Fonte: Calcio.fanpage.it
Sarà davvero un "mezzogiorno di fuoco" quello dell'anticipo Domenicale della tredicesima giornata di Serie A, che vedrà affrontarsi nella suggestiva cornice dello Stadio Galileo Ferraris di Genova, i padroni di casa rossoblù e la Juventus.
Sotto gli occhi di 30000 spettatori (queste le stime previste dagli addetti ai lavori), si affronteranno le due squadre che più di tutte si sono rinnovate, rispetto alla scorsa stagione, all'insegna di esaltanti ambizioni di altissima classifica. Non ci saranno molti dei protagonisti del pirotecnico 2 a 2 dell'anno scorso: basti pensare ai due allenatori, Ferrara e Gasperini, sostituiti da Delneri e Ballardini (quest'ultimo poi subentrato al "Gasp" appena due giornate fa, visto l'esonero del suo predecessore); e anche ai 2 bomber argentini delle compagini (andati in gol nell'ultimo incrocio), trasferitisi altrove: Crespo al Parma, e Trezeguet all'Hercules. Tantissime le sfide nella sfida, a cominciare dagli ex doriani Storari e Quagliarella, per i quali non sarà una partita come tutte le altre; fino al "duello" tra i due gioiellini difensivi Bonucci e Ranocchia, ex gemelli della difesa del Bari-spettacolo di Ventura e futuro della nostra Nazionale. Rischia di saltare invece l'incrocio tra i due serbi terribili Krasic e Jankovic: per il primo forse, con un recupero lampo, si prospetterà la panchina, per il talentuoso genoano, invece è ancora presto per vederlo in campo.
Le due squadre separate in classifica da soli 3 punti, sono alla ricerca di conferme e sopratutto anche di risposte: necessitano entrambe di capire le rispettive ambizioni di campionato, e una vittoria in questo match potrebbe sicuramente, schiarire le idee, ed alimentare ulteriori entusiasmi. I padroni di casa in caso di vittoria potrebbero raggiungere proprio i bianconeri a 20 punti in classifica, regalando a Ballardini il terzo successo in altrettante partite. Gli ospiti hanno comunque bisogno di una vittoria, dopo i 2 pareggi delle ultime due giornate, nei quali è venuta fuori una certa mancanza di cinismo.
Marco Beltrami
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