martedì 3 agosto 2010

Amburgo e Juventus chi l'avrebbe mai detto: feeling e buoni auspici


Fonte: Tuttojuve.com


Il calcio è uno sport davvero imprevedibile e offre sempre spunti interessanti e suggestivi con corsi e ricorsi che inevitabilmente si rincorrono in maniera assolutamente speciale.

La storia di Juventus e Amburgo, inizia lontano, in quel 1983 successivo al trionfo mondiale della nostra Italia, con la Coppa dei Campioni, che dopo anni di predominio inglese, presenta una finale del tutto inedita ma destinata a diventare una delle partite più significative della storia del calcio. Davide contro Golia, la sorpresa Amburgo (11 giocatori semisconosciuti) contro la Juventus forse più forte di tutti i tempi: ben 6 campioni del mondo Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Rossi e come se non bastasse Platini e Boniek, per una compagine schiacciasassi che viveva quella finale di Atene come una formalità. E invece in quella insolita rivincita tra Italia e Germania, bastò ai tedeschi un gol di Magath (ora tecnico dello Schalke 04) per gettare nello sconforto un incredulo popolo bianconero. Negli occhi di tutti oggi, anche dei più giovani, quando si legge il nome Amburgo, è inevitabile ritornare a quel match, esempio vivente di come la grinta, la determinazione e la voglia di vincere possano sovvertire anche i pronostici più scontati. Bene, l'attuale Juventus oggi per uno scherzo del destino appare sempre più vicinissima a tre gioielli della squadra tedesca: Aogo, Jansen ed Elia. I primi due (ma sopratutto il primo che appare vicinissimo alla società di corso Galileo Ferraris, dopo gli incontri tra i suoi procuratori e Beppe Marotta), per ricoprire il ruolo di terzino sinistro, il terzo, giocatore della nazionale olandese, pronto a rivitalizzare la fascia sinistra come cursore offensivo.


Vogliamo immaginare l'acquisto di uno di questi giocatori (la prospettiva di vederli tutti in maglia bianconera sembra remota), come di ottimo auspicio per il campionato italiano: magari anche nella prossima serie A, la grinta e la determinazione della nuova Davide-Juventus, potrebbe avere la meglio sull'Inter-Golia.

Marco Beltrami

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