giovedì 30 dicembre 2010

Lecce - Bari a porte chiuse: l'indignazione del Sindaco Emiliano


Fonte: Go-Bari.it

BARI - La decisione della Prefettura di Lecce di far giocare il prossimo derby di Puglia Lecce-Bari, a porte chiuse ha scatenato un tourbillon di polemiche, che non sembra davvero placarsi. Questa drastica decisione paradossalmente è riuscita a mettere tutti d'accordo: a partire da entrambe le tifoserie, dimostratesi già scalpitanti per quello che hanno ritenuto un eccesso inammissibile; fino alle istituzioni che ovviamente ora si preoccupano anche per le conseguenze che tale provvedimento potrebbe scatenare.



In particolare il Sindaco del capoluogo pugliese Michele Emiliano non ha perso tempo e ha attraverso un comunicato stampa del Comune di Bari ha espresso perplessità e anche una non troppo velata indignazione, sulla decisione presa dalla Prefettura, mettendosi in gioco lui stesso come garante dell'ordine pubblico. Ecco le parole del primo cittadino barese: "Programmare una sconfitta dello Stato sin dal 2008 è un’operazione che non corrisponde alla mia cultura istituzionale. Nella mia lunga vita pubblica non ho mai emesso una fatwa e non ho mai ritenuto un valore quello di evitare rischi impedendo alla vita quotidiana di esprimersi secondo il principio di libertà. Considero dunque il provvedimento semplicemente un modo attraverso il quale il Ministero dell’Interno ha mantenuto la promessa che nel 2008 fu infelicemente pronunciata da un sottosegretario dopo gli incidenti del derby di quell’anno. Nessuno ha neanche provato ad immaginare un meccanismo di sicurezza che consentisse lo svolgimento della partita.



Si è scelta scientemente la strada dello stadio a porte chiuse senza considerare che quest’ultima è una vera e propria disgrazia per l’immagine della Puglia. Appariremo agli occhi dell’Italia come una regione talmente in discordia da non poter consentire lo svolgimento di una partita di calcio tra due delle sue città più belle. Bari e Lecce sono già affratellate dall’economia, dalla cultura, dal turismo, dallo sport (non esiste solo il calcio) e conducono battaglie comuni di civiltà e di rispetto delle prerogative del Sud, che rischiano di essere cancellate dal disappunto che questa scelta ha creato e sta creando in tutta la cittadinanza. Paolo Perrone ed io lavoriamo insieme in tante grandi questioni e avremmo potuto dare un contributo importante nell’assicurare il regolare svolgimento della partita e soprattutto l’ordine pubblico fuori dallo stadio.



Sono disposto ad accompagnare personalmente i tifosi del Bari e stare con loro in tribuna, anche perché da tutte le loro organizzazioni ho avuto rassicurazioni che nulla sarebbe accaduto e nulla accadrà se questo scellerato provvedimento venisse ritirato.Aggiungo inoltre che non corrisponde ad alcuna reale previsione il numero di 17mila tifosi in trasferta, evidentemente diffuso solo per impressionare i non addetti ai lavori. La tifoseria organizzata prevede di non superare le 4-5mila unità e quella non organizzata non andrà oltre le 2-3mila unità, e tra queste i soggetti da tenere d’occhio non sono più di qualche decina.



Rimango a disposizione del Ministero dell’Interno nelle prossime ore per dare il mio contributo e chiedo sin d’ora che, per ragioni di ordine pubblico, i prefetti di Bari e di Lecce ordinino alle reti televisive che detengono i diritti di trasmettere la partita in chiaro o di prevedere, in alternativa, eventi pubblici che il Comune di Bari si impegna a organizzare. Questo per evitare che i più facinorosi immaginino quella data come un’occasione per creare disordini. Anche nella malaugurata ipotesi che il provvedimento fosse mantenuto, invito tutti i tifosi del Bari a rispettare quanto disposto del prefetto di Lecce ed evitare ogni manifestazione non autorizzata o in violazione della legge. Dopo una simile decisione – conclude il sindaco - non si riesce a capire dal punto di vista dell’ordine pubblico da un lato l’utilità della tessera del tifoso e dall’altro in che modo e quando Bari e Lecce potranno ricominciare a giocare come le altre squadre italiane".





Sicuramente adesso ci sarà da gestire la "patata bollente" dei supporters che vorranno esprimere a loro modo la propria insofferenza per la privazione di un evento che entrambe le tifoserie aspettavano da tempo. Proprio Emiliano, sta provvedendo all'allestimento di maxi schermi a Bari, per poter convogliare i tifosi, nella speranza di evitare gesti d'intemperanza. Una cosa è certa nonostante i tentativi e l'impegno profuso dal Sindaco biancorosso, ancora una volta dimostratosi sensibile e lungimirante, l'immagine dello sport pugliese non ne esce benissimo da questa vicenda.

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