lunedì 17 dicembre 2012

Juventus campione d'inverno 2012/2013, festa grande dopo la vittoria sull'Atalanta



Fonte: Calcio.fanpage.it

La Juventus è campione d’inverno. La corazzata bianconera con due turni d’anticipo rispetto al giro di boa della Serie A 2012/2013 si è confermata la prima della classe. Un risultato che premia il ruolino di marcia della formazione di Antonio Conte che dopo la vittoria sull’Atalanta, si è ritrovata con staff, dirigenti, presidente Agnelli e altri ospiti a festeggiare nella sala Hospitality Est Gold dello Juventus Stadium la conquista del traguardo in occasione dell’evento “XMAS Highlights”. La società bianconera inoltre attraverso un comunicato ufficiale ha raccolto alcuni dati sulla splendida cavalcata della Vecchia Signora che confermano il predominio bianconero sfoderato contro la "Dea":

Decisive le sconfitte di Inter e Napoli nella 17/a giornata e soprattutto il 3-0 sull'Atalanta, che ha portato la Juve a 41 punti in classifica, a + 7 dai nerazzurri secondi: stesso bottino dello scorso anno, ma ottenuto appunto 180 minuti prima. Come nella passata stagione è stato ancora un successo sui bergamaschi a decretare il primato matematico al giro di boa, ma nella gara di ieri è maturato in neanche mezz'ora di gioco.

Statistiche notevoli per i campioni d’Italia che hanno dimostrato di creare palle gol in quantità industriale anche contro l’Atalanta sfoderando un Pirlo perfetto direttore d’orchestra:

C’è un dato che spicca su tutti quelli che sanciscono il dominio bianconero: il 99% di pericolosità della squadra di Conte. Praticamente un tiro ad ogni azione. Impressionante, così come la prova di Andrea Pirlo, autore di ben 110 passaggi riusciti, più del doppio di Vidal, secondo classificato nella speciale statistica, con 54.

Una menzione particolare anche per Giovinco che nonostante un grande lavoro non ha trovato la via del gol:

Sfortunato Sebastian Giovinco, che ha collezionato 8 tentativi, senza togliersi la soddisfazione del gol. E’ andata meglio a Pirlo, autore di tre tiri e, soprattutto di una punizione capolavoro che gli è valsa la quarta rete in stagione (mai così bene dal 2005/06).

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