giovedì 24 gennaio 2013

Cannavaro: "Ho pianto all'assoluzione; Juventus non molliamo"



Fonte: Calcio.fanpage.it

Paolo Cannavaro non ha ancora smaltito la gioia per l’annullamento della squalifica. Quasi non ci crede. Gli era crollato il mondo addosso e lui ne era rimasto schiacciato. E adesso è di nuovo in piedi: sguardo pulito e testa alta. La giustizia sportiva, quella che in primo grado l'aveva condannato per il pasticciaccio brutto di Gianello, gli ha reso... giustizia. Il capitano del Napoli e il compagno di squadra Gianluca Grava sono tornati in campo dopo l’annullamento della squalifica e della penalizzazione del Napoli dopo la sentenza della Corte federale. Intervenuto come ospite nel salottino di Marte Sport Live, lo stesso Cannavaro ha provato a raccontare le sue sensazioni:

Sono contento di tornare a disposizione e di giocare, ma la vittoria più bella, mia e di Gianluca, è quella di esserne usciti puliti. Non ci sono macchie nella nostra carriera e il discorso vale pure per la società.

Il baluardo della difesa non dimenticherà mai la partita di Firenze che ha segnato il suo ritorno all’attività agonistica:

E' stata grandissima, siamo tornati a disposizione dopo quella pausa forzata. I giorni degli allenamenti erano sempre gli stessi, io e Gianluca eravamo disponibili, ma quando c'era la partita, l'umore cambiava. Era dura.

In quella sfida Cannavaro si è reso conto ancora una volta del valore della sua squadra:

Ad un certo punto, stavamo dominando, vedevo nei nostri avversari il timore di affrontare la nostra squadra. Questo fa capire quanto siamo diventati forti. Eravamo concentrati tutti e facevamo quello che ci aveva chiesto l'allenatore.

Il Napoli sembra essersi buttato alle spalle il periodo negativo culminato con la doppia sconfitta con il Bologna. Un rendimento, secondo Cannavaro, condizionato anche dai verdetti in arrivo:

La sconfitta con il Bologna? Forse inconsciamente eravamo condizionati dalla sentenza. C'era un po' di apprensione da parte mia, ma non abbiamo perso per questo. Ho subito una vera e propria ingiustizia. L'assurdità è quella di sospendere una persona prima di un giudizio definitivo, questo e' da rivedere. Ho passato un periodo davvero brutto.

Il capitano partenopeo non dimenticherà mai il giorno della sua assoluzione:

Durante la giornata, gli amici provavano a rassicurarmi, ma io non ascoltavo nessuno, neanche i miei avvocati. Ero isolato, guardavo un film con mia moglie e i miei figli. Ho cambiato canale e ho visto che era stata cancellata la penalizzazione. A quel punto ho capito, e da Sky è arrivato la notizia. Sono scoppiato in un pianto liberatorio. Chi non fa nulla, non patteggia, per me questa parola non esisteva proprio. Alla fine abbiamo vinto noi, è giusto che sia così.

Una battuta anche sulla fascia di capitano che, nonostante i potenziali pretendenti, è rimasta ben salda attorno al suo braccio:

Mi viene da ridere. Prima dovevo darla a Lavezzi, poi ad Hamsik e infine a Cavani. Mi fa piacere che Edi abbia risposto così, non dico che me la tengo stretta perchè è una decisione condivisa da tutti. Se sta sul mio braccio, vuol dire che sono d'accordo tutti.

Il Napoli crede nelle potenzialità di vittoria finale, approfittando magari anche dei passi falsi della capolista Juve:

La classifica? Nel girone d'andata non la guardo, comincio dal girone di ritorno. Guardo sempre in alto, è giusto così . Più a lungo resteremo attaccati alla vetta, più saremo competitivi. La Juve? Abbiamo dimostrato di poterla battere, abbiamo identità di gioco, carattere e qualità . Preferisco, ovviamente, essere antipatico e vincente. Noi stiamo viaggiando a ritmi importanti e speriamo che la Juve possa mollare: finora i bianconeri stanno avendo un rendimento incredibile.

Il difensore ha anche rilasciato una battuta sui cori contro il Napoli:

Il Vesuvio è la terra che amiamo, dell'eruzione ce ne freghiamo. E' la mia risposta alle polemiche e al razzismo. Mi domando: ma come fanno i napoletani a tifare Juve, visto che ci trattano così?

In chiusura una battuta sulla sfida contro il Parma, un match dal sapore particolare per Cannavaro:

Spero di tornare a giocare, mi sono allenato come non mai. Ho ancora tantissimi amici, è stato un bel periodo. Mio figlio si chiama Adrian perchè sono amico di Mutu, ci sentiamo spesso. Donadoni? E' un allenatore che qui è stato poco, sta facendo una grande stagione nel Parma. Ha dato un'identità ad una squadra che era sempre un'incognita. E' imbattuta in casa. Per noi sarà difficile. Troveremo un Tardini pieno e ci daranno del filo da torcere. Io e Fabio avremmo voluto giocare insieme nel Napoli, l'abbiamo fatto solo a Parma. Mi sono emozionato quando ho visto i fratelli Insigne. Loro ci sono riusciti bene così.

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