venerdì 3 maggio 2013

Mourinho si autoesalta: "Madrid dimentica i miei record con il Real"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Un Josè Mourinho incontenibile è intervenuto nella classica conferenza stampa della vigilia, prima della sfida tra il suo Real Madrid e Valladolid valida per la Liga. Il tecnico che in settimana ha sfiorato l’impresa contro il Borussia Dortmund salutando la Champions League, ha affrontato numerosi temi. In primis quello relativo al suo futuro che, nonostante le voci di mercato diano per certo al Chelsea, Mou dichiara tutt’altro che scontato:

Non ho ancora deciso se rimango a Madrid o vado via,ma non parlerò del mio futuro fino al termine della stagione. I primi a conoscere la mia decisione saranno i miei familiari, mia moglie e i miei figli, che sempre mi hanno appoggiato. Poi parlerò con il presidente e con il d.g. Josè Angel Sanchez, con i quali mi riunirò come si fa tra amici

Il tecnico portoghese ha riservato numerose stilettate alla stampa spagnola. Lo Special One davanti ai microfoni ha tirato fuori l’ormai classico foglietto, con una serie di dati per celebrare il proprio lavoro sulla panchina delle merengues:

Quando si giudica il mio lavoro si parla soltanto di titoli. Ma la colpa è mia, perchè ho vinto tanto e allora le aspettative sono tante. Però per rispondere a questa domanda mi sono preparato. La Liga dei record (e dei 100 punti ndr) è la mia, anche se tentano di cancellarla, e vedremo quando riusciranno a battere questo primato. La Coppa del Re? Questo club non la vinceva da 20 anni. Poi ci sono tre semifinali di Champions in tre anni: non alimentano il mio 'ego' perchè a me non piace la parola 'quasi', anche se si tratta di un traguardo non facile da conseguire

Un’occasione unica per Mou per fare un paragone anche con i suoi predecessori:

Di Stefano, Toshack, Antic, Beenhakker, Pellegrini...In 21 anni 18 allenatori sono riusciti ad arrivare in semifinale di Champions per 5 volte. Il male di Mourinho è che ci è riuscito tre volte in tre anni. Dati alla mano, non credo sia una cosa facile

Una battuta l'ha riservata ai rapporti con i tifosi, alcuni dei quali lo hanno fatto oggetto di gestacci e insulti al termine di un allenamento a Valdebebas:

Non ho mai avuto alcun problema con loro. E hanno tutto il diritto di fischiare quando perdiamo una partita o ci eliminano dalla Champions. Quanto alla stampa, continuo a pensare che sia un bene che non viaggi con il nostro stesso aereo, che non possa assistere agli allenamenti e che non decida la formazione

Inevitabile anche una precisazione sul caso Casillas, con un rimpianto legato al fatto di non aver avuto prima a disposizione il nuovo titolare Diego Lopez:

Non ho avuto problemi con i calciatori ai quali piace essere trattati in modo normale. Invece ne ho con chi si crede superiore agli altri. Se c'è stata una situazione in cui avrei dovuto essere più esigente è stato quando, alla fine della mia prima stagione, avevo chiesto che mi acquistassero Diego Lopez. Non arrivò e io non insistetti abbastanza per averlo: è stato un peccato

In conclusione Mourinho ha riconosciuto in maniera clamorosa i meriti del Barcellona. Il valore dei blaugrana infatti esalta ancora di più i risultati ottenuti in questi anni dal suo Real:

Avremmo dovuto lottare di più per il titolo di questa 'Liga', però abbiamo avuto un pessimo inizio e l'abbiamo pagato. Il record dei 100 punti non è facile da battere ma il Barca può riuscirci, perchè è la migliore squadra del mondo degli ultimi 20 o 30 anni. E questo dà maggiore valore a ciò che abbiamo vinto noi: la Liga, la Coppa e la Supercoppa, contro una squadra niente affatto normale. Sono orgoglioso di essere l'allenatore del Real Madrid che ha rotto l'egemonia a livello nazionale di una formazione che continua a essere fantastica

Nessun commento:

Posta un commento