giovedì 29 luglio 2010

L'Editoriale: Maradona, un "nome" capace di illudere un'intera Nazione


Proviamo per un attimo a pensare se al posto di Diego Armando Maradona, ci fosse stato un qualsiasi altro C.t a guidare l'Argentina nell'ormai archiviato Mondiale sudafricano.


Proviamo a pensare a cosa sarebbe successo a quest'allenatore, se non avesse convocato Cambiasso e Zanetti, due giocatori fondamentali per dare equilibrio e copertura a qualsiasi squadra, figuriamoci a quella sudamericana; proviamo a pensare a cosa sarebbe accaduto sempre a questo "manager" se avesse scelto di rinunciare ad un giocatore come Milito, già fenomeno di suo e come se non bastasse reduce da un'annata da trionfatore. Per non parlare poi delle reazioni che avrebbe suscitato la terribile sconfitta con la Germania, senza possibilità di appello e pesantissima. Insomma senza girarci tanto intorno, qualsiasi C.t al posto di Maradona sarebbe stato mandato a casa e in malo modo, basti pensare alle reazioni di casa nostra nei confronti di quel Lippi capace di portarci sul tetto del mondo 4 anni or sono. Anche perchè, diciamoci la verità, ad inizio mondiale l'albiceleste era una, se non l'unica, candidata regina alla vittoria finale, vista la rosa impreziosita tra l'altro da quel Messi, che resta comunque il miglior calciatore al Mondo.E invece sorprendentemente non è successo nulla di tutto ciò: accoglienza da trionfatori, preghiere affinchè Maradona restasse sulla panchina, e Paese nello sconforto al seguito della decisione presa dalla Federazione Argentina di mandarlo a casa. Personalmente tutto questo mi pare davvero eccessivo; la cosa che reputo più assurda è il non riuscire a separare il Maradona calciatore, nonchè simbolo di un Paese, dal Maradona allenatore, oggettivamente modesto e senza grande espeienza.


Non dimentichiamoci però che stiamo parlando dell'Argentina, una nazione pittoresca, colorita, da sempre incarnata in personaggi "messianici" come Maradona, capaci con la sua verve e il suo carisma d'incarnare lo spirito di una Nazione, anche a costo alle volte di esagerare e di perdersi allontanandosi dalla realtà.

Marco Beltrami

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