domenica 14 novembre 2010

CASSANITE: LA "MALATTIA" CHE CONTAGIA IL POPOLO BIANCOROSSO


Fonte: Go-Bari.it

Bari - Stranezze della vita: quante volte magari, ognuno di noi, ha sperato nella sua giovinezza, di beccarsi un raffreddore o un attacco febbrile (facilmente curabile), nella speranza magari di essere così "costretti" a letto, rinunciando ad un "appuntamento" temuto o che si preferiva semplicemente rimandare.



La stessa situazione paradossale si potrebbe rapidamente verificare nel capoluogo pugliese, e per tutti coloro i quali tifano per i colori biancorossi del Bari. La malattia tanto "agognata" è di nuovissima scoperta, ed è stata portata alla ribalta, non da un medico o da un ricercatore, ma dal Presidente di una società calcistica della nostra Serie A. Ebbene si, Riccardo Garrone, patron della Sampdoria, avrebbe fatto "outing", dichiarando di avere contratto un "virus" sconosciuto, del quale comunque ormai sembra si stia sbarazzando: si tratta del germe della "Cassanite". "Sto cercando un farmaco perchè sono stato colpito da un'influenza, la cassanite. Ma adesso a poco a poco sto guarendo e mi sento meglio". Queste le parole del Presidentissimo, sempre più convinto a tirare dritto per la sua strada, e a curarsi fino in fondo impedendo, anche che il "virus" Cassano, resti nel suo organismo blucerchiato, garantendone comunque una futura immunità. Una scelta discutibile, condivisibile o meno, ma sicuramente coerente, che comunque ha scatenato un polverone di polemiche, prese di posizioni e manifestazioni pro- FantAntonio. Ecco allora dunque che, come fatto trapelare dal quotidiano ligure "Il secolo xix", in terra di Puglia, dopo aver letto le dichiarazioni di "guarigione"di Garrone tra i supporters del Bari, si è scatenata una voglia incontrollabile di ammalarsi di quella tanto vituperata "Cassanite". Anche perchè sempre secondo quanto scritto dal giornale di Genova, lo stesso talentuoso trequartista, in caso di rescissione, sarebbe ben disposto ad un eventuale ritorno nella terra natia.



Questa situazione potrebbe essere avvantaggiata dal fatto che nessuna squadra di primissima fascia sarebbe disposta ad assicurarsi le prestazioni del giocatore, visto le sue bizze, e la possibilità di un "contagio" interno allo spogliatoio. Cosa che a Bari, terra d'origine del giocatore, tanti motivi di cuore potrebbero scongiurare.


Marco Beltrami

Nessun commento:

Posta un commento