di conti è un piccolo buco di bilancio...".

Dimitar Berbatov infatti era atteso dai dirigenti viola all’aeroporto di Firenze, ma il bulgaro non è mai arrivato in Toscana grazie all’intervento di Marotta e company che han fatto di tutto per portarlo a Torino. Una situazione che ha contribuito ad incrinare i rapporti tra le due società che ora potrebbero ritrovarsi coinvolte in un testa a testa per lo scudetto.

Marco Beltrami

Vucinic rischia di saltare Juventus-Chelsea per influenza



Fonte: Calcio. fanpage.it

Inizia una settimana di fuoco per la Juventus. Archiviato il pareggio interno contro la Lazio, la formazione del tandem Conte-Alessio è pronta per affrontare due match dal peso specifico notevole. Prima la sfida interna contro il Chelsea, decisiva per il prosieguo in Champions League, e poi quella in casa del Milan molto delicata per il campionato. In casa Juventus i problemi arrivano dal reparto offensivo. Infatti per la gara contro i Blues, i bianconeri potrebbero ancora fare a meno di Mirko Vucinic. Il montenegrino ha saltato l’ultimo impegno in campionato a causa dell’influenza. Un problema che non gli ha permesso di allenarsi anche ieri e potrebbe costringerlo al riposo forzato per il match di domani sera. In preallarme ancora il tandem Giovinco-Quagliarella, nonostante i due non abbiano convinto i tifosi juventini durante il match contro la Lazio. Vucinic resta sicuramente l’attaccante più decisivo in casa Juve e una sua assenza potrebbe privare la formazione torinese di un giocatore capace di risolvere la partita in qualsiasi momento. La speranza, qualora l’ex romanista non dovesse farcela, è che Quagliarella replichi la prestazione dell’andata quando riuscì a segnare il gol del preziosissimo 2 a 2.

Marco Beltrami

domenica 18 novembre 2012

Moratti furioso dopo Inter-Cagliari: "C'era un rigore netto, situazioni già vissute"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Il pareggio interno dell’Inter contro il Cagliari ha mandato su tutte le furie il patron nerazzurro Moratti. A far alzare la voce al presidentissimo, non è stato il fatto di aver mancato una ghiotta occasione per avvicinarsi alla Juve, ma le scelte arbitrali dell’arbitro Giacomelli. In particolare ha fatto arrabbiare tutto l’ambiente interista, e anche il tecnico Stramaccioni espulso per proteste, il presunto rigore non concesso alla squadra di casa al 91° sul 2 a 1. Ecco le parole di Moratti, rese note attraverso il profilo twitter dell’Inter:

“Sono tre partite di seguito che ci troviamo con delle ingiustizie e un atteggiamento arbitrale che non ci ha permesso di raggiungere il risultato. Non posso certo stare zitto e lo faccio anche istintivamente e con tanto dispiacere. Cosa mi ha dato fastidio? Tutto, alla fine c'era anche un rigore grande come una casa. Ditemi voi, nelle partite contro Juventus e Atalanta è stato tutto a nostro favore?

Il numero uno dell’Inter ha fatto riferimento in maniera allusiva a situazioni già vissute:

“Ho già vissuto queste situazioni e dopo tanti anni non vorrei ritrovarmi come allora. Possiamo avere commentatori tv che si divertono a fare finta che non sia rigore ma se non è rigore questo. Dicano quello che vogliono, non mi interessa più seguirli né a me, né a nessun interista. C'è solo incapacità, perchè se ci fosse un disegno sarebbe gravissimo e sarebbe più stupido rispetto all'incapacità. Voi seguite il calcio, se poi volete dire come alcuni commentatori che forse non era rigore, tanto per salvare la faccia a qualcuno, molto sinceramente vi dico che le partite le vedete anche voi, solo che io sono di parte e sono la parte lesa. Mi sembra il caso che mi arrabbi".

Inter-Cagliari 2-2, Sau costringe i nerazzurri al primo pareggio in Serie A



Fonte: Calcio.fanpage.it

Dopo la Juventus, anche l’Inter non riesce a trovare i 3 punti davanti al proprio pubblico. I nerazzurri sono stati costretti al pari dal Cagliari del tandem Pulga-Lopez al termine di un match a dir poco pirotecnico. I padroni di casa son passati in vantaggio al 9° minuto con Palacio che ha sfruttato alla perfezione un assist di Cassano. Dopo una serie di occasioni disinnescate dall’ottimo Handanovic, ci ha pensato Sau a trovare il pareggio sfruttando un bel cross di Cossu e anticipando Juan Jesus. Sempre Sau nella ripresa ha addirittura portato in vantaggio i suoi approfittando di un pallone rimbalzato sul palo dopo una splendida acrobazia di Pinilla. Finale arrembante dell’Inter che ha trovato il pareggio grazie ad una sfortunata autorete di Astori. Nel finale Ranocchia è andato giù al limite richiedendo un calcio di rigore che però non è stato concesso. Un episodio che ha scatenato le ire del tecnico Stramaccioni, espulso dal direttore di gara.

Il tabellino di Inter-Cagliari

Marcatori: 10' Palacio, 43' e 21' st Sau, 37' st auto Astori

Inter: Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus (29' st Coutinho); Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo, Palacio, Milito, Cassano (37' st Alvarez). Allenatore: Andrea Stramaccioni

Cagliari: 1 Agazzi; 14 Pisano, 15 Rossettini, 13 Astori, 8 Avelar; 20 Ekdal, 5 Conti, 4 Nainggolan; 7 Cossu (23' st Dessena); 27 Sau (29' st Ibarbo), 18 Nenè (36' Pinilla). Allenatore: Ivo Pulga.

Marco Beltrami