giovedì 18 novembre 2010

Pastore alla Juventus, Zamparini apre ai bianconeri: può diventare l'erede di Del Piero


Fonte: Calcio.fanpage.it

Maurizio Zamparini, ancora una volta ha scovato un "filone d'oro": Javier Pastore, il giovane fenomeno argentino dei rosanero, è uno dei pezzi più pregiati del mercato europeo.

In Italia, potrebbe scatenarsi una vera e propria asta sul calciatore, la cui quotazione però, 70 milioni, sembra essere un ostacolo insormontabile a detta proprio dello stesso Patron del Palermo . Il focoso numero 1 palermitano comunque aspetta tutte le offerte, senza chiusure, sopratutto nei confronti della "Vecchia Signora": "Non ne dubito, nessuna preclusione nei confronti della Juventus. Anche se storicamente a Torino, da buoni piemontesi, sono bravissimi a individuare dei futuri campioni spen­dendo relativamente poco. Penso a Zidane, Ibrahimo­vic, allo stesso Krasic. Mentre il valore di Pasto­re è già elevatissimo, intorno ai 70 milioni - ha spiegato Zamparini nel corso di un'intervista a 'Tuttosport' -. Cederlo in Italia o all'estero mi è indifferente, anche se mi piacerebbe fa­re, oltre agli interessi del Palermo, anche quelli del ragazzo, a cui sono affezio­natissimo. Intanto fino al termine della stagione giocherà qui. E mi sto muovendo per trovargli un sostituto non altrettan­to bravo, perché è impos­sibile, ma comunque de­gno".

Sarà difficile che resti in Italia, visto la ristretta disponibilità economica dei club di casa nostra, anche se in molte società proprio come la Juventus potrebbe raccogliere importanti eredità: "Mi sembra molto difficile che una società italiana possa mettere a budget la cifra necessaria ad acqui­stare l’argentino. Però è anche vero che quando non investi, come l’Inter in estate, i risultati si vedo­no... - ha aggiunto il presidente rosanero -. Pastore è talmente bravo che può esaltarsi in qualsiasi sistema di gioco e con ogni allenatore. Io penso che lui sia uno straordinario play, da col­locare dietro alle punte. Però è vero che da costrut­tore di gioco, è stato capa­ce di diventare anche uno straordinario finalizzatore. In questo senso l’ana­logia con Del Piero mi sembra evidente. Anche lo juventino in origine gioca­va alle spalle degli attac­canti, salvo costruirsi una straordinaria carriera da seconda punta. Pastore erede di Pinturicchio? Assolutamente sì, en­trambi sono dei predesti­nati. Giocatori destinati a fare sempre la differenza e ancora di più in una grande squadra".

Marco Beltrami

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