giovedì 10 febbraio 2011

Materazzi-Zidane, la sfida continua: Zizou deve chiedere scusa a se stesso


Sono passati quasi 5 anni, da quella famosa testata che ancora continua ad occupare le pagine dei giornali, rischiando di rimanere un'immagine per molti indelebile (nel bene e nel male), nel mondo del calcio.

Zidane contro Materazzi, Materazzi contro Zidane, una telenovela che non finirà mai ma con una scadenza temporale, da serie televisiva, tornerà a regalarci frasi al vetriolo, accuse reciproche e prese di posizione. L'ultima puntata del botta e risposta tra i due ha visto come protagonista il difensore dell'Inter che ha voluto rispondere, alle dichiarazioni di Zizou a "L'Equipe": "Non sono fiero di quella mia reazione, ma non ho assolutamente intenzione di chiedere scusa perchè sono stato provocato. Significherebbe porgere la guancia una seconda volta".

Matrix non ha perso tempo per replicare, a colui il quale lo mise ko con un'incornata violentissima durante la finale mondiale: "Penso che Zidane debba prima di tutto chiedere scusa a se stesso perchè la carriera era sua e non mia". Il difensore poi rivela di non essere un tipo "violento" come tutto lascia presagire: "Quando c'è confronto c'è chiarezza, meglio dirsi tutto in faccia. Comunque nella mia carriera ho avuto problemi con poche persone, basterebbe al massimo una mano per elencarli...". Forse avrebbe fatto meglio a parlare di molteplici tentacoli piuttosto che delle dita di una sola mano.

Comunque il coriaceo difensore dell'Inter poi torna anche a parlare di Moggi e delle faccende relative a calciopoli, in particolare riferendosi allo scudetto del 2002, perso in quel famoso 5 Maggio: ""Ho sempre premesso che noi abbiamo buttato la partita contro la Lazio ma ho sempre detto anche che prima c'erano state molte partite non limpide...".

Marco Beltrami

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