martedì 19 ottobre 2010

Pelè rivela: "Avrei potuto giocare nella Juventus"


Fonte: Tuttojuve.com

Il 23 Ottobre Edson Arantes do Nascimento, meglio conosciuto come Pelè spegnerà 70 candeline, e mai come nel suo caso questa ricorrenza sarà un puro riferimento anagrafico, visto che stiamo parlando di una leggenda vivente, immortale, che ha riscritto la storia del calcio. Un palmares incredibile quello di "O Rei" che si può così sintetizzare: unico calcia­tore a vincere tre mondiali, 1279 reti segnate in carriera, Atleta del secolo (assegnato dal Cio nel 1999) nonchè Calciatore del secolo (ex aequo con Maradona). Un campione vero che anche fuori dal campo ha sempre conservato un atteggiamento sobrio e sereno, e che lo ha sempre esaltato come un esempio per le nuove generazioni. In vista di questo importante traguardo personale, l'eterno fenomeno brasiliano è tornato a ripercorrere con la memoria, le scelte della sua vita regalando una clamorosa rivelazione ai tifosi della Juventus. Infatti tra i grandi estimatori di Pelè all'epoca dei Mondiali del 1958 c'era sopratutto Gianni Agnelli, capace di riconoscere subito quello che sarebbe diventato una leggenda del calcio mondiale ("Ai Mondiali del 1958- queste le parole dell'indimenticato Avvocato - ho vis­suto uno dei momenti più emozionanti dal punto di vista calcistico, scoprendo che stava nascendo Pelé. E’ stato come assistere a un prodigio"). Ecco infatti che lo stesso giocatore brasiliano infatti spiega come proprio la "vecchia signora" abbia fatto di tutto per portarlo in Italia, anche grazie al carisma e al magnetismo di Agnelli. "Quando venne­ro a realizzare in Brasile una fabbrica della Fiat, mi propose­ro di giocare nella Juventus. Non accettai (riferito all'Avvocato) il suo invito per­ché, ripeto, mi trovavo molto bene nel Santos". Parole che fanno perdere nella fantasia i tifosi della Juventus, nell'immaginazione di provare a vedere il giocatore più forte di tutti i tempi con la maglia bianconera, ritornando indietro nel tempo. Questa è anche la bellezza del calcio, suggestioni, ipotesi, aspettative, ricordi e rimpianti ma sopratutto emozioni: e il solo ripensare ad una Juventus con un Pelè in campo, ci regala ancora un brivido.

Marco Beltrami

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