venerdì 14 gennaio 2011

Juventus, Boniek all'attacco: nella dirigenza bianconera c'è qualcuno guidato dai vecchi poteri


Fonte: Calcio.fanpage.it

Non si placano le polemiche tra Boniek, i tifosi e la società della Juventus, dopo la revoca della sua stella, ufficialmente rimessa alla volontà dei supporters bianconeri che potranno così col proprio voto modificare il corso degli eventi.

Il "bello di notte" polacco, però non ci sta e come riportato dalle colonne di "Tuttosport" parte all'attacco togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: "Sono io che ho subìto un danno. Se il 7 ottobre fossi andato alla cerimonia di consegna delle stelle, a cui non potei partecipare, oggi cos’avrebbero fatto? Mi avrebbero chiesto di restituirla? Loro me l’hanno assegnata, conservo la lettera del presidente del club. Oggi sono un commentatore e un uomo libero – ha proseguito Boniek - Se vedo un dirigente della Juve che prima della partita fa cento chiamate a un arbitro e dico che sono perplesso, che c’entra con la storia della Juve e l’assegnazione delle stelle? Anche Platini ha dichiarato che se questa è la Juve, allora gli serviranno molti mandati prima di poterle consegnare la Champions. E quindi? Ha offeso qualcuno?".

In conclusione Boniek lancia la stoccata finale all'attuale dirigenza: "Sono uno dei pochissimi che si può vantare di aver ricevuto il soprannome da Gianni Agnelli. E l’Avvocato lo ha dato a chi la storia della Juve l’ha fatta davvero. Oggi mi tolgono la stella, ma su 5 gol fatti nelle finali, 3 li ho segnati io. E poi sono stato l’unico che dopo l’Heysel ha devoluto l’intero premio-vittoria alle famiglie delle vittime. Questa è la mia storia con la Juve. Alla Juve c’è qualcuno che è ancora guidato dai vecchi poteri".

Marco Beltrami

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