sabato 7 aprile 2012

Champions League a 64 squadre e addio all'Europa League dal 2016


Fonte: Calcio.fanpage.it

Michel Platini ha un sogno che spera di realizzare a partire dal 2016. Il presidente dell’Uefa vorrebbe una Champions League ancora più pirotecnica e prestigiosa con 64 squadre partecipanti. Una formula che comporterebbe l’addio all’Europa League, con la possibilità per le nazioni più piccole di vedersi rappresentate nella massima competizione calcistica del Vecchio Continente.

Il “progetto” di Platini – Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco “Bild” Platini vorrebbe a tutti i costi porre rimedio allo scarso appeal dell’Europa League, e allo strapotere anche economico di pochi club nella Champions League. Ecco perché un passaggio da 32 a 64 club per la competizione nata dalla vecchia “Coppa dei campioni”, permetterebbe una maggiore equità sportiva e non solo consentendo anche a nazioni minori di potervi partecipare. Un progetto che però, per andare in porto, dovrà neccessariamente aspettare il 2016, visto che fino al 2015 i contratti televisivi non consentono cambiamenti di formule.

L’Italia torna tra le “grandi”? – Il grande ostacolo da superare per l’ex gloria francese della Juventus Platini, è quello legato al numero di squadre partecipanti da ogni Paese. Infatti sempre secondo quanto sottolineato dalla Bild, Spagna, Inghilterra e Germania potrebbero avere a disposizione 6 squadre invece delle attuali 4: tra queste, 4 avrebbero l’accesso diretto mentre per le altre 2 invece si prospetterebbero i play-off. L’Italia invece rischierebbe di rimanere fuori dal novero delle Nazioni competitive con la beffa di portare in Europa meno formazioni di quante ne preveda la formula attuale, tra Champions ed Europa League. Tra le soluzioni ci potrebbe essere quella di “portare” l’Italia al livello degli altri 3 campionati "maggiori" . In attesa del 2016 dunque Platini continuerà a portare avanti le sue idee nella speranza di ampliare il numero dei suoi sostenitori.

Marco Beltrami

Nessun commento:

Posta un commento