Questo blog tratta sopratutto argomenti inerenti al mondo dello sport e in particolare del calcio, italiano e non, avvalendosi dei pezzi da me pubblicati sulle varie testate giornalistiche sportive per le quali collaboro quotidianamente.
martedì 10 agosto 2010
Italia – Costa d’Avorio, Zola si esalta per Cassano e Balotelli
Fonte: Calcio.fanpage.it
L'Upton Park fino alla scorsa stagione è stato il suo stadio, la sua seconda casa ecco perchè Gianfranco Zola, ormai ex tecnico del West Ham, si emoziona non poco all'idea di vedere questa sera la sua Nazionale scendere in campo nella suggestiva cornice londinese, contro la Costa d'Avorio.
"The magic Box", autore il 12 febbraio 1997 dello storico gol di Wembley contro l’Inghilterra per una clamorosa vittoria della nostra Italia, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, racconta le sue sensazioni sul nostro calcio e sul nuovo corso di Prandelli. "Ai miei tempi, con Cesare Maldini in panchina – ha spiegato Zola – giocavamo molto in contropiede, perché avevamo i giocatori in grado di fare quel tipo di gioco. Oggi si fa un gioco diverso, e i tecnici hanno una mentalità differente rispetto ad allora”. Appare molto convinto, il talentuoso fantasista sardo, della bontà delle scelte di Prandelli, comprese quelle, oltre al modulo, di schierare Cassano e Balotelli: "Il suo sarà un calcio il più possibile offensivo e di qualità, mi pare abbia scelto il 4-2-3-1, ma il sistema di gioco giusto è sempre quello che permette a tanti giocatori bravi di diventare una squadra”. Continua poi Zola sul centravanti nerazzurro : "Mario deve capire che, se non si fa trovare pronto stavolta, ci rimette solo lui. È tutto in mano sua, ma deve dare il massimo, deve lavorare molto sulla sua personalità: entrare bene in un gruppo per quello che fai fuori dal campo conta quanto saper mettere un pallone all’incrocio dei pali. Nell’under 21 si è sempre posto nel modo giusto, in Nazionale maggiore deve conservare quello spirito". Racconta anche un anedotto relativo ai tempi sull'Under 21: "La naturalezza con cui fa cose molto difficili, – ha affermato Zola - in allenamento, rispetto a un Giovinco, ci metteva meno precisione, meno applicazione: poi però in partita le tirava e faceva goal”.
Infine un pensiero anche al suo "erede" Antonio Cassano: " Mi pare più tranquillo – ha detto il tecnico sardo – lui è uno che una squadra può cambiarla davvero: se è tutto vero quello che sembra, Cassano cambierà l’Italia in positivo”.
Marco Beltrami
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