lunedì 22 novembre 2010

Inter, cronaca di una crisi annunciata



Troppo furbo Josè Mourinho, troppo scaltro per non capire che dopo aver toccato il cielo con un dito, sarebbe iniziata la discesa, forse più lenta del previsto ma inevitabile. Per raggiungere il prestigioso "Triplete" il buon Mou, aveva prosciugato tutte le energie fisiche e mentali dei suoi alfieri. Ecco perchè ha salutato tutti e se n'è andato da vincitore, magari nella speranza di portarsi qualcuno dei suoi fedelissimi, giusto per ampliare la rosa del suo Real. E forse era il caso di lasciarli andare, Maicon, Milito e puntare sui giovani, acquistare calciatori nuovi con "fame di vittorie" proprio dagli introiti legati ai 2 addii (ora i contratti degli stessi sono onerosissimi), e non cedere proprio Balotelli. Ecco allora che improvvisamente si "rompono" quasi tutti, che iniziano i malumori, e che si addossano tutte le colpe a Benitez. Proprio lui così diverso dal suo più illustre predecessore, condannato a distinguersi da quel Mou, a cambiare schema e uomini per dimostrare di non vivere di rendita, mentre gli strali del portoghese arrivavano da Madrid. Diciamoci la verità la dirigenza nerazzurra forse qualche responabilità deve prendersela, e non addossare tutto sul "povero" Rafael, che come ha scritto qualcuno, forse è stato ingaggiato, perchè serviva "un capro espiatorio prestigoso".

Marco Beltrami

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