venerdì 22 luglio 2011

De Laurentiis giudica Messi un cretino, il calcio però non è il cinema


Sicuramente il calcio ha bisogno di novità, sopratutto in Italia: basta con le frasi di circostanza, basta con i soliti luoghi comuni, c'è bisogno di tenere il passo della modernità o post-modernità (fate voi), Mourinho docet.

E allora ben vengano i "guru mediatici" come lo Special One (quanto ci manca), e quelli che dicono la verità sempre e comunque chiamando le cose con il loro nome e non nascondendosi dietro i triti e ritriti standard di Boskoviana memoria. Tra questi ecco il Patron del Napoli, che ha fatto respirare anche nel carrozzone-calcio le surreali atmosfere cinematografiche scatenando consensi e dissensi, ma sopratutto smuovendo le acque con "scene" teatrali (basti pensare alla recente presentazione di Inler) o con conferenze stampa da non perdere. Perle assolute come "Ho lasciato Angelina Jolie per andare a prendere sputi in testa a Martina Franca con il mio Napoli in Serie C", non passano inascoltate e hanno regalato pennelate di colore al calcio italiano sempre più grigio sui terreni di gioco.

Detto questo però attenzione: non si deve rischiare di eccedere in senso contrario perdendo il senso della misura e del buon gusto. Non ci si deve sentire in diritto di dire tutto e il contrario di tutto, la ricettività dei canali mediatici è immediata. E allora leggiamo quello che, come sottolineato da Sky, De Laurentiis ha dichiarato a proposito di Messi in riferimento alla Coppa America: "Sono contrario, come fa un calciatore, in così poco tempo, ad adattarsi a moduli di gioco e a compagni che conosce poco? Messi, poi, è un cretino. Ha sbagliato ad andare, si è sputtanato".


Parole che non c'è bisogno di rimarcare a prescindere della condivisibilità o meno del parere sulla "pulce". L'essere protagonisti pubblici è un'arma a doppio taglio, dovrebbero ricordarselo soprattutto i diretti interessati. Bisognerebbe essere più "leggeri" nelle forme con le quali esprimere giudizi. La curiosità poi della situazione in questione è che a dare del "cretino" a Messi è un personaggio approcciatosi allo sport in punta di piedi, spacciando la propria "scarsa competenza" ribadita più volte. Come cambiano le cose...

A proposito della scelta del giocatore argentino personalmente credo che abbia fatto bene a partecipare alla Coppa America. Un Campione del suo livello che ha praticamente vinto tutto, ha voluto mettersi in gioco pur sapendo di avere sulle spalle il peso sportivo di una nazione intera. Un ottimo messaggio per le nuove generazioni: la voglia di mettersi in gioco, la voglia di dimostrare anche quando non servirebbe, e anche l'attaccamento alla maglia della propria Nazione sono una lezione unica per tutte le giovani leve. E se questo vuol dire sputtanarsi allora che ben venga lo sputtanamento.

Marco Beltrami

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