domenica 5 dicembre 2010

SAMPDORIA - BARI 3 A 0: BIANCOROSSI PENALIZZATI DAGLI ERRORI ARBITRALI


Fonte: Go-bari.it

GENOVA - Difficile, davvero difficile commentare questo Sampdoria - Bari evitando di utilizzare espressioni da "bar sport", o riferendosi esclusivamente alle azioni di gioco, senza riferimento agli errori arbitrali.



Inutile ripetersi a proposito dell'ennesima debacle stagionale, citando innanzitutto il risultato (ottava sconfitta in 10 partite) e gli infortunati che hanno impedito persino negli ultimi minuti prima del match di schierare Raggi e Caputo; la sfortuna, per aver subito (già in svantaggio di una rete), l'ennesimo eurogol stagionale, il primo di Guberti; e per la doppietta dell'ex, realizzata con una deviazione che ha beffato l'ancora una volta miracoloso Gillet. Ma questo, è tutto una conseguenza, è tutto secondario, perchè la "frittata" era stata già fatta; la partita era stata già compromessa, e in maniera decisiva. Sarebbe stato bello mettere in primo piano in questo articolo: il fantastico ed esemplare gemellaggio delle due tifoserie; la standing ovation riservata a Ventura al momento della sua "uscita" dal campo; il cuore dei pugliesi che in inferiorità numerica, e con la squadra rimaneggiata, hanno provato, senza riuscirci, a far qualcosa. Sarebbe stato bello persino esaltare la prestazione degli ex Koman e Guberti autori di un'ottima partita. E invece no; invece il protagonista di questo piovoso pomeriggio ligure è stato l'arbitro Pierpaoli, che ha praticamente spianato la strada al successo della squadra del Patron Garrone. Proprio quel Pierpaoli, al quale Antonio Cassano, durante un match di qualche anno fa, lanciò la maglia, guadagnando gli spogliatoi anticipati, con una delle sue proverbiali cassanate. Il direttore di gara, quando le due squadre sembravano controllarsi a vicenda, ha iniziato nel peggiore dei modi la sua partita, concedendo un rigore molto generoso alla Samp: pallone finito sul braccio di Rossi, a seguito di un cross; certo, movimento innaturale e piedi in area del centrale biancorosso, scagionato però dal replay che mostra come la sfera prima colpisca la coscia e poi il braccio (situazione a termini di regolamento non punibile col penalty, vista l'involontarietà). Oltre il danno anche la beffa, visto che il difensore di Ventura veniva anche sanzionato con l'ammonizione. Cartellino giallo pesantissimo: infatti pochi minuti dopo mentre il Bari si accingeva a battere un calcio d'angolo, Rossi e il portiere avversario Curci, venivano entrambi ammoniti: nello sbalordimento generale, i Galletti restavano in 10. Una situazione davvero grottesca, visto che il centrale difensivo degli ospiti si stava limitando a prendere posizione, mentre il numero 1 blucerchiato lo spingeva ripetutamente. Un'espulsione che eufemisticamente si potrebbe definire precipitosa, e che non rimaneva l'unica: infatti anche il Mister dei pugliesi Ventura veniva cacciato fuori (con l'inviato vicino alla panchina del Bari che lo scagionava in diretta tv dall'aver pronunciato frasi ingiuriose). Tutto il resto è da archiviare, o come direbbe Califano è noia, sopratutto per i tifosi biancorossi, stanchi di tutte queste situazioni "negative".



A questo punto, la domanda nasce spontanea: se tutto ciò fosse successo in un match di una squadra blasonata chissà cosa si sarebbe scatenato al fischio finale; sicuramente in quel caso si sarebbe urlato al "complotto", alla "vergogna" al "non è cambiato nulla rispetto ai famigerati tempi di calciopoli": bene in casa biancorossa, non c'è questo rischio viste le ambizioni della squadra del capoluogo pugliese, però rispetto e giustizia dovrebbero essere garantiti per tutti, anche e sopratutto per una compagine che punta al rispettoso obiettivo di salvarsi.


Marco Beltrami

Nessun commento:

Posta un commento