sabato 5 febbraio 2011

Le miracolose lacrime di Sirigu e Zamparini


Fonte: Tuttojuve.com

Salvatore Sirigu, portierone del Palermo, tra l'altro accostato più volte alla Juventus per il dopo Buffon, è tornato sorprendentemente a parlare del match di Mercoledì, chiedendo rispetto e sopratutto elargendo una lezione di cultura sportiva: l'estremo difensore dagli occhi di ghiaccio ha "consigliato" di imparare a dire "gli avversari sono stati più forti’ invece di ‘siamo stati penalizzati". L'essere più forti, ci provoca uno spontaneo ritorno all'infanzia quando al termine di una partitella vinta tra amici con un pallone mezzo sgonfio, si esprimeva tutta la felicità per l'essere più forti. Ci sembra quanto meno infantile parlare di squadra più forte e squadra più debole al termine di una partita di novanta minuti, sopratutto se il match in questione è quello del Barbera: questione di sfumature, magari si può parlare di squadra più cinica, più brava ad approfittare delle distrazioni altrui, più fortunata, ma più forte, oggettivamente no. Visto che si parla di correttezza, e sportività sarebbe più giusto dire che la propria squadra ha vinto la partita, riuscendo ad essere più incisiva sfruttando al massimo le occasioni e con quel pizzico di fortuna (termine nel quale convertiamo le "prodezze di Morganti), che le ha baciato le gote. Poi il match è facile da sintetizzare dal punto di vista del gioco: padroni di casa abili con un 1-2 da ko a segnare due reti nei primi minuti con la complicità della difesa avversaria; dopodichè rabbiosa reazione degli ospiti che costringevano i rosanero a schiacciarsi nella propria metà campo per la restante parte della partita, con Pastore pronto a sfruttare micidiali ripartenze; difesa rosanero sugli scudi e Sirigu (possibile che non se ne sia accorto visto che è stato impegnato a difendere il risultato) molto più nel "vivo" del gioco di Buffon. Poi ci sono le magagne di Morganti e su quelle sinceramente c'è poco da dire, si può solo alzare la voce, ma non mi pare che nessuno si sia scagliato contro il Palermo, visto che l'undici di Rossi ha giocato la sua partita. Nessuno ha pianto in casa bianconera, ma ci si è solamente incazzati per qualcosa che è apparso così lampante da non poter passare inosservato come magari a Napoli. Una cosa è certa comunque: forse, la compagine bianconera dovrebbe impararle da Sirigu e Zamparini (che aveva parlato di lacrimatoio): forse le lacrime, fanno smuovere qualcosa, visto che dall'inizio della stagione ad oggi in casa rosanero le cose iniziano a cambiare. Purtroppo però sarà molto difficile vederlo accadere in casa Juventus: cambiano gli uomini, i nomi sulle maglie ma il DNA rimane sempre lo stesso, e i lacrimatoi rimangono vuoti in quel di Torino

Marco Beltrami

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