giovedì 5 aprile 2012

Calcioscommesse, nel mirino anche le partite con Milan, Roma e Chievo


Fonte: Go-Bari.it

Bari - E' stata una giornata cruciale per l'inchiesta barese sul calcioscommesse. Il lunghissimo interrogatorio di Andrea Masiello nel carcere di Bari potrebbe aver chiarito molti altri aspetti della vicenda, oltre ad allargare con nuovi protagonisti, la macchia nera provocata dallo scandalo.

IL VERBALE DI MASIELLO SECRETATO - Il verbale dell'interrogatorio, come riferito ai cronisti dai difensori di Masiello, è stato secretato dal procuratore Antonio Laudati e dal sostituto Ciro Angelillis. L'unica certezza è quella che Masiello ha risposto a tutte le domande che gli son state poste. L'ex difensore biancorosso avrebbe riconosciuto l'emissario che gli avrebbe promesso 300mila euro per far vincere ai salentini il derby Bari-Lecce e che gli avrebbe consegnato successivamente 230 mila euro in contanti. La notizia non viene confermata ufficialmente perché il verbale d'interrogatorio è stato secretato. La somma fu divisa tra Masiello e i suoi complici arrestati: Gianni Carella e Fabio Giacobbe

Ma sull'interrogatorio di garanzia trapelano alcuni particolari. Al giudice, Masiello avrebbe ribadito il contenuto della confessione fatta ai pm baresi con la lettera inviata il 28 marzo scorso, nel disperato tentativo di evitare il carcere. Nella missiva l'ex difensore biancorosso, ora all'Atalanta, ammette di aver fatto volontariamente l'autogol di Bari-Lecce in cambio di danaro e di aver truccato Cesena-Bari per 20mila euro. Avrebbe aggiunto qualche particolare anche sulle altre quattro partite truccate che l'accusa gli contesta, coinvolgendo alcuni calciatori: Palermo-Bari, Bari-Genoa, Bologna-Bari e Udinese-Bari. Davanti al giudice Masiello non ha fatto riconoscimenti fotografici, anche perché nessuno glielo ha chiesto

NEL MIRINO ALTRE PARTITE DEL BARI - Nel frattempo nuove indiscrezioni sembrano allargare il giro delle partite del 2010/2011 oggetto di tentativi di combine da parte di Andrea Masiello e dei suoi "boys" Fabio Carella e Giovanni Giacobbe. Gli investigatori e gli inquirenti baresi, pur non avendo al momento alcun riscontro, sono convinti che i match taroccati sarebbero di più di quelli già certi. Sospetti che il procuratore di Bari Antonio Laudati ha messo nero su bianco in una lettera inviata al collega Roberto Di Martino, il capo della procura di Cremona che sta indagando sull'associazione formata da singaporiani, slavi e calciatori italiani che ha già portato in carcere diversi giocatori ed ex tra cui Beppe Signori e Cristiano Doni. Nella lettera, datata 9 febbraio 2012 e allegata agli atti dell'inchiesta, Laudati chiede a Di Martino la trasmissione del fascicolo riguardante il factotum del Bari Angelo Iacovelli, arrestato da Cremona ma sul quale stava già indagando la procura pugliese. E scrive: "Questo ufficio sta procedendo nei confronti di Iacovelli Angelo, Masiello Andrea, Rossi Marco, Parisi Alessandro e Bentivoglio Simone per il reato di associazione a delinquere finalizzata a frodi sportive commesse in questo distretto e collegate alle partite di calcio di serie A della stagione 2010-2011: Milan-Bari, Bari-Chievo del 20/3/2011, Bari-Sampdoria del 23/4/2011; Bari-Roma del 1/5/2011, Palermo-Bari del 7/5/2011".

Gli incontri con Samp e Palermo erano già citati nell'ordinanza di custodia cautelare per Masiello, mentre delle altre tre si parla negli atti ora a disposizione delle difese. Oltre a queste, c'è un riferimento anche a Parma-Bari del 3 aprile 2011: lo fa lo stesso Masiello in un'interrogatorio a gennaio riportato nell'informativa dei carabinieri allegata agli atti: "c'è stato un episodio a fine partita, una rissa nel sottopassaggio, in pratica i giocatori del Parma, Morrone e Pavarini, accusarono Marco Rossi di non essere stato diciamo così...si sentiva accusato di non essere un professionista". Su queste partite gli accertamenti sono ancora in corso ma negli atti allegati all'inchiesta sono comunque diversi i riferimenti. C'è ad esempio una telefonata intercettata l'11 marzo del 2011 tra l'ex calciatore Antonio Bellavista (arrestato dalla procura di Cremona e indagato a Bari) e un uomo non identificato in cui, è scritto nel brogliaccio, "i due si confrontano in merito alla loro attività già effettuata, avente ad oggetto l'aver contattato i giocatori del Bari per pilotare il risultato finale di Milan-Bari". Di Bari-Roma parla invece Iacovelli, nell'interrogatorio del 7 febbraio di quest'anno. "Per quanto concerne Bari-Roma - dice - ricordo una serie di telefonate da parte di Bellavista e De Tullio (ristoratore indagato a Bari, ndr) che mi chiesero se io sapessi se sulla partita si potesse scommettere con sicurezza. Bellavista offriva del denaro. Prima della partita vi fu un incontro, presenti io, De Tullio, un suo amico e Masiello, sotto casa di Masiello. De Tullio chiese se la partita era 'combinatà ma Masiello rispose che era solo e senza gli altri non si poteva fare niente". Anche lo stesso Masiello, nell'interrogatorio del 20 gennaio scorso, fa un riferimento alla partita: "Iacovelli mi proponeva di intervenire...la proposta non poteva che riferirsi a Bari-Roma che, come mi rappresentate finì 2-3. Ricordo - afferma - che Iacovelli mi disse che, qualora avessi accettato, c'era pronta per me in auto una valigetta con i soldi". In quello stesso interrogatorio Masiello parla anche di Bari-Chievo: "Analizzando e rivedendo la partita ci sono state delle situazioni poco...diciamo così, che mi facevano pensare a qualcosa di strano". Ancora Iacovelli parla di Bari-Sampdoria, sottolineando che tale "Palmiro", che poi si accerterà essere Almir Gegic, uno dei capi degli "zingari", gli chiese di incontrare Masiello nell'hotel dove era in ritiro il Bari. "Gegic mostrò una somma di denaro che aveva in una borsa, spiegò che erano 100mila euro e che poteva offrirli per il risultato della partita". Sullo stesso incontro Filippo Carobbio (giocatore arrestato dalla procura di Cremona, ndr) racconta che "Iacovelli mi disse che il Bari voleva perdere e ricevere dei soldi per farlo». Parole che l'ex giocatore barese Marco Rossi, anche se indirettamente, conferma. "Vengo avvicinato da Masiello - mette a verbale - che propone...con la Sampdoria c'erano stati dei soldi da dividere e mi diceva che ci sarebbero stati 30mila euro a testa da dividere".

Marco Beltrami

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