sabato 15 giugno 2013

Confederations Cup 2013, Neymar e company a caccia della riconferma




Fonte: Calcio.fanpage.it


La Confederations Cup rappresenta un banco di prova importante per il Brasile. La Nazionale verdeoro non potrà fallire in quello che è a tutti gli effetti un vero e proprio antipasto del prossimo Mondiale che, Neymar e compagni, affronteranno da padroni di casa. La squadra di Felipe Scolari si presenta alla rassegna internazionale da campione in carica, avendo conquistato nel 2009 la terza Confederations Cup della sua storia dopo quelle del 1997 e del 2005. Successi che ne hanno fatto la compagine più titolata in questa kermesse, confermando il blasone calcistico di una rappresentativa ha conquistato ben 22 titoli: 5 campionati Mondiali (1958, 1962, 1970, 1994, 2002, nazionale plurititolata), 8 coppe America ( nel 1919, 1922, 1949, 1989, 1997, 1999, 2004 e 2007), 4 successi nei Giochi Panamericani (nel 1963, 1975 – a pari merito con il Messico – 1979 e 1987) e 2 affermazioni nei campionati Panamericani (nel 1952 e nel 1956).

Un modulo che non convince - Un palmares impressionante che stride un po’ con il rendimento attuale della formazione di Scolari. Felipao, già campione del mondo alla guida del Brasile nel 2002, non è riuscito ancora a trovare la quadratura del cerchio come dimostrano i risultati altalenanti e soprattutto i tanti gol incassati con solo 2 successi su 7 amichevoli disputate nel 2013. L’ex Ct del Portogallo subentrato nello scorso novembre a Menezes, ha de4ciso di puntare sulle nuove leve lasciando a casa le vecchie glorie Ronaldinho e Kakà. Finora però il suo 4-2-3-1, non ha convinto, soprattutto dal punto di vista del gioco spesso latitante con la squadra sbilanciata con il tridente atipico Lucas, Oscar e Hulk alle spalle della punta di diamante Neymar. Il lavoro di Hernanes e Paulinho in mezzo al campo dovrà garantire maggior copertura ad una difesa dove, eccezion fatta per gli inamovibili Julio Cesar e Thiago Silva, gli altri posti son tutti da definire con il ballottaggio tra Dante e David Luiz. Non è da escludere anche l’utilizzo del 4-3-3 con Neymar e Oscar alle spalle di uno tra Hulk e Fred.

Neymar “uomo della provvidenza” - Speranze riposte dunque nei gioielli offensivi: da Hulk, oggetto dei desideri del Chelsea di Mourinho pronto a mettere sul piatto un’offerta record per convincere lo Zenit, al nuovo fenomeno Neymar. L’ormai ex Santos fresco di passaggio al Barcellona è la stella indiscussa dei verdeoro. Quello che in patria è stato definito un “futepopbolista”, ovvero la sintesi di un calciatore e una popstar, è già considerato l’ ”uomo della provvidenza”, il calciatore che potrebbe trascinare la Nazionale brasiliana sul tetto del mondo. A tal proposito lo stesso Scolari ha deciso di assegnargli la maglia numero 10, nella speranza che il talentino pagato dal Barcellona 57 milioni di euro raccolga l’eredità di Pelè.

La Rosa del Brasile:


Portieri: Cavalieri Diego (Fluminense – 1982), Jefferson (Botafogo – 1983), Julio Cesar (Queen’s Park Rangers – Inghilterra – 1979);

Difensori: Daniel Alves (Barcellona – Spagna – 1983), Dante (Bayern Monaco – Germania – 1983), David Luiz (Chelsea – Inghilterra – 1987), Filipe Luis (Atletico Madrid – Spagna – 1985), Jean (Fluminense – 1986), Marcelo ( Real Madrid – Spagna – 1988), Rever (Atletico Mineiro – 1985), Thiago Silva (Paris Saint Germain – Francia – 1984);

Centrocampisti: Fernando (Gremio – 1992), Hernanes (Lazio – Italia – 1985), Jadson (Sao Paulo – 1983), Lucas Moura (Paris Saint German – Francia – 1992), Luiz Gustavo (Bayern Monaco – Germania – 1987), Osca (Chelsea – Inghilterra – 1991), Paulinho (Corinthians – 1988);

Attaccanti: Bernard (Atletico Mineiro – 1992), Fred (Fluminense – 1983), Hulk (Zenit San Pietroburgo – Russia – 1986), Jo (Atletico Mineiro – 1987), Neimar (Santos – 1992).

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