giovedì 25 aprile 2013

Spalletti chiude la porta al Milan: "Il mio ritorno in Italia è impossibile"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Luciano Spalletti in maniera perentoria chiude la porta ad un suo eventuale ritorno in Italia. Il nome del tecnico toscano è stato accostato nelle ultime ore alle panchine di Milan e Roma. Una prospettiva che secondo l’allenatore dello Zenit, rientra nel fantamercato. Il mister in una lunga intervista telefonica a Sky ha confermato la sua volontà di rimanere alla guida della squadra di San Pietroburgo. Ecco le sue parole che non lasciano spazio ad eventuali dubbi:

Tornare in Italia? No, io rimango qui allo Zenit a meno che il club non decida di mandarmi via

Il mister ex di Empoli, Udinese e Roma non ha dubbi anche sul futuro tecnico di Milan e Roma che a suo giudizio confermeranno gli attuali allenatori:

Io vedo Allegri al Milan e Andreazzoli alla Roma, per me gli allenatori di queste squadre verranno giustamente confermati

Spalletti è rimasto positivamente impressionato dalla Fiorentina che potrebbe che darà filo da torcere fino in fondo al Milan per il terzo posto:

La squadra di Montella gioca un gran calcio e continuerà a interpretare le partite come ha fatto finora e questo farà la differenza, sono sicuro che darà filo da torcere a una squadra come il Milan che ha più materiale tecnico della Fiorentina. Mi fa piacere vedere che la squadra viola stia facendo così bene, è la dimostrazione che si può fare calcio a ottimi livelli lavorando in un certo modo

In conclusione una battuta sugli exploit di Bayern e Borussia e sui progressi del calcio tedesco:

I risultati delle due partite sono stati esagerati per le qualità delle squadre in campo, ma per il modo di vivere il calcio già da qualche anno si capiva che in Germania erano pronti a esplodere. In campo viene trasferito l'entusiasmo delle persone che riempiono sempre gli stadi e fanno festa al di là di come è finita la partita. Nessuno trasferisce ai giocatori le tensioni per il risultato e in campo si vede. Osservando le squadre tedesche mi sembra di rivedere l'Olanda di Crujff, non ci sono ruoli, qualsiasi giocatore è nelle condizioni di ricoprire ogni zona del campo, i trequartisti e le punte sono di grande qualità ma sanno interpretare la fase difensiva. E' sicuramente un esempio da seguire, il Borussia Dortmund dimostra che si può fare calcio in una certa maniera, in Italia anche l'Udinese sa scegliere giocatori di qualità e li fa crescere bene

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