mercoledì 8 dicembre 2010

Lite Diamoutene - De Canio: duro botta e risposta tra il difensore e il tecnico del Lecce


Fonte: Calcio.fanpage.it

Non si placano le polemiche in casa Lecce, dopo l'aggressione a Diamoutene, da parte di un gruppo di tifolsi salentini che non gli hanno perdonato l'aver giocato con la maglia degli odiati rivali del Bari nella scorsa stagione.

A rendere ancor più calda l'atmosfera all'interno dello spogliatoio della squadra pugliese c'è stato un dura botta e risposta tra il difensore e l'allenatore De Canio a seguito della scelta di quest'ultimo che per Lecce - Genoa, non aveva convocato Diamoutene. Ecco le dichiarazioni del calciatore africano: "Contro il Genoa speravo almeno di andare in panchina anche perchè ultimamente stavo giocando bene. Sarebbe stata una bella risposta ai violenti ed invece mi sono ritrovato in tribuna. Credo sia stato come darla vinta a quella gente! Credo più alla versione del Presidente che ha legato la mia esclusione a motivi di ordine pubblico".


Subito sulle pagine de "La Gazzetta dello Sport" è arrivata la risposta del tecnico: "Sono davvero preoccupato per le riflessioni di Diamoutene. Se si dice convinto di aver giocato abbastanza bene nelle partite in cui l’ho utilizzato, significa che ha perso il senso della misura e della valutazione delle prestazioni. Eppure, appena la scorsa settimana avevo parlato chiaro a Dedè, manifestandogli la mia insoddisfazione per il suo rendimento. Purtroppo, quando un giocatore pensa alla prestazione personale vuol dire che è venuto meno il valore del gruppo, l’importanza della squadra. Ribadisco a Diamoutene la mia solidarietà, ma resto convinto che non dovesse far leva sulla violenza subita per giocare o andare in panchina. Invece ha sottolineato che pensava di meritare almeno un posto in panchina, non fosse altro per evitare di darla vinta ai violenti".

Marco Beltrami

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