venerdì 10 febbraio 2012

Maradona risponde a Pele: "Meglio se tornasse al museo"


Fonte: Calcio.fanpage.it

Ancora uno scontro tra giganti, ancora una polemica a distanza tra le due glorie inossidabili del calcio mondiale. Pelè e Maradona, Maradona e Pelè: le grandi glorie dello sport più bello del mondo sono ancora una volta entrate in rotta di collisione.

Maradona ha voluto rispondere a distanza a Pelè - L’indimenticato e inossidabile numero 10 del Napoli al termine del match del suo Al Wasl contro il Baniyas è intervenuto sull’emittente argentina Radio La Red. Il “Pibe de oro”, come riportato da Eurosport, non le ha certo mandate a dire rispondendo pesantemente O’Rei, che recentemente aveva dichiarato: "Mi sa che l' età influisce su di lui. Ma non bisogna dargli tutte le colpe. In fondo sono vent' anni che non fa niente. L' unico posto dove possiamo vederlo è quando la Fifa consegna qualche premio, e lui sembra un bambolotto guidato col telecomando”. Parole che hanno inevitabilmente provocato la reazione piccata di Maradona, il quale ha voluto spiegare il perché degli attacchi mediatici del brasiliano.

Le parole pesanti di Maradona - L’ex C.T dell’Argentina è andato giù pesante dimostrando di aver definitivamente perso la pazienza nei confronti di Pele: "Deve parlare per forza male di qualcuno se vuole che lo paghino. Sarebbe meglio che se ne tornasse al museo o si facesse dare la pillola giusta. Si fa vedere solo per le premiazioni, non lavora da vent'anni e per fare il politico ha bisogno di un calcio nel culo che lo faccia arrivare fino alla Fifa. Per questo preferirei bere una birra con Ronaldo che con lui”. Non solo il brasiliano però nel mirino di Maradona che, è ritornato a parlare delle eventuali possibilità di un suo approdo sulla panchina del Boca Junior, con un attacco agli attuali dirigenti: "Credo che succederà, magari quando avrò finito qui a Dubai, quando Falcioni - riporta ancora Europsort - andrà via e quando si faranno da parte quei dirigenti che non capiscono assolutamente nulla di calcio".

Marco Beltrami

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