giovedì 3 ottobre 2013

Juventus, Agnelli attacca la Lega Serie A: "E' immobile"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Archiviata la delusione per il rocambolesco pareggio europeo contro il Galatasaray, la Juventus torna a concentrarsi sulla Serie A. In attesa del big match del posticipo della 7° giornata contro il Milan, il patron bianconero Andrea Agnelli ha indirizzato una lettera agli azionisti del club. Il giovane numero 1 della società di corso Galileo Ferraris ha riservato un attacco deciso alla Lega di Serie A, colpevole a suo giudizio di una staticità che influisce in maniera negativa sulle squadre del massimo campionato. "Mentre i campionati dei paesi più evoluti evidenziano incrementi di ricavi, collettivi ed individuali, nonché di competitività sportiva, la Lega rimane immobile in una terra di mezzo che rischia di essere spazzata via dalla polarizzazione in atto".

Più ricavi, più competitività. Secondo Agnelli dunque i vertici del calcio italiano devono attivarsi per far sì che aumentino i ricavi dei club, permettendo così anche alle squadre impegnare in Europa di competere con le corazzate del Vecchio Continente anche a livello di brand: “Lega Nazionale Professionisti Serie A deve ritrovare capacità di dialogo sereno, foriero di risultati concreti, e, soprattutto, di programmazione. La Lega deve sì adoperarsi per consentire ai club maggiormente impegnati sul fronte domestico di consolidare l’equilibrio tra competitività sportiva e risorse finanziarie, ma ciò senza intaccare, anzi, auspicabilmente incrementando, le possibilità dei grandi club di competere nelle coppe europee e sul mercato globale con i migliori brand internazionali. La Lega Nazionale Professionisti Serie A deve conquistare un ruolo più attivo, commercializzando all’estero i diritti collettivi con maggiore visione e programmazione strategica"

Juventus all'avanguardia. Il presidentissimo della Vecchia Signora ha evidenziato i meriti della società campione d’Italia che negli ultimi anni, ha cercato sempre di fondare le sue vittorie su un progetto concreto e ben strutturato: “La Juventus si è trasformata, ha saputo ricostruire la cultura della vittoria sul campo, che l’ha sempre contraddistinta, e ha saputo trovare le risorse umane, morali e finanziarie per invertire la rotta. Ora deve essere in grado di sollecitare con efficacia, presso gli organismi di governo del calcio, quelle riforme necessarie perché l’Italia torni a essere leader in Europa. Il nostro Paese, in questi ultimi 12 mesi, non ha compiuto alcun passo in avanti in tal senso"

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