Fonte: Tuttojuve.com
Il paragone sembra a dir poco azzeccato: la fascia sinistra bianconera è diventata praticamente una vera e propria competizione, una corsa interminabile, che ogni giorno prevede colpi di scena, ritiri clamorosi e altrettanto clamorose new entry, con Marotta e Paratici, pronti al rifornimento ad ogni angolo.
In realtà la gara sembrava volgere al termine visto che il nazionale tedesco Aogo, dell'Amburgo sembrava ad un passo dal traguardo, pronto per la Juve del futuro (le due dirigenze avrebbero dovuto incontrarsi a Milano per trattare l'affare) e invece proprio lì, sotto il segnale dei cento metri finali, il giocatore si è fermato, rinunciando alla vittoria , proprio quando ormai sembrava fatta ( "Voglio rimanere all'Amburgo per tanti anni. Ho sempre detto che questo club per me è speciale. Mi piacerebbe aiutare la squadra ad esprimere il suo enorme potenziale"). Tra le fila dei corridori, c'è anche chi gareggia a singhiozzo, come il compagno di squadra di Aogo, Jansen, che un giorno si perde tra gli inseguitori, un altro torna alla ribalta tra i primissimi, pronto ad ottenere la vittoria colorata di bianconero. C'è anche chi si mantiene nel gruppone, diciamo così per prepararsi al meglio per competizioni più prestigiose; è il caso di Tremoulinas, 24enne terzino sinistro del Bordeaux, sul quale la Juve avrebbe puntato gli occhi, che però si sta solo "riscaldando" per un altro tracciato, quello del Real Madrid. Come poi non dimenticare gli outsider, quelli che improvvisamente vengono fuori, dalle retrovie puntando secco alla testa della corsa, giocandosi tutte le proprie chanches. L'ultimo in ordine di tempo è il giocatore del Liverpool Emiliano Insua: il ventunenne, sfumato l'approdo alla Fiorentina, potrebbe essere inserito nell'affare Poulsen, regalando nuova verve alla corsia sinistra bianconera.
Insomma la gara è ancora apertissima, e tutto è possibile, magari anche la vittoria del nome che non ci si aspetta; nel frattempo il popolo bianconero attende sugli spalti accalcandosi sempre più nei pressi del traguardo.
Marco Beltrami
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