sabato 16 marzo 2013

Messi: "Mio padre mi ha sempre criticato, spingendomi a dare di più"



Fonte: Calcio.fanpage.it

L’exploit con il Milan gli ha regalato per l’ennesima volta le prime pagine di tutti i quotidiani sportivi e non. Leo Messi ha dimostrato ancora una volta di essere un vero e proprio fenomeno. Nonostante, i titoli, i record e le prestazioni la “Pulce” argentina continua a volare basso. In un’intervista rilasciata all’emittente televisiva TyC Sports, la stella blaugrana ha svelato un curioso retroscena. La sua voglia di affermarsi sarebbe figlia delle parole di suo padre, sempre pronto a criticarlo anche quando incantava tutti in campo:

Quando ero piccolo e magari segnavo quattro gol in una partitella mio padre non mi faceva mai i complimenti. Cercava sempre in qualche modo di criticarmi. Questo mi ha portato a migliorare sempre di più e ad essere molto esigente verso me stesso

Il 4 volte pallone d’oro ha fatto chiarezza anche sui suoi idoli sportivi. Atleti che stima tra Basket, tennis e calcio anche del recente passato:

Ammiro Kobe Bryant, Djokovic, Federer, Nadal e Del Potro. Quando ero giovane al Barça mi hanno aiutato molto Sylvinho, Deco, Motta, Milito e Ronaldinho.

Messi sarà recentemente impegnato con la Nazionale argentina. Un’occasione d’oro dunque per fare un paragone tra il gioco del Barcellona e quello dell’albiceleste, più simile a quello del Real Madrid.

In Nazionale giochiamo un po' come il Real Madrid: aspettiamo il momento giusto e poi cerchiamo di colpire. Ma abbiamo anche l'arma del possesso palla. Con il Barcellona è difficile affrontare squadre che si chiudono in difesa e non lasciano spazi per attaccare: è successo con il Real, con il Milan, con l'Inter di Mourinho. Certe volte paghiamo il fatto che non sappiamo giocare in un altro modo.

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